🎧Nuovi spazi per il Centro Demetra, lo storico centro di procreazione assistita

 

Il centro Demetra è uno dei centri di procreazione assistita privati-convenzionati più importanti d’Italia. Da oggi si arricchisce di nuovi spazi nuovi spazi, che permetteranno di accogliere le pazienti “con più calma e di offrire un servizio migliore” afferma la direttrice Claudia Livi. Ci saranno degli studi appositamente per le biologhe del centro, spazi per consultarsi con le ostetriche e un ampliamento dell’area dedicata all’agopuntura, uno dei servizi più richiesti del centro.

Audio: Dottoressa Claudia Livi

Centro Demetra nasce nel 1994 da cinque ginecologi che volevano offrire alle coppie metodologie di trattamento al passo con i tempi. Dall’apertura a oggi, ha seguito oltre 30.000 coppie, provenienti da tutte le regioni di Italia. Le coppie vengono seguite da uno staff costituito da 16 medici (9 ginecologi, 1 andrologo, 5 anestesisti, 1 agopuntore), 11 biologhe, 2 biologi in formazione, un biotecnologo, 4 ostetriche, 2 infermiere, 4 Oss, 8 tra segretarie reception e amministrazione.  Il centro è stato il promotore dei ricorsi alla Corte Costituzionale che hanno reso di nuovo possibile il congelamento degli embrioni (nel 2009) e l’abrogazione del divieto di eterologa (nel 2014). Il Centro è stato accanto alle coppie che hanno deciso di fare ricorso contro alcuni punti della Legge 40 e proprio da qui sono partiti i quesiti alla Corte Costituzionale che hanno portato alla modifica della legge stessa (nel 2009 e nel 2014). I ricorsi riguardavano anche coppie con malattie ereditarie trasmissibili al feto con conseguenze gravissime sulla salute del feto stesso. Il Centro Demetra è stato il primo centro privato- convenzionato che in Italia ha inserito operativamente cicli di trattamento Fivet/Icsi con biopsia della blastocisti. Qui nel 2010 è stata
concepita la prima bimba nata in Toscana libera da una malattia genetica gravissima che aveva ucciso il suo fratellino, venuto alla luce senza test per analizzare il DNA embrionale e determinare anomalie genetiche. Il Centro Demetra è uno dei pochi centri italiani presso cui è possibile effettuare cicli con donazione di gameti in regime di convenzione con il Sistema sanitario nazionale.

“Siamo estremamente soddisfatti dei risultati ottenuti, che hanno riscontro anche nell’elevato numero di coppie che si rivolgono a noi” commenta Claudia Livi, direttore sanitario del Centro Demetra. “Per i trattamenti in convenzione in Toscana le liste di attesa sono inferiori ad altre regioni, ma sono ancora troppo lunghe, considerato che il successo del trattamento è strettamente correlato all’età della coppia: più si alza più diminuiscono le probabilità di una gravidanza. Con i nuovi spazi avremo la possibilità di arrivare a supportare oltre 2000 cicli di procreazione assistita all’anno, in ambienti per la diagnostica e le attività correlate alla diagnosi e trattamento della infertilità più confortevoli e accoglienti, ma per diminuire i tempi di attesa è necessario un intervento anche da parte delle istituzioni”.

La nuova struttura, adiacente all’attuale, nasce dal recupero di un immobile di 5 piani degli anni Settanta, che fino al gennaio 2020 era destinato ad alloggi di tipo residenziale costituiti da miniappartamenti indipendenti.Ogni miniappartamento è stato trasformato nella nuova destinazione d’uso, in un ambulatorio:ciascuno è formato da uno studio medico, dove avviene il ricevimento ed il colloquio con i pazienti, una stanza visite, adeguatamente attrezzata, due aree destinate rispettivamente a spogliatoio per personale sanitario e a spogliatoio per pazienti e un servizio igienico ad uso esclusivo dei pazienti. Il palazzo comprende anche un’ area ricreativa e relax per i dipendenti e collaboratori, con la possibilità di usufruire di infrastrutture e attrezzature per la pausa pranzo, la sala riunioni, lo spazio destinato a saletta di attesa con capienza fino a 12 sedute ed un desk-reception. Con l’inaugurazione dei nuovi spazi, il Centro Demetra amplia sia il numero degli ambulatori, che arrivano così a 9. Il progetto ha avuto la pre-approvazione dagli uffici preposti dell’ Azienda sanitaria Toscana Centro, i lavori sono iniziati nel settembre 2022 e terminati a fine luglio 2023. Hanno avuto uno stop di alcuni mesi per l’occupazione dell’immobile da parte del Movimento per la casa di Firenze, risolta grazie al pronto intervento della Questura di Firenze e dell’Assessorato alla Sicurezza
sociale.

