Black Friday, Confartigianato Firenze: bene anche per “gli acquisti di persona”

Firenze, secondo Confartigianato Firenze il Black Friday costituisca un anticipo del Natale che offre la possibilità di contenere i costi e fare regali utili, non solo per coloro che fanno gli acquisti online, ma anche per chi sceglie di andare ad iniziare la ricerca dei doni natalizi nei negozi e botteghe.

I primi riscontri del “Black Friday”, secondo Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze, sono infatti “positivi e in linea con la crescita dell’anno scorso, con almeno un 15-20% in più; tuttavia, questi altri due giorni di offerte possono portare a riscontri ancora migliori”.

A trascinare le vendite al momento sono “elettrodomestici, articoli per cucina, cosmetici e ovviamente l’abbigliamento e tecnologia. Tutti oggetti utili o regali di Natale che possono essere acquistati a prezzi più bassi”.

E, nel mare magnum del web e delle truffe online, l’importanza dell’acquisto di persona e anche la capacità di adattamento di pmi e artigiani alle nuove richieste del consumatore: “Le abitudini e le modalità di acquisto cambiano. Il cliente cambia. Noi rimaniamo una garanzia di affidabilità e di qualità del prodotto, ma anche di tutto ciò che c’è a monte del prodotto stesso, in termini di qualità e dignità del lavoro. Con noi si può valutare il prodotto, con noi c’è un acquisto meno impulsivo e più commisurato. Non parliamo poi del poter cambiare o sostituire un prodotto, che con noi è molto più semplice”.

Tre nuovi itinerari per scoprire la Firenze artigiana

 Ci sono i profumi della Firenze di un tempo, delle sue spezie e delle sue erbe, ci sono i luoghi del burattino Pinocchio e degli artigiani del suo tempo, e quelli del poeta Dante Alighieri. Sono questi i temi cardine dei tre nuovi itinerari presentati  da Confartigianato Firenze e dal Comune di Firenze, alla presenza dell’assessora al Turismo Cecilia Del Re, nell’ambito del progetto Autentica Firenze.

Si tratta di un’iniziativa promossa da Confartigianato in collaborazione con il Comune di Firenze che propone delle “vere esperienze fiorentine”. Autentica Firenze (www.autenticafirenze.com), infatti, permette di scoprire itinerari insoliti che coinvolgono gli artigiani, oltre che le bellezze cittadine, con la possibilità di entrare nei loro laboratori scoprendone la storia, l’arte e i colori. Percorsi rivolti ai turisti, ma anche agli stessi fiorentini che possono entrare a contatto con un pezzo di storia della loro città.

Il primo dei tre nuovi itinerari presentati è “L’arte del profumo”, che coinvolge tre eccellenze fiorentine: Spezierie Palazzo Vecchio, Aromantique e Erboristeria San Simone. (per maggiori dettagli: https://autenticafirenze.com/itinerario/larte-del-profumo/).

Il secondo si chiama “Pinocchio il burattino” ed è un tour nei luoghi della celebre opera di Carlo Collodi, pseudonimo del fiorentino Carlo Lorenzini. Oltre al Museo del Giocattolo e al Ristorante Pinocchio sono coinvolti gli artigiani della Bottega d’Arte Maselli, Viviani Pelletteria, e Paolo Penko Bottega Orafa (https://autenticafirenze.com/itinerario/burattino/).

Infine, il “Tour di Dante”, dalla statua che ritrae l’autore della Divina Commedia in Santa Croce, a Borgo dei Greci, piazza San Firenze, piazza della Signoria, fino al quartiere di Dante, la chiesa di Santa Margherita dei Cerchi, via del Corso e il Battistero. Una visita che prevede soste alle botteghe artigiane a tema, come Paolo Penko bottega orafa, Signum legatoria. Insieme agli artigiani, presenti le guide che hanno curato gli itinerari: Maria Francesca Parra, Elena Petrioli e Riccardo Starnotti.

