Biblioteca Nazionale, riapre la prossima settimana

Firenze, aprirà all’inizio della prossima settimana la Biblioteca Nazionale Centrale, con alcune restrizioni per ridurre il rischio contagio: prestito e consultazione soltanto su appuntamento preso online, ingresso giornaliero contingentato, orario ridotto e ‘quarantena’ di dieci giorni per i libri dati in prestito o consultati in sede.

“L’intenzione – spiega il direttore della Biblioteca Nazionale, Luca Bellingeri – era di aprire lunedì 18 maggio, ma siccome è necessario sottoscrivere protocolli di sicurezza con i sindacati, l’incontro si è svolto mercoledì mattina ed è stato aggiornato a giovedì: non ci sono più i tempi tecnici. Apriremo comunque i primi giorni della prossima settimana. La sanificazione – aggiunge Bellingeri – è stata fatta e ci siamo già procurati tutto il materiale necessario, dalle mascherine al termoscanner”.

Biblioteca Nazionale di Firenze riduce servizi

“Il 20 marzo 2019 la direzione della Biblioteca Nazionale di Firenze ha comunicato che per tutto il mese di aprile sarà ridotta ‘la distribuzione di tutti i materiali a stampa (monografie antiche e moderne, e riviste)’. La notizia si legge sul sito della biblioteca.

Motivo ‘la costante riduzione del personale in servizio’ fa sì che i ‘servizi di supporto alla distribuzione dei documenti’ sia ormai affidata all’esterno; le gare di affidamento vogliono i loro tempi, quindi ‘nelle more dell’aggiudicazione’ i servizi si riducono. E’ quanto riportato in una nota dell’associazione dei lettori della Biblioteca nazionale centrale di Firenze.
L’associazione dei lettori “deplora questa situazione e, ancora una volta, sottolinea come il più grave problema della principale biblioteca italiana sia la carenza di personale”.
“L’ultima volta che abbiamo sollevato la questione risale al luglio dello scorso anno, quando promuovemmo un appello al ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli, sottoscritto da oltre 90 personalità del mondo della cultura, dove sottolineavamo come la biblioteca debba ricorrere a esternalizzazioni e volontariato per potere espletare le proprie funzioni basilari.
A oggi, l’apertura di alcune sale è possibile unicamente grazie al volontariato prestato da bibliotecari in pensione. I dipendenti in servizio in biblioteca sono 127, a fronte di un organico che ne prevede 175, mentre si profilano ulteriori, imminenti pensionamenti. Dei concorsi annunciati non abbiamo alcuna notizia.
Le soluzioni di emergenza – in attesa dei concorsi – prospettate l’estate scorsa non hanno avuto corso”.
“Mesi fa, avevamo apprezzato la chiarezza con la quale il ministro Bonisoli si era espresso riguardo alla necessità e all’urgenza di un piano di assunzioni da parte del ministero dei Beni culturali.
A chiarezza non ha fatto riscontro speditezza – conclude l’associazione lettori -. Ci troviamo oggi costretti a intervenire nuovamente, denunciando la mancanza di una politica e di misure sollecite per il buon funzionamento della Biblioteca nazionale centrale di Firenze”.

“Patto per la ricerca”: archivi in comune per facilitare indagini informatiche

Un ‘Patto per la ricerca’ tra Gallerie degli Uffizi e Biblioteca nazionale di Firenze che mettono in comune i loro archivi per indagini informatiche più complete e dettagliate.

Grazie ad un accordo firmato dal direttore della Biblioteca nazionale centrale di Firenze (Bncf) Luca Bellingeri e dal Direttore degli Uffizi Eike Schmidt, un team formato da bibliotecari, specialisti di conservazione e informatici, ha reso possibile la sinergia fra i cataloghi delle due istituzioni.
Tramite il Thesaurus online di Bncf, ricco di oltre 60mila termini, spiega una nota, si creano collegamenti fra descrizioni di opere d’arte del patrimonio fiorentino del catalogo web delle Gallerie degli Uffizi e pubblicazioni sullo stesso tema possedute dalla Nazionale.

Allo stesso tempo, gli Uffizi hanno arricchito le funzionalità dei loro archivi digitali integrando negli strumenti di ricerca catalografica anche i riferimenti al Thesaurus, garantendo così interazione bidirezionale tra le banche dati dei due istituti.

Tale modello di collaborazione, sottolinea Bellingeri, “è la prova di come, nel mondo dei beni culturali, sia fondamentale l’uso di strumenti comuni, aperti ed integrabili, pur nel rispetto degli standard dei domini di appartenenza”. E, aggiunge Schmidt, “da oggi, con questo accordo, arte e patrimonio librario parlano sempre più la stessa lingua”

Tubo rotto, cento libri salvati in Biblioteca Nazionale Firenze

Lavoro straordinario e urgente ieri pomeriggio per i dipendenti della Biblioteca Nazionale di Firenze che, intorno alle 14.30 subito dopo un violento temporale che si è abbattuto in città, hanno dovuto mettere in salvo un centinaio di libri di uno scaffale nella stanza delle consultazioni, al primo piano della Biblioteca.

Non è stata però l’acqua piovana a creare il problema ma l’improvvisa rottura di un tubo dell’acqua nel muro della struttura. Nessun problema per i volumi, assicura la vicedirettrice Silvia Alessandri dalle pagine del Corriere Fiorentino, che riporta la notizia.

Tutti i libri sono stati spostati velocemente e solo per alcuni, più vicini a dove si è verificata la rottura del tubo, si è reso necessario l’apertura a ventaglio sul tavolo della sala e l’inserimento tra le pagine di foglietti di carta per assorbire l”umido. “Niente di prezioso è andato rovinato e nessun danno particolarmente grave si è verificato”, assicura Alessandri.

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