Infanzia: il sostegno a bambini, bambine e famiglie fragili arriva via web e social

Il progetto “Family Hub: mondi per crescere”  del consorzio Co&So ha aiutato 62 famiglie dei quartieri 4 e 5 di Firenze, attraverso nuovi progetti su piattaforme online.

 Delle azione svolte e di quelle messe in atto per affrontare la situazione di emergenza, nell’ambito del programma promosso da “Con i Bambini”, se ne parlerà nell’incontro di domani, venerdì 27 novembre, dalle ore 10, dal titolo  “Contrastare la povertà educativa”. Interverrà, insieme ai referenti del progetto e degli enti coinvolti anche l’assessore al Welfare e all’Educazione del Comune di Firenze, Sara Funaro. La partecipazione è libera previa iscrizione al sito.

Un approfondimento specifico sarà dedicato all’utilizzo delle nuove tecnologie e dei social per garantire continuità ai progetti e mantenere vive le relazioni.

Nella prima fase della pandemia, “Family Hub: mondi per crescere” ha infatti  rafforzato lo sportello di ascolto diffuso attraverso colloqui telefonici e incontri sulle piattaforme di comunicazione online, anche per capire quali fossero le nuove necessità dettate dalla condizione di isolamento domestico. Sono state poi sviluppate due proposte che sfruttano sempre il web: l’Hub di Comunità e l’Hub di Approfondimento.

La prima proposta è cresciuta su Facebook e Instagram – ad oggi conta quasi 600 utenti – con laboratori manuali, attività ludico-ricreative e letture animate.

Con L’Hub di Approfondimento, invece, si è voluto strutturare uno spazio web dedicato all’adulto. Sono stati organizzati incontri con professionisti,  come psicologi e pedagogisti per rispondere alle domande e alle criticità sollevate dalla nuova situazione di isolamento. E’ stato creato anche uno spazio-online dove fosse possibile incontrarsi e raccontarsi, grazie all’iniziativa de “Il TE delle 17” che ha coinvolto i genitori dello spazio gioco mattutino avviato da Family Hub presso la Ludoteca “La Mondolfiera”.

“Tempi e spazi quotidiani hanno subito un drastico cambiamento nel giro di pochissimi giorni, con effetti che hanno coinvolto spesso in maniera negativa non solo i più piccoli, ma l’intero nucleo familiare – ha detto Claudia Calafati, responsabile del settore educativo del gruppo Co&So –  Di colpo, si è passati da una dimensione di comunità a una dimensione nucleare, con tutto ciò che ne consegue in termini di qualità della relazione familiare. Il progetto “Family Hub: mondi per crescere” si è dovuto così riprogrammare prontamente per non disperdere quel patrimonio di relazioni che diventa elemento di stabilità importantissimo per tutti i nuclei familiari in situazione di fragilità. Abbiamo trovato nelle piattaforme web e nei social una risposta, che non sostituisce la relazione umana, ma ci consente di superare nel miglior modo possibile le situazioni di difficoltà”.

“In questo periodo difficile a causa della pandemia la rete, i social network e la tecnologia ci hanno aiutato molto – ha detto l’assessore a Welfare ed Educazione, Sara Funaro – sia per mantenere le relazioni sia per portare avanti progetti educativi e di sostegno a bambini, bambine e famiglie fragili che sono tra i più colpiti dall’emergenza Covid e troppo spesso, loro malgrado, si trovano a dover vivere situazioni di povertà educativa, che può nascere da diverse condizioni”. “Il progetto ‘Family Hub: mondi per crescere’ riadattansosi al contesto storico che stiamo vivendo – ha continuato l’assessore – ha permesso di mantenere vivo e forte il senso di comunità e di valorizzare l’importanza delle relazioni, anche se a distanza. La rete che si stabilisce nei rapporti umani è una fonte di ricchezza”.

Rinasce lo “Spazio Giovani Cure” al Quartiere 2 di Firenze

Lo storico centro giovanile riprende vita grazie alla cooperativa Il Girasole, per conto del consorzio Co&So, che da quest’anno lo gestisce in collaborazione con l’associazione culturale Kaleido. Le attività di danza, teatro, musica insieme a una redazione web sono già iniziate, ma lo spazio e le nuove attività verranno presentate ufficialmente alla città oggi alle 17.

Da luglio, sfruttando il parco Pettini e lo spazio estivo Fico Bistrot, gestito dall’associazione Raccontarno, sono stati organizzati concerti, corsi di teatro per bambini e adulti, reading letterari all’aria aperta.

“Lo Spazio Cure è un centro giovani a vocazione musicale e culturale aperto al territorio e ad altre manifestazioni artistiche e culturali –  spiega Lotar Sanchez coordinatore del Centro per la cooperativa Il Girasole – Faremo laboratori teatrali, balli popolari ospitando ragazzi stranieri sia come allievi sia come maestri, corsi di musica, incontri e creeremo una redazione web, uno strumento per permettere ai ragazzi di raccontarsi. Continueremo a mantenere l’identità musicale di questo luogo, che ha anche a disposizione uno studio di registrazione, con le attività di tutoraggio per le band emergenti, aggiungendo attività educative e culturali che sono più nel nostro dna. Il sogno è che diventi un centro culturale per tutta la città”.

