Caso sospetto di coronavirus in Toscana, donna ricoverata a Pistoia

In corso indagine epidemiologica su un caso sospetto di nuovo coronavirus ricoverato al San Jacopo

E’ stata centralizzato nell’ospedale più vicino, il San Jacopo di Pistoia, un caso sospetto del nuovo coronavirus. Si tratta di una donna di 53 anni, originaria della provincia dell’Hubei, che viaggiava insieme ad un’altra ventina di connazionali. La donna accusava una sintomatologia simil influenzale con lieve rialzo febbrile.
Precauzionalmente il mezzo su cui viaggiava la signora  si è fermato nell’area di servizio di Serravalle pistoiese ed è stata chiamata la centrale operativa 118 Empoli-Pistoia che ha soccorso la paziente trasferendola nel pronto soccorso di Pistoia, dove i sanitari hanno subito attivato le procedure previste dal protocollo ministeriale per questi casi.
La paziente è ora ricoverata nel reparto di malattie infettive dello stesso presidio ospedaliero: sono in corso gli accertamenti e le terapie del caso ed in questo momento è in corso anche l’indagine epidemiologica per capire se la donna, nei 14 giorni precedenti l’insorgenza della sintomatologia, era già presente in Italia: in caso affermativo i sanitari procederanno ad effettuare gli esami indicati dal Ministero inviando i campioni biologici all’Istituto Superiore di Santità.

Morto l’Architetto Adolfo Natalini, fondò Superstudio

Firenze, è morto la notte scorsa, l’architetto Adolfo Natalini, nato a Pistoia nel 1941, laureatosi a Firenze nel 1966, Natalini è stato tra i fondatori di Superstudio insieme tra gli altri a Cristiano Toraldo di Francia, scomparso a sua volta nel luglio scorso.

L’Architetto Adolfo Natalini era l’iniziatore della cosiddetta ‘architettura radicale’, e veniva considerato tra le avanguardie più significative degli anni ’60 e ’70.

Dal 1979 aveva poi iniziato una sua attività autonoma, lavorando a progetti per i centri storici in Italia e in Europa e nel 1991 aveva iniziato l’attività della Natalini Architetti, realizzando tra l’altro il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze.

Già professore ordinario alla Facoltà di Architettura di Firenze era anche membro onorario del Bda (Bund Deutscher Architekten) e del Faia (Honorary Fellow American Institute of Architects), ed inoltre accademico dell’Accademia delle arti del disegno di Firenze, dell’Accademia di belle arti di Carrara e dell’Accademia di San Luca.

Tra le sue opere ricordiamo i progetti per il Römerberg a Francoforte e per il Muro del Pianto a Gerusalemme, la banca di Alzate Brianza, il Centro Elettrocontabile di Zola Predosa, la casa in Saalgasse a Francoforte, il Teatro della Compagnia a Firenze.

Ed ancora, con la Natalini Architetti, si occupò della ricostruzione della Waagstraat a Groningen, del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure a Firenze, della Dorotheenhof sulla Manetstrasse a Lipsia, della Muzenplein a l’Aja, del Centro Commerciale di Campi Bisenzio, del Polo Universitario di Novoli a Firenze, del Boscotondo a Helmond, del Polo Universitario a Porta Tufi a Siena, del Het Eiland a Zwolle, del Haverlej a Den Bosch, del Museo dell’Opera del Duomo di Firenze ed infine del progetto per i Nuovi Uffizi sempre a Firenze.

Innumerevoli i messaggi di cordoglio che stanno invedendo i social: “È mancato Adolfo Natalini, autore instancabile di un pensiero creativo dirompente – scrive l’architetto Stefano Boeri sulla sua pagina Facebook – Nel 1966, con Cristiano Toraldo di Francia e altri amici fondò Superstudio, innestando la cultura Pop nell’architettura e perturbando l’Accademia italiana del progetto: da allora nulla fu più lo stesso. Firenze, la cultura italiana e la creatività del mondo ne piangono la scomparsa”.

“Con Adolfo Natalini in questi anni ho sviluppato una amicizia fatta di scambi, di sguardi critici sulla cultura del nostro Paese, di sue riflessioni sempre attente e mai scontate – si legge invece sulla pagina Fb dell’assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi – Natalini è stato un anticipatore, un architetto visionario, uno straordinario protagonista della cultura del nostro tempo. A Firenze, all’Italia, al mondo intero mancherà tantissimo. Mi stringo alla famiglia e abbraccio con grande affetto Arabella”.

