Caritas: “Grave perdita” esclusione dalla raccolta di abiti usati

Prato, non è stato rinnovato l’accordo siglato dalla Caritas diocesana di Prato prima con Asm e poi con Alia per la raccolta degli indumenti usati, con conseguente scomparsa dal 1° gennaio del logo della stessa Caritas dai ‘cassonetti bianchi’ destinati ai vestiti.

Di “grave perdita” parla la Caritas diocesana spiegando che il contributo in denaro previsto “veniva ridistribuito in varie forme di aiuto alle persone” bisognose “che si rivolgevano ai centri di ascolto diocesani”.

“Dal 2006, anno del primo accordo, fino a oggi – si spiega in una nota -, nel bando di gara per l’affidamento del servizio era specificamente indicato di destinare parte dei proventi derivanti dalla raccolta nel territorio pratese alla Caritas diocesana di Prato. Nel nuovo bando di gara predisposto da Ato Toscana Centro invece questa previsione non è contemplata”.

Nella nota si precisa che gli accordi precedenti prevedevano un contributo annuale in denaro per la gestione del servizio, non già la distribuzione dei vestiti agli utenti dei centri di ascolto diocesani “che invece venivano sostenuti con altre forme di aiuto rese possibili anche grazie al contributo proveniente dalla raccolta degli indumenti usati”.

Caritas spiega che comunque continua la raccolta di abiti “presso le varie parrocchie che poi effettuano la distribuzione alle persone in difficoltà scegliendo i capi ancora indossabili.

Grazie a tutte quelle persone che in questi anni, con il loro comportamento virtuoso hanno conferito nei cassonetti bianchi gli indumenti, contribuendo così ad aiutare, attraverso l’azione della Caritas diocesana, tutte quelle persone in difficoltà che si sono rivolte ai centri di ascolto”.

Caritas Firenze: 2 migranti ‘Diciotti’ irreperibili

Dalla Caritas diocesana di Firenze arriva la comunicazione che 2 dei migranti della Diciotti sono irreperibili, l’allontamento dei soggetti è già stato segnalato alle autorità.

La Caritas diocesana di Firenze comunica che i due migranti eritrei della nave “Diciotti” arrivati lunedì scorso dal centro di Rocca di Papa e accolti in una parrocchia di Scandicci risultano irreperibili da ieri. L’allontanamento dalla struttura in cui erano ospitati è già stato segnalato alle autorità competenti.

La diocesi, la Caritas, la parrocchia e i volontari si erano subito mobilitati raccogliendo l’appello della CEI per dare accoglienza a queste persone, gesto di carità cristiana, nello spirito del Vangelo che anima quotidianamente chi si spende, e sempre si spenderà, con generosità e impegno per chi e’ più fragile e in difficoltà.  ​

Ricordiamo che proprio in Toscana, tempo fa, il cardinale Giuseppe Betori aveva telefonato alla Cei, Conferenza episcopale italiana, per comunicare la disponibilità all’accoglienza, nel territorio della diocesi fiorentina, di alcuni migranti della Diciotti.  I profughi erano stati accolti attraverso la Caritas che possiede strutture adeguate, “Lavoreremo all’accoglienza e all’integrazione”, affermava il presidente della Caritas fiorentina Alessandro Martini “Abbiamo condiviso la scelta della conferenza episcopale italiana relativamente ai migranti rimasti a bordo della Diciotti, noi siamo il braccio operativo per l’accoglienza sul territorio e siamo pronti ad ospitare le persone appena sbarcate”.

Progetto di raccolta abiti usati ‘Ri-Vesti’

?Firenze, presentato il Bilancio 2017 del progetto di raccolta abiti usati ‘Ri-Vesti’.

‘Ri-Vesti’ nasce a Firenze nel 1998, dalla volontà della Caritas Diocesana di Firenze di condividere e sostenere un progetto di solidarietà, realizzabile tramite la raccolta degli abiti e di accessori di abbigliamento (scarpe, borse, ecc.); il progetto è promosso da Alia Servizi Ambientali S.p.A ed è sviluppato secondo un protocollo di intesa con il Comune di Firenze.

Sono 1725 le tonnellate di abiti usati raccolte lo scorso anno dalla cooperativa sociale San Martino con un aumento pari al 2% rispetto all’anno precedente, quando le tonnellate furono 1693.

Il Progetto “Ri-vesti”, con il posizionamento dei cassonetti, provvede alla raccolta degli abiti usati sul Comune di Firenze e in diversi Comuni della Provincia di Firenze (San Casciano, Tavarnelle, Bagno a Ripoli, Scandicci, Impruneta, Calenzano, Greve, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Signa).

La punta massima si è raggiunta ad ottobre con quasi 198 tonnellate di abiti usati raccolti.

La cooperativa per il servizio utilizza 7 automezzi (tra i quali uno elettrico per il centro storico di Firenze) e impiega 9 operatori dei quali 5 appartenenti a categorie svantaggiate, oltre a, occasionalmente, tirocinanti e ragazzi in servizio civile, anch’essi prevalentemente appartenenti a fasce deboli della popolazione.

A Firenze, in totale, sono stati raccolte quasi 1029 tonnellate la maggior parte delle quali nel Quartiere 2 (quasi 339 tonnellate). Proprio nella nostra città c’è il numero maggiore dei contenitori: 249 in tutto (79 nel Quartiere 5, 78 nel Quartiere 2, 47 nel Quartiere 4, 34 nel Quartiere 3 e 11 nel Quartiere 1).

In crescita anche la percentuale dei chili raccolti per abitante: a Firenze, per esempio, si è passati da da 2,48 chili nel 2016 a 2,73 lo scorso anno. Uno degli incrementi maggiori nel Comune di Signa: si è passati da 0,97 chili a 3,21 chili.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il presidente della cooperativa San Martino Francesco Grazi e l’Assessore all’ambiente Alessia Bettini:

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