Coronavirus: vescovi toscana, acquasantiere vuote e stop al segno di pace

Tenere vuote le acquasantiere; omettere il gesto dello scambio della pace nelle celebrazioni liturgiche; distribuire la Santa Comunione esclusivamente sulla mano; prendere precauzioni durante le Confessioni auricolari e in contesti di contatti personali. Sono queste le indicazioni che la Conferenza episcopale toscana (Cet), presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha inviato con una nota a tutti i sacerdoti circa i comportamenti da tenere nelle chiese per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

“I sacerdoti spieghino ai fedeli che si tratta di doverose misure precauzionali, da attuare per il bene della società”, precisa la Cet.

“Non si ritiene al momento di dover prendere altri provvedimenti che possano limitare la vita pastorale, raccomandando di seguire al riguardo quanto disposto dalle autorità civili per la vita sociale in genere”, sottolinea la nota dei vescovi. I vescovi toscani esprimono “la loro vicinanza a quanti, malati e persone loro prossime, soffrono a causa dell’epidemia, come pure a quanti sono impegnati a contrastarla sul piano sanitario o a prendere decisioni per affrontare la situazione nella vita sociale. Invitano tutti alla preghiera per invocare dalla misericordia divina il conforto del cuore e la liberazione dal male”.

Vescovi toscani: no a discriminazioni, attenti a Fake news e invito ad andare a votare

La ricorrenza degli 80 anni dall’entrata in vigore delle leggi razziali in Italia, “ci invita a rinnovare il no ad ogni forma di razzismo e ad ogni discriminazione per motivi etnici o religiosi: un tema che richiede particolare attenzione di fronte al fenomeno delle migrazioni che tocca da vicino anche il nostro territorio”. Questo l’invito della Conferenza episcopale toscana, presieduta dal cardinale Giuseppe Betori, riunitasi il 29 gennaio scorso all’eremo di Lecceto (Firenze).

Ricordando poi i 70 anni della Costituzione, i vescovi toscani spiegano che l’anniversario “ci richiama, in questo senso, a quei valori condivisi che sono alla base del nostro vivere civile e che devono guidare anche oggi la vita sociale e politica del nostro Paese. L’entrata in vigore della Costituzione, settant’anni fa, segnava anche l’inizio del percorso che oggi vede l’Italia collocata nell’orizzonte più vasto dell’unione europea: un processo, quello dell’unità dei popoli europei, che ha visto tra i protagonisti grandi personalità animate da spirito cristiano. L’auspicio è che il loro pensiero illumini le scelte dell’Europa ancora oggi”.

Ricordando ancora gli 80 anni dall’entrata in vigore delle leggi razziali promulgate durante il regime fascista, la Cet spiega come l’anniversario “ci richiama l”impegno di tanti uomini e donne, tra cui diversi sacerdoti e vescovi che, a rischio anche della vita, su tutto il territorio toscano si prodigarono per salvare gli ebrei dalle persecuzioni e dalle deportazioni rendendo più leggero il bilancio di vite umane, che resta purtroppo comunque ingente, pagato in quegli anni dalle comunità ebraiche della Toscana, a cui rinnoviamo la nostra fraternità”.

“Informarsi con attenzione”, viviamo “in un’epoca di crisi dell’informazione e di diffusione delle cosiddette ”fake news””, discernere tra le proposte “in un’ottica di ricerca sincera del bene comune” e andare a votare. Nell’approssimarsi delle elezioni, la Conferenza episcopale toscana,  “ha incentrato la sua riflessione in tre azioni” inviti, che “proposte ai cristiani come forma di buon esercizio della cittadinanza”. Sull’invito a informarsi, i vescovi toscani spiegano che “è importante cercare la verità dei fatti, la correttezza delle opinioni e la reale sostenibilità delle promesse elettorali”. Sul “discernere tra le varie proposte in un’ottica di ricerca sincera del bene comune” la Cet richiama le “priorità” proposte dal presidente della Cei Gualtiero Bassetti nella sua prolusione al Consiglio Permanente: “Il lavoro ”vera emergenza sociale”; la condizione dei giovani, ”duramente provati nelle loro aspettative di vita”; l’urgenza di ‘aiutare, curare e sostenere, in ogni modo possibile, le famiglie italiane”, con particolare attenzione al ”Patto per la natalità” presentato dal Forum delle Associazioni familiari; la cura ”senza intermittenza” dei poveri e della difesa della vita”. Il terzo invito è quello ad andare a votare, “come esercizio di responsabilità, superando la tentazione dell”astensionismo e della disaffezione”.

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