“Un progetto alla scoperta di una Firenze viva e autentica – ha detto l’assessore Del Re -, che resiste e apre le porte ai visitatori per offrire uno spaccato delle attività artigianali e dei luoghi della cultura che sono alle origini della nostra storia. Un modo diverso di pensare al turismo, che non si limita alla bellezza immediata ma va a indagare lo spirito dei luoghi e delle attività che li animano. Su questo lavoriamo con sempre maggiore convinzione, a partire dall’esperienza del portale Feel Florence, ormai punto di incontro e promozione della Firenze insolita. La Firenze autentica è anche in Feel Florence, come portale aperto alle proposte in grado di valorizzarla”.

“Autentica Firenze – commenta Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Imprese Firenze –è un progetto fondamentale nell’ambito del turismo fiorentino perché permette di valorizzare la storia reale della città, i suoi protagonisti. Prendere parte a questi percorsi significa entrare a contatto diretto con chi l’ha modellata grazie alla propria arte e alla propria maestria, poi tramandata di generazione in generazioni fino agli artigiani di oggi, che ispirandosi agli antichi mestieri hanno dato loro nuova vita con idee moderne e fantasia. La sinergia tra le guide turistiche e il mondo dell’artigianato è indispensabile per ripartire con slancio in questa estate, in cui ci auspichiamo di registrare numeri il più vicino possibile al periodo pre-pandemico, con le nostre botteghe finalmente in grado di ospitare visitatori da tutto il mondo. Ringrazio coloro che rendono possibile questo progetto, nella speranza che la collaborazione sia sempre più forte”.

Export in ripresa, Confartigianato annuncia +20 % per Firenze e provincia

Buone notizie per quanto riguarda l’export nella Provincia di Firenze. Uno studio di Confartigianato rivela che nei primi nove mesi del 2021 è stato registrato un aumento del 20,3% degli affari. Un risultato che vale il quinto posto a livello nazionale.

Un aumento per l’export nella provincia di Firenze che si riporta ai livelli pre-Covid, a renderlo noto è Confartigianato. Va forte il made in Italy all’estero, in particolare nei settori Mpi – alimentari, moda, mobili, legno, metalli e altre manifatture.  Il vero exploit è per la pelle (quota del 61,2% sul totale del fatturato), ma anche l’abbigliamento contribuisce alla ripresa (24,3%).

Va peggio, invece, il mondo dell’alimentare. A destare notevole preoccupazione è, infatti, un allarmante 3% che inchioda il segmento ampiamente nelle retrovie. Nel complesso, spiega Confartigianato , si osserva un recupero più intenso delle esportazioni rispetto all’anno pre-pandemia, con la Toscana che si piazza sul podio (+14,4%, dietro soltanto a Campania e Marche).

Soddisfatto il presidente di Confartigianato Imprese Firenze, Alessandro Vittorio Sorani che afferma che sono tre i settori a registrare un dato ‘esploso’ per l’export: “Due in senso molto favorevole, uno in chiave estremamente allarmante”. Sorprende soltanto relativamente la forza trainante del manifatturiero della pelle.

“Un trend in linea con quelle che erano le nostre percezioni – prosegue Sorani – perché parliamo di un must riconosciuto a livello mondiale, di un’eccellenza reale del territorio come la lavorazione della pelle fiorentina”. L’esportazione dell’abbigliamento fiorentino cresce con disinvoltura segnando un 24,3% e confermandosi, come ricorda ancora Sorani, “un player davvero importante per il settore della moda a livello nazionale”.

“Se da un lato – prosegue Sorani – salutiamo con grande piacere i risultati conseguiti a livello globale dalla provincia di Firenze, dall’altro si impone una riflessione rapida sulla capacità di esportare anche le eccellenze ‘culinarie’ del territorio”.

“Bisogna potenziare l’attività di e-commerce, sviluppando la digitalizzazione di questo settore anche sul piano locale – conclude -, che a Firenze è fatto da tante piccole imprese con grandi potenzialità di crescita”.

🎧 Confartigianato Firenze, instant doc per non dimenticare artigiani

Firenze, “Le nostre mani non si sono mai fermate” è il titolo del video realizzato da Confartigianato Firenze in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze e Fondazione CR Firenze.