La redazione di Controradio si unisce al cordoglio per la scomparsa di una tale personalità del mondo dell’architettura di quello dell’arte e della cultura. “Che la terra le sia lieve professore”.

 

Giorno della Memoria: a Pistoia tante le iniziative per non dimenticare

In occasione del Giorno della Memoria, che ricorda lo sterminio del popolo ebraico, le leggi razziali e coloro che hanno messo a rischio la propria vita per proteggere i perseguitati, il Comune di Pistoia e il Cudir propongono un programma di eventi realizzato in collaborazione con gli istituti scolastici e alcune associazioni cittadine.

Da martedì 21 a lunedì 27 gennaio sono in programma conferenze, incontri, spettacoli teatrali, cerimonie e proiezioni cinematografiche.

Il calendario di iniziative ha inizio domani, martedì 21 gennaio, nella saletta incontri dell’assessorato alla Cultura. Alle 9.30 è prevista, infatti, la conferenza sul tema “1938: le leggi razziali. Ebrei ed il valor militare”, con lo storico Giovanni Cecini. Porterà il saluto dell’Amministrazione l’assessore Alessandro Sabella. Si tratta del terzo incontro del ciclo “Storia in laboratorio”, a cura dell’Istituto del Nastro Azzurro.

Si prosegue mercoledì 22 gennaio, alle 11, nell’aula magna del liceo scientifico, in viale Adua, dove si terrà l’incontro degli studenti con Tatiana Bucci, sopravvissuta ad Auschwitz, sul tema “Il valore della testimonianza”.

Al Piccolo Teatro Bolognini, giovedì 23 gennaio, alle 10.45, va in scena “Maria delle lenticchie”, con Maria Giulia Dazzi e Matteo Procuranti, per la regia di Virginia Martini e la collaborazione artistica di Silvia Cuncu, appuntamento riservato alle classi elementari e medie inferiori. L’opera teatrale è ambientata negli anni della seconda guerra mondiale, quando nasce la storia d’amore tra Maria, una ragazza tedesca, e Radu, un ragazzino rom arrivato a Berlino col circo in cui lavora.

Sabato 25 gennaio si terrà l’omaggio al cippo situato in viale Arcadia (all’incrocio con piazza della Resistenza) che ricorda i bambini ebrei vittime di esperimenti medici nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. La cerimonia, a cura dell’associazione Scarpette Rosse n.24, prende spunto dall’ultimo verso di un’opera di Joyce Lussu: “C’è un paio di scarpette rosse a Buchenwald, quasi nuove, perché i piedini dei bambini morti non consumano le suole…” .

Lunedì 27 gennaio, Giorno della Memoria, alle 10, si terrà la cerimonia commemorativa al Piccolo Teatro Bolognini, a cura della Prefettura di Pistoia, al quale prenderanno parte molti studenti degli istituti superiori della provincia. La sera, al cinema Roma, alle 21.30, chiuderà il calendario delle celebrazioni la proiezione del film “La Douleur”, per la regia di Emmanuel Finkiel.

Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero. Per maggiori informazioni chiamare il numero 0573 371608.

Vescovo di Pistoia “inaccettabile Forza Nuova su Don Biancalani”

Stigmatizza “in maniera netta” la raccolta firme per la rimozione di don Massimo Biancalani promossa per sabato 21 dicembre da Forza Nuova, definendo “la pretesa” di Fn “come di qualunque altra, di indicare e giudicare l’operato di un sacerdote, assolutamente inaccettabile, ancora più grave quando questa azione è direttamente rivolta contro un singolo sacerdote in persona e nei confronti della sua azione pastorale”.

