Arrestato il 21enne che era alla guida dell’auto finita contro un muro, incidente in cui è morto un ragazzo di 20 anni

Borgo a Mozzano, in provincia di Lucca, è stato arrestato il ragazzo che era alla guida dell’auto che si è schiantata contro un muro di contenimento stradale, la notte scorsa lungo la strada regionale 445 della Garfagnana.

Nella vettura si trovavano quattro giovani. Uno dei passeggeri è morto: aveva solo 20 anni.  Gli altri 3 sono rimasti feriti, tra questi il guidatore. Quest’ultimo è un ragazzo di 21 anni che è stato arrestato dai carabinieri della stazione di Bagni di Lucca in seguito all’incidente.

Secondo quanto emerso dai primi accertamenti, il tasso alcolemico del giovane alla guida sarebbe risultato superiore ai valori limiti previsti dalla legge. Il conducente, che come gli altri due feriti era stato ricoverato all’ospedale di Lucca ma con ferite meno gravi, al momento delle dimissioni è stato messo agli arresti domiciliari presso la sua abitazione, in attesa dell’udienza di convalida.

Omicidio stradale e lesioni personali stradali le ipotesi di resto contestate. Da quanto emerso nell’immediatezza dell’incidente, sembra che il gruppo di giovani stesse rientrando a casa dopo essere stato in un locale del posto. Il 21enne era alla guida di un Opel Agile di cui avrebbe perso il controllo. La vittima è Iacopo Leoni; gli altri due passeggeri, sempre ventenni, sono rimasti feriti gravemente.

Il maltempo fa due vittime in Toscana

 Due morti in Toscana per il maltempo: a Lucca e a Carrara. In ambedue i casi si tratta di persone colpite da alberi durante i nubifragi

Bilaancio tragico per l’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla Toscana, e che ha già fatto due morti.  Le due vittime sono state in località Sorbano del Giudice, vicino a Lucca, e nel parco La Malfa a Carrara, entrambi colpiti da alberi. Nel primo caso, riferisce il 118, la vittima è un uomo, nell’altro una donna per la quale ci sono stati tentativi di rianimarla ma è poi deceduta. Altre quattro persone sono state ferite al Camping Italia a Marina di Massa, sempre per cadute alberi. Tre sono stati portati in codice giallo all’ospedale Apuane mentre i vigili del Fuoco sono impegnati a liberare una quarta persona, data con gravità codice rosso, da una roulotte. A Camaiore (Lucca), via Italica, codice giallo per altra persona travolta da albero e portata all’ospedale Versilia.

A Fornaci di Barga (Lucca) sono 3 le persone ferite per il distacco di un tetto durante il nubifragio che ha spazzato la Toscana stamani con raffiche di forte vento. Il tetto di una casa divelto è precipitato su tre auto. Sei le persone coinvolte di cui tre quelle ferite e soccorse per questo. Tra queste, un uomo che viaggiava su una Kia e ha riportato un trauma cranico ma non è in pericolo di vita e neanche gli altri lo risultano. Sul posto vigili del fuoco carabinieri e ambulanze del 118 che hanno trasferito i feriti all’ospedale di Lucca.

Anche a Firenze situazione analoga per la caduta di piante. Secondo la polizia municipale, un albero è caduto in viale Fanti, vicino allo stadio, su un’auto con due occupanti rimasti lievemente feriti. Sempre a  Firenze ferita una persona al mercato del Galluzzo colpita da un ramo. A Bottai un albero è andato su un camper in un camping:ci sono persone dentro, spiegano i pompieri, ma non sarebbero ferite A Firenze un altro albero è caduto sulla fermata della tramvia Strozzi-Fallaci alla Fortezza, nessun ferito ma danni alla linea elettrica. La società Gest appronta bus navetta in attesa delle riparazioni, sia qui, sia alle Cascine dove un albero ha colpito un tram danneggiandone il pantografo e bloccando la linea per Scandicci. Piante sono state buttate giù dal vento a Bagno a Ripoli e in altri luoghi del Chianti Fiorentino.

Zona rossa per altri tre comuni della provincia di Lucca

Lucca, altri tre comuni in zona rossa dal 24 marzo, sono Altopascio, Bagni di Lucca e Villa Basilica.

Per i tre comuni la zona rossa si protrarrà fino al 28 marzo: per cinque giorni quindi saranno chiuse le scuole e le attività commerciali, eccetto gli alimentari e quelle di prima necessità. Vietati anche gli spostamenti se non per motivi di lavoro, di salute o comunque di grave urgenza.

A Bagni di Lucca il lockdown è motivato dall’escalation dei nuovi casi, una trentina negli ultimi giorni, con un focolaio alla scuola d’infanzia di Ponte a Serraglio. Adesso i contagi complessivi sono 55, su una popolazione di poco più di 6mila persone.

A Villa Basilica i numeri sono più contenuti ma rapportati ad una popolazione ancora minore, 1.600 abitanti circa: in totale i nuovi contagiati sono 21 dall’inizio del mese.

“Avevo detto – spiega in una nota il sindaco di Altopascio Sara D’Ambrosio – che avremmo monitorato quotidianamente la situazione e, se qualora il dato fosse andato verso un peggioramento anziché un miglioramento, avrei chiesto al presidente Eugenio Giani di istituire la zona rossa”.

“E così ho fatto – continua il sindaco – negli ultimi tre giorni (sabato, domenica e lunedì) il numero quotidiano dei nuovi positivi segna un generale aumento, anziché una decrescita (si va dal picco dei 16 positivi di sabato, ai 10 di ieri, ai 9 di oggi). Numeri che, se rapportati agli stessi giorni della scorsa settimana, rivelano una tendenza della curva che va verso l’alto e non verso il basso. Anche il tasso settimanale di contagio ogni 100mila abitanti è cresciuto e con le ultime rivelazioni siamo sopra i 400 casi. Una crescita repentina ed è per questo motivo che ho deciso di intervenire subito”.

“Purtroppo – aggiunge – non è solo Altopascio a crescere: cresce il tasso di positività a livello regionale (oggi sfiora l’8,5 per cento, mentre ieri era fermo al 6,5 per cento) e a livello provinciale. L’intera provincia di Lucca, negli ultimi tre giorni, ha superato la soglia dei 250 casi ogni 100.000 abitanti sui 7 giorni. Non era mai successo prima. E cresce il tasso di contagio anche nella Piana di Lucca: è una crescita lenta, in alcuni territori più lenta di altri, ma è comunque una crescita costante. Di fronte a tutto questo io continuo a sostenere che sia inefficace agire per chiusure localizzate o comunali, senza prendere una decisione a livello generale. La politica serve per decidere, non per farsi trascinare dalla corrente: credo che sarebbe più opportuno scegliere una zona rossa a livello provinciale e, addirittura, a livello regionale. I dati vanno in questa direzione e intervenire ora consentirebbe di uscirne prima, per tutti”.

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