Nel Podcast l’intervista al Presidente di Confartigianato Firenze, Alessandro Sorani, acura di Gimmy Tranquillo.

“Gli artigiani fiorentini non si sono mai fermati – dice Confartigianato Firenze – Nemmeno durante il lockdown. Neppure quando la città si è svuotata. Le loro abili mani, capaci di creare capolavori apprezzati in tutto il mondo, hanno continuato a lavorare con passione e orgoglio”.

A raccontarlo è un instant doc, realizzato da Confartigianato Firenze in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze e Fondazione CR Firenze, da oggi disponibile sui canali social dell’associazione e dei suoi partner.

“Le nostre mani non si sono mai fermate”, questo il titolo del video che – attraverso suggestive riprese – permette a chi guarda di entrare nelle botteghe per osservare da vicino il lavoro di questi instancabili artisti. Sullo sfondo, Firenze in tutta la sua bellezza.

“Siamo orgogliosi di presentare questo video che testimonia la resistenza con la quale gli artigiani hanno continuato a lavorare, anche nei mesi più duri della pandemia –  ha spiegato Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze – C’è chi ha sperimentato cose nuove, chi ha portato avanti la propria produzione per poter spedire all’estero, c’è chi ha attivato l’e-commerce, capendo che il digitale d’ora in poi sarà uno strumento indispensabile. Questo video è per noi anche l’auspicio di una rinascita, di una nuova primavera dell’artigianato, simbolo irrinunciabile della nostra città”.

“In un momento storico che non ha precedenti per le difficoltà economiche e sanitarie che ci troviamo ad affrontare, dobbiamo agire in sinergia, rimanendo uniti e compatti nel rilanciare il territorio e i suoi protagonisti – ha sottolineato Leonardo Bassilichi, presidente Camera di Commercio di Firenze – Affiancare gli artigiani e sostenerli in questa difficile fase significa rilanciare il territorio. Perché l’artigianato è sicuramente uno dei fattori fondamentali che rendono Firenze unica”.

“Questo video è uno strumento assai efficace per promuovere una delle espressioni più importanti della cultura e della storia del nostro territorio quale è l’artigianato – ha aggiunto Luigi Salvadori, presidente di Fondazione CR Firenze – Ed è ancora più opportuno in questo momento di grande difficoltà economica anche per questo comparto. Il ‘fatto a mano’ è nel DNA di Firenze ed è riconosciuto nel mondo; sono certo che il video può contribuire a rilanciarlo con la forza che solo l’immagine riesce ad avere”

“È stato davvero emozionante per la nostra troupe entrare nelle botteghe artigiane di Firenze per eseguire le riprese – ha commentato Matteo Gazzarri, art director Riprese Firenze.  – Guardare questi artisti lavorare è stata un’esperienza che ci ha messo davanti non solo all’abilità del saper fare ma anche a tante storie da raccontare. Dietro il più piccolo oggetto, dietro ogni lavorazione ci sono esperienze condivise e tramandate di generazione in generazione. Un vero patrimonio collettivo”.

Confartigianato: la rivolta degli estetisti

Firenze, “Tutto il settore andrà in mano agli abusivi, così al lavoro nero aggiungiamo il problema sanitario”, a parlare è Marzia Mancini, una degli estetisti fiorentini, che racconta la rabbia della categoria il giorno dopo l’annuncio della chiusura prolungata di almeno un mese delle loro attività.

Nell’area fiorentina sono 2.500 le imprese del settore benessere, quindi acconciatura, estetisti, tatuaggi e piercing, per un totale di 8mila addetti. In tre mesi, marzo aprile e maggio, si stima una perdita economica di 21 milioni di euro, pari a quasi il 20% del fatturato annuo, senza contare le ripercussioni sull’occupazione.