Malattie rare: Demetra, tour su diagnosi preimpianto embrione

Vivere con una malattia rara e diventare genitore: una situazione che puo’ portare con se’ la preoccupazione per il futuro del proprio figlio. In Italia, la modifica della legge 40/2004 nel 2015, ha aperto le porte alla diagnosi genetica preimpianto dell’embrione anche alle coppie fertili con malattie genetiche trasmissibili, e non solo alle coppie infertili, com’era previsto dalla legge 40/2004 originaria.

La diagnosi preimpianto e’ una procedura che consiste nell’analisi di alcune cellule con l’obiettivo di identificare l’embrione da trasferire, e evitare l’utilizzo di embrioni che potrebbero essere affetti da malattie gravissime. Una tecnica ormai consolidata a livello scientifico ma relativamente recente e che soffre di scarsa informazione, sia tra i pazienti ma anche tra alcuni operatori sanitari.

Allo scopo di accrescere la consapevolezza sul tema, nasce il progetto “Diagnosi preimpianto: viaggio nelle malattie rare” lanciato in occasione della Giornata Mondiale della Malattie Rare e organizzato dal Centro Demetra di Firenze, punto di riferimento nel nostro paese per la diagnosi preimpianto.

Lo comunica in una nota il Centro Demetra. “La diagnosi genetica preimpianto- dichiara Claudia Livi, responsabile del Centro Demetra- e’ considerata la forma piu’ precoce di diagnosi prenatale e rappresenta un’opportunita’ fondamentale per tutte le coppie nelle quali e’ presente il rischio di trasmettere una malattia genetica. Grazie a questa tecnica, per i partner e’ possibile progettare un futuro genitoriale, ma a distanza di quattro anni e’ ancora scarsa l’informazione riguardo le modalita’ di impiego e di accesso a questa procedura applicata alle malattie rare. Per questo riteniamo importante impegnarci con un progetto di comunicazione che accresca la consapevolezza e indirizzi i genitori verso una scelta informata. In Italia, una persona su 25 e’ portatrice di fibrosi cistica, 1 su 30 di atrofia muscolare spinale (Sma), 1 su 180 della Sindrome X -Fragile e sono circa 4 mila le coppie in Italia portatrici sane, spesso inconsapevoli, a rischio di concepire figli con malattie monogeniche e anomalie cromosomiche, malattie per le quali in oltre il 90% dei casi non esiste ancora una cura specifica. Per progettare una genitorialita’ serena, l’informazione e’ essenziale”.

Il progetto “Diagnosi preimpianto, viaggio nelle malattie rare”, consiste in un tour di quattro tappe con le Associazioni di pazienti per diffondere la conoscenza della diagnosi preimpianto e l’importanza di questa procedura per contrastare le malattie rare.

Quattro cicli di incontri dedicati alle coppie e divisi per singola patologia. Le malattie scelte sono, in base alla frequenza: Sma; Distrofia di Duchenne e Becker; X-Fragile e Fibrosi Cistica. Ogni incontro si svolgera’ a distanza di circa tre mesi, in diverse citta’ e il tour terminera’ l’anno successivo, il 28 febbraio 2020, nell’ambito della prossima edizione della giornata mondiale. della prossima edizione della giornata mondiale.

Nel corso degli incontri, si affronteranno i principali temi della diagnosi preimpianto con l’obiettivo di affrontare le questioni che affliggono le persone con malattie rare e risolvere dubbi e perplessita’.

Gli incontri prevedono la presenza, oltre che agli esperti dell’equipe del Centro Demetra, di medici esperti della patologia e testimonianze di pazienti. La modalita’ di svolgimento sara’ molto interattiva, con la possibilita’ di inviare sms live anonimi durante l’evento e di ricevere risposte in tempo reale. In aggiunta, e’ prevista la somministrazione di un questionario, su tematiche diverse, in modo da realizzare un’indagine a cura del Centro Demetra da presentare al termine del progetto, in occasione di un incontro con la stampa, il 28 febbraio 2020.

Per maggiori dettagli, il calendario verra’ aggiornato sul sito www.centrodemetra.com

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