“Nella nostra idea lo Spazio Cure rappresenta 100 luoghi, intesi come le tante opportunità che vi si possono trovare. È uno spazio per promuovere il protagonismo dei giovani, aperto allo scambio e all’incontro fra le diverse generazioni che vivono l’area Pettini. Gli abitanti del parco vanno da 0 a 90 anni, vi si possono incontrare gli anziani del centro adiacente, le famiglie, i ragazzi che vengono a chiacchierare appena usciti da scuola: una comunità intera. Nella consapevolezza del valore che questo Spazio esprime faremo del nostro meglio per renderlo un luogo sicuro, curato e  inclusivo”, commenta Claudia Calafati, responsabile del settore educativo del gruppo Co&So.

“Rinasce lo Spazio Giovani Cure, un luogo immerso in una grande area verde, l’area Pettini Burresi, luogo da sempre frequentato da giovani e famiglie in un dialogo intergenerazionale con gli anziani del Quartiere – afferma l’assessore alle politiche giovanili del Comune Cosimo Guccione – Con la nuova gestione, il Cure è un posto ancora più bello, sempre attrezzato e rivolto alla forma d’arte più cara ai giovani, la musica, ma con una cura degli spazi innovativa e contemporanea. Vogliamo che il centro sia sempre più luogo di accoglienza e offerta per tutti i giovani della nostra città, senza dimenticare le giovani famiglie e tutti i cittadini che saranno interessati agli svariati eventi attività e corsi culturali, educativi, ambientali e di supporto che qui si terranno. Certo i tempi che stiamo vivendo non favoriscono luoghi di aggregazione, infatti saranno garantite tutte le misure richieste dal Governo, ma proprio per questo non vogliamo che nessuno rimanga indietro attraverso un presidio così importante come lo spazio giovani Cure di via Faentina”.

“Lo spazio Giovani Cure – commenta il presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi – rimane un punto di aggregazione importante e fondamentale. Sono felice che, nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria, si sia deciso di ripartire con danza, musica, teatro. Uno spazio dove poter fare cultura all’interno del quartiere, che i cittadini hanno mostrato, in un luogo sempre molto frequentato da bambini e famiglie”.

Durante l’iniziativa di questo pomeriggio si presenteranno i gestori e le associazioni che collaborano al progetto.

Family Hub a Firenze: “Famiglie fragili, tra welfare e innovazione”

A Firenze il confronto fra Istituzioni, Fondazioni Bancarie e Terzo settore giovedì 6 dicembre per il bilancio del progetto “Family Hub” nell’Aula Magna dell’Università di via San Gallo

Chi sono le famiglie fragili? Di che cosa hanno bisogno? E che cosa si può fare per proteggerle dal disagio sociale e dalla povertà educativa? Se ne parlerà giovedì 6 dicembre a Firenze, nell’Aula Magna di via San Gallo 10, alle 14.30. L’incontro, dal titolo “Famiglie fragili tra welfare e innovazione”, è l’evento con il quale si chiudono i due anni di attività del Family Hub, progetto sperimentale a sostegno della genitorialità, realizzato a Firenze e Scandicci. dal Gruppo Cooperativo Cgm, con il partenariato di Consorzio Co&So/Cooperativa L’Abbaino, Comune di Firenze, Dipartimento di Scienze dell’Educazione e Psicologia di Firenze, Associazione Nosotras, Oxfam.

«Ci siamo occupati delle famiglie straniere, senza lavoro o con un reddito che scivola verso la soglia di povertà, con forti barriere linguistiche e culturali che possono frenare il processo di integrazione sociale anche per i più piccoli» spiega Claudia Calafati, direttore dell’area educazione del Consorzio Co&So. 

Nel corso del convegno verranno resi noti i traguardi raggiunti dal progetto che, attraverso uno sportello di ascolto, azioni di sostegno alla genitorialità, sviluppo di forme adattabili e flessibili di accesso ai servizi educativi e l’implementazione di strumenti digitali per facilitare la comunicazione e l’abbattimento di barriere linguistiche e culturali, ha accolto i bisogni di 268 genitori e ha inserito 92 bambini con varie forme di gratuità nei servizi all’infanzia.

«Family Hub ha ridisegnato la geografia etica di alcuni servizi, attraverso l’ampliamento dell’accesso ai servizi all’infanzia, la promozione della cultura dell’accoglienza, la sperimentazione di un nuovo modello di partecipazione attiva delle famiglie, la creazione di spazi di ascolto e incontro per bambini e genitori» aggiunge Calafati.

L’incontro del 6 dicembre sarà l’occasione per stimolare il confronto sui temi dell’accoglienza e del sostegno sociale ed educativo. Molto ricco infatti il panel di esperti che parteciperanno: Cristina Giachi (vicesindaca e assessora all’educazione, università e ricerca del Comune di Firenze), Sara Mele (responsabile del settore educazione e istruzione della Regione Toscana), Clara Silva (presidente del dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze), Patrizia Calabrese (area politiche sociali e programma 0-6 della Fondazione Compagnia di San Paolo), Elena Innocenti (ricercatrice della Fondazione Zancan Onlus), Ersilia Menesini (direttore del dipartimento di Scienze della formazione e psicologia dell’Università di Firenze), Francesca Bottai (amministratore delegato area educazione Co&So e consigliere di amministrazione Cgm), Paola Cecchi (vicepresidente della cooperativa L’Abbaino), Francesco Tanini (coordinatore del progetto Co&So),

Il direttore dell’area educazione del Consorzio Co&So, Claudia Calafati, modererà l’incontro. Mentre le conclusioni saranno affidate alla massima esperta di sociologia, la professoressa Chiara Saraceno, il cui intervento si intitolerà: “Sull’equivoco della famiglia”.

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