Nelle carceri della Toscana, sovraffollamento medio al 110%

Italia, uno dei più gravi problemi dell’esecuzione penale è il sovraffollamento; infatti nelle carceri italiane sono rinchiusi più di diecimila detenuti oltre la capienza regolamentare.

Tuttavia, il sovraffollamento degli istituti penitenziari non è omogeneo su tutto il territorio nazionale. Al momento sembra che tra le regioni più affollate vi siano la Puglia e la Lombardia. Anche in Toscana però la situazione è oltre la capienza massima.

“Il sovraffollamento in Toscana è intorno al 110-111% ma varia a seconda degli istituti, quindi ci sono istituti che hanno situazioni meno problematiche e altri che sono più sovraffollati. Per quanto riguarda la situazione edilizia, in Toscana ci sono degli istituti abbastanza vetusti o altri più recenti ma in condizioni particolarmente deficitarie come Firenze e Livorno, però c’è un impegno notevole, anche dal punto di vista finanziario, di sistemazione di queste strutture”. Lo ha detto Pierpaolo d’Andria provveditore per l’amministrazione penitenziaria di Toscana e Umbria, a margine di un evento a Firenze.

“A Sollicciano – ha aggiunto parlando del carcere di Firenze – abbiamo un progetto di sistemazione delle facciate e dei tetti che è già in corso e poi c’è un progetto di efficientemente energetico da 4 milioni di euro e questi lavori saranno consegnati alla ditta in questi giorni, quindi sono state sgomberate due sezioni”.

Carceri, Corleone: “Preoccupato per clima tensione”

“Una vera e propria strage nel 2017, il totale è stato di 52 detenuti che si sono tolti la vita, mentre il trend di quest’anno, ancora non concluso, è decisamente in aumento: al 3 ottobre dell’anno scorso, i suicidi risultavano 45, quest’anno, invece, siamo già a 49.”  Lo ha detto il garante regionale dei detenuti Franco Corleone, esprimendo preoccupazione, alla luce degli ultimi suicidi e degli episodi di tensione e di protesta che si sono verificati nelle carceri italiane.

“In generale, in quest’ ultimo mese, – continua Corleone – i notiziari dal carcere hanno riportato dati sempre più allarmanti sulle condizioni di vita dei detenuti: aumento del sovraffollamento, disagio psichico e problemi relativi alla loro affettività”.

“Queste notizie – aggiunge il garante – giungono proprio in concomitanza della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale di tre decreti di modifica dell’ordinamento penitenziario in materia di sanità, lavoro e minori che tolgono ogni speranza di miglioramento delle condizioni carcerarie”.

“Si indicheranno scadenze e impegni – ha aggiunto Corleone – per rispondere all’aggravarsi delle condizioni di vita nelle carceri avviate ad un intollerabile sovraffollamento”. Inoltre, tra i prossimi appuntamenti del garante, un nuovo incontro pubblico con il provveditore Fullone e il provveditore delle opere pubbliche per presentare i tempi degli interventi di ristrutturazione e la definizione dei mutamenti nella vita quotidiana nelle carceri toscane.

“Attendiamo – conclude Corleone – di conoscere la data dell’udienza della Corte Costituzionale sul nodo degli articoli 147 e 148 del Codice Penale che dovrebbero garantire l’efficacia dell’esperienza delle Rems (residenza per le misure di sicurezza) e l’assistenza psichiatrica nelle carceri”.

Domani, venerdì 19 ottobre a Roma ci sarà una riunione della conferenza nazionale dei garanti regionali e comunali che valuterà la conclusione di una lunga fase di speranza di riforma.

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