Così in una nota la Diocesi di Pistoia, insieme al vescovo Fausto Tardelli interviene in merito alla petizione annunciata da Fn contro don Biancalani che nella sua parrocchia di Vicofaro ospita circa 200 migranti. “Sull’operato di un prete, sul suo insegnamento e la sua azione pastorale – sono le parole proprio di Tardelli -, giudice è soltanto il vescovo, che non si esime certo dal valutare con attenzione le varie situazioni. Nessun altro può prendere il suo posto. Chi ha da fare critiche, le faccia sempre con umiltà, disinteresse e carità cristiana direttamente al prete o al vescovo”. Nell’occasione la Diocesi chiede nuovamente a quanti da “anni speculano sulla vicenda della parrocchia di Vicofaro, di cessare immediatamente ogni tipo di intromissione, strumentalizzazione, o peggio, minaccia nei confronti di don Massimo Biancalani. La chiesa di Pistoia – conclude la nota – respinge e respingerà con fermezza ogni tipo di intimidazione o minaccia nei confronti dei propri sacerdoti, in particolare per le azioni che provengono da movimenti che niente hanno a che fare con la vita della chiesa o che peggio ne mettano a rischio la serenità”.

Un cappotto per i meno fortunati dall’idea “Muro della gentilezza”

Uno spazio nel quale chi ha bisogno potrà prendere cappotti e sciarpe per proteggersi dal freddo: è il primo ‘Muro della gentilezza’ che nasce a Pistoia e che sarà inaugurato sabato nella biblioteca San Giorgio dal sindaco Alessandro Tomasi.

L’idea, nata dai giovani dell’Associazione Fondo Marco Mungai, che ha coperto le spese per l’allestimento dello spazio, prende le mosse dall’esperienza che dalla città di Mashad, in Iran, si è diffusa in tutto il mondo, invitando le persone a non buttare i capi d’abbigliamento in più, ma a metterli a disposizione di chi vive per strada o non ha la possibilità economica di comprarsi un cappotto o una sciarpa per ripararsi dal freddo.
‘Se non ne hai bisogno, lascialo. Se ne hai bisogno, prendilo’, questo lo slogan che accompagna l’iniziativa.
“Il mio ringraziamento va al Fondo Marco Mungai – evidenzia Tomasi – che ha il merito di aver portato a Pistoia un’iniziativa lodevole, importante e piena di significato. Il luogo scelto per realizzarla – la biblioteca San Giorgio – è sicuramente ideale: un luogo di cultura frequentato ogni giorno da tantissimi giovani, sede di moltissime iniziative che arricchiscono la nostra città. Quella del muro della gentilezza è un’idea utile che potrà insegnarci qualcosa”.
L’Associazione che ha promosso l’iniziativa, nata da un gruppo di giovani per ricordare Marco Mungai, scomparso nel 2014 a 22 anni in un tragico incidente stradale, collabora con la biblioteca San Giorgio alimentando annualmente l’acquisto di libri. “Si tratta di una iniziativa di solidarietà piccola ma concreta – afferma Gabriele Sgueglia, membro dell’Associazione Fondo Marco Mungai e promotore dell’idea – che dal basso intende contribuire a riequilibrare le disparità tra le persone, offrendo gratuitamente a chi non ce la fa da solo l’opportunità di ripararsi meglio dal freddo invernale”.
A marzo, con l’arrivo della primavera, lo stender sul quale i cappotti saranno esposti sarà svuotato e i capi eventualmente avanzati saranno consegnati alla Caritas di Pistoia.

Incendio mansarda a Pistoia, morto uomo e soccorse due donne

Per un incendio in una mansarda ad Agliana (Pistoia) un uomo di 80 anni è morto e due donne sono state soccorse dai vigili del fuoco e portate in ospedale dal 118 per accertamenti sanitari.

Ingenti i danni alla struttura. Sul posto anche i carabinieri. L’incendio si è sviluppato in uno stabile di via Livorno. Quando i pompieri sono entrati nell’abitazione per le operazioni di spegnimento hanno trovato il cadavere dell’anziano e messo in salvo le due donne.

L’incendio, secondo le prime valutazioni dei vigili del fuoco, sarebbe stato causato da un cortocircuito partito dalle luci dell’albero di Natale. La vittima si chiamava Giovanni Nesti, aveva 83 anni, ed era un ex commercialista in pensione, molto conosciuto nella cittadina. Non aveva particolari problemi di salute ed è morto per una presunta intossicazione da monossido di carbonio, gas scaturito dall’incendio.

La moglie e la figlia sono state soccorse e poi ricoverate in ospedale per accertamenti medici avendo respirato i fumi dell’incendio, ma non sono in pericolo di vita. La procura ha avviato accertamenti e disposto rilievi scientifici. L’abitazione dove c’è stato l’incendio è una palazzina di tre piani che ha subito ingenti danni, soprattutto al tetto, puntellato dai vigili del fuoco.

Exit mobile version