Principio annegamento piscina residence, grave bimbo di 2 anni

Un bimbo di 2 anni si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze dopo esser stato vittima di un principio di annegamento mentre si trovava nella piscina di un residence nel Volterrano.

Le cause dell’accaduto sono ancora da accertare. Il bimbo di 2 anni è stato trasportato dal 118 con l’elisoccorso a Firenze: secondo quanto appreso da fonti sanitarie, la prognosi è riservata e sul piccolo stanno proseguendo gli accertamenti e le cure dei medici.

Il piccolo, straniero, era arrivato in Italia nei giorni scorsi con la famiglia per trascorrere le vacanze estive.

Pisa, trattore si ribalta, muore conducente

Località Podere Fontesecca, Volterra (Pisa). La vittima si chiamava Nicola Chiti. Cause in corso di accertamento da parte delle Forze dell’ordine.

Un uomo di 49 anni è morto a Volterra (Pisa) dopo essere rimasto schiacciato dal trattore che stava conducendo. La vittima si chiamava Nicola Chiti ed è morto in località Podere Fontesecca.

Per cause in corso di accertamento, l’uomo è rimasto intrappolato sotto il mezzo agricolo dopo che si è ribaltato. L’incidente è avvenuto dopo mezzogiorno e a nulla è servito l’intervento del personale sanitario del 118 che non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto le forze dell’ordine per ricostruire la dinamica dell’incidente.

Nono cavallo morto in centro recupero Pisano, si indaga

Un altro cavallo, il nono, è morto in circostanze misteriose nel Volterrano, in provincia di Pisa, nel centro di recupero gestito dall’associazione Ihp che stamani ha reso nota la notizia del decesso avvenuto nei giorni scorsi e che ha già denunciato alle autorità gli otto cavalli deceduti nelle scorse settimane per un’intossicazione acuta non ancora chiarita.

“Questo decesso è avvenuto nei giorni scorsi in circostanze che potrebbero essere per alcuni aspetti assimilabili alle precedenti cause, anche se su questo non vi è al momento nessuna certezza – spiega una nota dell’associazione -. Data la situazione anomala in cui ci troviamo, abbiamo incaricato immediatamente l’Istituto zooprofilattico di Pisa, che ha proceduto con l’autopsia il giorno stesso. L’istituto si sta occupando con urgenza di indagare le cause di questo decesso e valutare il collegamento con i precedenti di gennaio, e invita nel frattempo alla prudenza nel considerare questo caso riconducibile ai precedenti”.
“Abbiamo inoltre allertato immediatamente – conclude l’associazione – anche il ministero della Salute, le Asl di Volterra e Pisa e i carabinieri forestali di Volterra”.

Carceri in Toscana, Corleone “Digiuno per mancanze di risposte su disagio psichiatrico”

Sulla situazione del disagio psichiatrico in carcere e sulla mancanza di risposte concrete dal nuovo governo il garante dei diritti dei detenuti della Toscana, Franco Corleone, entra in sciopero della fame

“Per tre giorni faro’ un digiuno, per me stesso, per non nascondere la gravita’ della situazione- spiega, nel corso di una conferenza stampa-. Dopodiche’ vedremo come continuare nelle prossime settimane, perche’ la situazione rischia di essere fuori controllo”.

