Ferrovie: Pendolari Valdarno F.no incontrano sindaci su disagi e ritardi

Fare pressione sulla Regione, perché faccia rispettare il contratto di servizio stipulato tra l’ente e le due aziende, che peraltro prevede l’arrivo di sei nuovi treni a velocità più elevata, e perché applichi di conseguenza le penali previste nel contratto stesso, oltre  alla  revisione dei criteri per l’accesso al rimborsi, che dovrebbe basarsi non sugli ‘indici di affidabilità. Sono queste le  principali richieste avanzate dai rappresentanti del Comitato pendolari Valdarno Direttissima nel corso dell’assemblea pubblica sui disagi legato alla linea ferroviaria Firenze-Arezzo con i rappresentanti dei Comuni di Figline e eIncisa Valdarno, Reggello e Rignano sull’Arno.

Istanze, si spiega in una nota, che sono state accolte dai tre Comuni e che verranno fatte valere al prossimo tavolo tecnico. “È stata una serata molto importante, perché sancisce l’inizio di un percorso condiviso con il Comitato pendolari Valdarno e, in generale, con tutti i pendolari di questo territorio. Ora, sarà nostro compito rappresentarli adeguatamente e far valere le loro richieste al prossimo tavolo tecnico con Regione, Rfi e Trenitalia, perché ribadiamo che questa situazione è inaccettabile”, hanno detto Elena Cencetti, Silvia Meli e Adele Bartolini, assessore ai Trasporti rispettivamente dei Comuni di Figline e Incisa Valdarno, Reggello e Rignano sull’Arno, a margine dell’assemblea che si è svolta ieri sera presso la sala consiliare del municipio di Figline, alla presenza dei sindaci dei tre territori.

L’incontro è stato innanzitutto l’occasione per ribadire pubblicamente il rifiuto del trasferimento dalla Direttissima alla Linea Lenta per la tratta Firenze-Arezzo: proposta ritenuta irricevibile dalle tre amministrazioni comunali, si spiega ancora. Quindi, gli amministratori hanno riportato ai pendolari valdarnesi quanto emerso dal tavolo tecnico tra i tre Comuni, Regione Toscana, Rfi e Trenitalia, tenutosi lo scorso dicembre. Gli amministratori dei Comuni del Valdarno fiorentino hanno poi riferito all’assemblea di aver avanzato alcune richieste specifiche, come l’introduzione di tipologie intermedie di abbonamento ferroviario come abbonamenti trimestrali o della durata di 10 mesi (in particolare per gli studenti), oltre a quello mensile e annuale, e l’inserimento del Valdarno fiorentino nel circuito Unico Metropolitano, accogliendo poi le istanze dei pendolari presenti all’assemblea stessa. Istanze che verranno riportate al prossimo tavolo tecnico con Regione, Rfi e Trenitalia e che dovrebbe essere convocato dalla Regione stessa entro questo mese.

Pendolari Valdarno Direttissima, preoccupano lavori galleria S. Pellegrino

A pochi giorni dall’inizio dei lavori per la realizzazione della galleria San Pellegrino, che partiranno lunedì prossimo e proseguiranno per tre settimane fino al 26 agosto, arrivano le prime proteste dei pendolari del Valdarno.

“I treni regionali verranno messi in coda alle Frecce e agli Italo per l’ingresso e la
partenza dalla stazione S.M.Novella, visto che i binari saranno ridotti da 4 a 2 nella tratta da Campo di Marte – sottolinea il portavoce del comitato pendolari Valdarno Direttissima, Maurizio Da Re – e saranno moltissimi i pendolari che subiranno maggiori ritardi nei loro tempi di percorrenza”.

Sulla pagina facebook del Comitato del Valdarno è in corso un sondaggio e, si spiega, risultano tantissimi i pendolari che non andranno in vacanza a metà agosto e quindi saranno coinvolti dai ritardi dei treni regionali. “E la Regione e l’assessore ai
trasporti Baccelli che fanno per ridurre i disagi dei pendolari? – chiede Da Re – In luglio era stata annunciata per inizio agosto una cabina di regia fra Regione e Ferrovie, per trovare
delle soluzioni, ma non se ne è avuta notizia, come se non si fosse nemmeno svolta e i pendolari fossero stati abbandonati al loro destino”.

Rivolgendosi all’assessore toscano ai trasporti Stefano Baccelli Da re chiede se “farà di tutto per evitare i ritardi e i disagi dei pendolari nelle prossime settimane, a costo di mettersi sui binari, per protesta contro Trenitalia e Rfi, così come ha annunciato di farlo il presidente Giani per i ritardi del cantiere Tav di Firenze?”.

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