“La situazione è drammatica. Siamo pronti a manifestare nonostante le restrizioni – commenta Claudio Barbetti, presidente Benessere Confartigianato Firenze – L’intero comparto è già in estrema difficoltà e l’intensificazione delle pratiche abusive, con estetiste e parrucchieri a domicilio ad esempio, rende la situazione non più controllabile.  Il mix di lockdown e concorrenza sleale sta generando già ampie perdite e con il protrarsi della chiusura la quota di mercato regolare erosa dal sommerso non può che aumentare”.

Una situazione esplosiva, “sia dal punto di vista economico che sanitario. Un paradosso, soprattutto in Toscana dove abbiamo la normativa più stringenti in termini di sicurezza e salute – continua Barbetti – Ci candidiamo ad essere la regione pilota per sperimentare una sorta di cantiere per la sicurezza nei centri benessere e per i tatuatori, così da poter riaprire prima e garantire la sopravvivenza di tante attività economiche”. Le attività del comparto benessere hanno un’ampiezza media di 100 metri quadrati, con 2/3 dipendenti e un rapporto tra cliente e lavoratore a uno a uno.

“Siamo l’unico settore che garantiva la sanificazione e l’uso dei dispositivi di protezione già prima dell’emergenza covid-19. Figuriamoci ora – racconta Marzia Mancini – Sterilizziamo tutto e usiamo le protezioni non certo da ora, siamo attrezzati per ripartire molto più di altri settori che hanno ripreso l’attività.  Non possiamo più sostenere la chiusura.  Questi mesi sono per noi importantissimi”. E mentre gli imprenditori e i dipendenti rischiano di perdere il lavoro, “gli abusivi aumento. Quelli che lavorano in casa propria o vanno a domicilio chi li controlla? – si chiede Marzia – Il nostro settore è in mano a loro, oggi più che mai.”

Niccolò Cavicchi fa il tatuatore: “Lavoriamo sempre rispettando le norme igienico-sanitarie per evitare la trasmissione di malattie, non vedo perché proprio noi dobbiamo essere penalizzati. Io e i miei collaboratori siamo a casa e non tutti abbiamo ricevuto i 600 euro. Dobbiamo riaprire prima, stiamo accumulando perdite su perdite. Così facendo spingiamo solo l’abusivismo”

Cassa integrazione richiesta da 82% delle aziende artigiane

Firenze, 81,7% delle aziende artigiane associate a Confartigianato Imprese ha fatto richiesta di Cassa integrazione in deroga: l’artigianato fiorentino è fermo e, in molti casi, anche chi potrebbe lavorare preferisce non farlo per timore del contagio.

Il segretario generale dell’associazione di categoria, Jacopo Ferretti spiega i numeri della Cassa integrazione: “La gran parte dei settori è ferma. Ci sono alcuni ambiti ristretti che vanno in controtendenza come, ad esempio, le farmacie e le parafarmacie, o le imprese attive nella sanificazione degli ambienti che durante il mese di marzo hanno avuto un’impennata di richieste pari al 140%”.

I primi numeri di Confartigianato Imprese raccontano anche le abitudini e le scelte dei fiorentini: “I fiorentini stanno premiando le botteghe, i negozi di vicinato che vendono generi alimentari e di prima necessità per i quali l’aumento di fatturato è mediamente fra il 20 e il 30%, con punte del 40% e oltre per i panifici. Chi ha un negozio sotto casa lo premia, potendosi così risparmiare le file davanti ai supermercati: è un segnale che i cittadini stanno dando in modo chiaro e che dovrebbe essere colto per riprogrammare le strategie future di gestione del tessuto commerciale nei centri abitati”.

Ci sono infine categorie di artigiani che potrebbero lavorare, ad esempio idraulici ed elettricisti, ma hanno scelto di rimanere fermi e ricorrere comunque agli ammortizzatori sociali: “I cantieri sono chiusi e quindi per queste categorie il lavoro si ridurrebbe agli interventi nelle abitazioni private – conclude Ferretti -. Ma domina la paura del contagio, soprattutto fra i lavoratori che hanno timore ad entrare nelle case: per questo molti piccoli imprenditori hanno comunque scelto di fermarsi e mettere i dipendenti in cassa integrazione”.

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