Corleone sottolinea un fatto che si e’ compiuto in questi giorni: “La Corte Costituzionale che va nelle carceri italiane a dire ai detenuti che hanno dei diritti- sottolinea-. È una cosa straordinaria. Noi garanti vogliamo affermare questo e vogliamo credere anche che la Costituzione debba essere il pilastro dell’azione quotidiana”.
Di contro, invece, l’intervento dell’esecutivo si e’ sostanziato con la firma dei decreti dello scorso 2 ottobre: “La speranza di una grande riforma per il carcere in Italia si e’ chiusa malamente- constata-. Ci sono provvedimenti minimi, bisogna ripartire con le norme che ci sono e che peraltro non sono applicate”. Il punto dolente sul quale intende focalizzarsi, in questo momento, Corleone e’ il disagio psichico presente negli istituti di pena: “Nel decreto dell’ordinamento penitenziario c’era una norma minima che affrontava la questione- ricorda-. È stata stralciata. La situazione e’ molto grave”.
Alla carenza di disposizioni adeguate si aggiunge la rigidita’ della reazione del governo dinanzi alle tragedie, come accaduto a Roma: “Abbiamo avuto l’episodio di Rebibbia, dove una donna ha ucciso i suoi due figli- evidenzia-. Non ci si puo’ nascondere, come e’ stato fatto, dietro la responsabilita’ della direttrice, che e’ stata licenziata. Va affrontato il problema delle norme”.
L’ordinamento italiano dinanzi alla malattia psichica prevede un canale duplice. Chi ha commesso un delitto, ma e’ stato riconosciuto incapace di intendere e di volere al momento del reato deve essere inviato in trattamento in una Rems, vale a dire in una residenza per l’esecuzione delle una Rems, vale a dire in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza. In Toscana ne esiste gia’ una a Volterra, mentre un’altra, a Empoli, dovrebbe aprire a natale. Esiste, poi, un problema piu’ generale di misure alternative che riguarda chi soffre di disturbi psichiatrici.
La risposta non puo’ essere trovata nelle Rems. “Le norme del codice- segnala il garante toscano dei detenuti- non riconoscono in questo caso le misure alternative”. Servirebbero, dunque, delle sezioni psichiatriche dedicate. Anche dal punto di vista della struttura, tuttavia, non mancano i paradossi, come a Sollicciano, “nel quale la sezione psichiatrica e’ stata predisposta, ma non collaudata- fa sapere Corleone-. Quindi, gli 8 posti di assistenza psichiatrica sono vuoti”.
La questione e’ prettamente di salute. Di conseguenza, e’ il ragionamento del garante, a farsene carico deve essere il servizio sanitario gestito dalla Regione. Corleone chiede, a tal proposito, “all’assessorato alla Salute di affrontare la questione. Le sezioni dovrebbero avere una gestione esclusivamente sanitaria, non dovrebbero essere delle celle con una targhetta diversa, ma dei luoghi sanitari come un’infermieria”.

Volterra: lanciano tegole dal tetto della chiesa e suonano campane, arrestati

Volterra, arrestati tre ragazzi di origine americana per furto e danneggiamento aggravato.

Si sono arrampicati sul tetto della Chiesa di San Felice a Volterra (Pisa), dove hanno divelto alcune tegole e si sono divertiti a scagliarle a terra colpendo anche alcune auto parcheggiate. Poi, non contenti, hanno iniziato a suonare le campane nel cuore della notte.

Tre americani, due 21enni ed un 22 enne, sono stati così arrestati per furto e danneggiamento aggravato la scorsa notte dai carabinieri. Ad allertare i militari è stato un passante. I tre sono stati anche trovati in possesso di alcune tegole asportate dalla storica chiesetta.

Dopo le formalità di rito, i tre americani sono stati rimessi in libertà, su disposizione dell’autorità giudiziaria.

Crolla muro a Volterra, inagibili due abitazioni

Un tratto di muro di circa 15 metri ha ceduto intorno alle ore 18,50 nella frazione di Mazzolla nel comune di Volterra (Pisa).

Si tratta del muro che sorregge la strada di accesso al borgo che, a sua volta, in
parte ha ceduto in seguito al crollo. Non ci sono persone coinvolte ma due abitazioni al momento non sono agibili. I proprietari sono stati collocati momentaneamente da alcuni parenti.
Sul posto si è immediatamente recato il sindaco Marco Buselli insieme all’assessore Massimo Fidi e al personale dell’ufficio tecnico, oltre ai vigili del fuoco e ai carabinieri. La frazione non risulta isolata grazie a un accesso secondario. La zona è stata al momento isolata e i tecnici sono al lavoro per valutare l’entità dei danni. Nelle prossime ore sarà possibile avere un quadro più certo di quanto accaduto anche in relazione alle
cause.

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