Caro affitti, Barni: “Il sistema del diritto allo studio funziona”

“Il sistema del diritto allo studio funziona, grazie alle risorse della Regione”, così Monica Barni, vicepresidente ed assessore all’università, commenta la notizia del caro affitti. “Le risorse nazionali sono state fino ad oggi altalenanti: il tema dovrà essere nell’agenda del nuovo governo. Ma in questi anni la Regione Toscana – continua l’assessore – ha continuato comunque ad investire, prima fra le regioni italiane con risorse proprie, per garantire il dirtto all’accesso all’università e per la costruzione di città universitarie accoglienti”.

L’Azienda per il diritto allo studio ha elaborato una piattaforma online per aiutare gli studenti che non hanno i requisiti per godere delle borse di studio. Si tratta di un sito che permetterà di trovare una stanza tramite un sistema di case ‘certificate’, con un ulteriore servizio di assistenza nella fase di contrattazione.

Tra le misure adottate c’è l’aumento, da 175 a 250 euro al mese, del contributo affitto destinato agli studenti in attesa di un alloggio nelle residenze universitarie. Un aiuto dunque per chi, almeno temporaneamente, deve rivolgersi al mercato privato degli affitti. Di fatto, durante l’anno accademico 2018/2019 tutti coloro che ne avevano diritto hanno avuto un posto nelle residenze universitarie. I posti letto in tutta la Regione sono 4531, di cui 1650 solo a Firenze, ma nuovi alloggi sono in costruzione a Careggi.

Un’altra novità è la revisione delle fasce delle borse di studio, ridotte a due (a 0 a 15mila euro e da 15 a 23,5mila), mentre l’importo delle borse della seconda fascia è aumentato dal 5 al 10 per cento in modo da aiutare anche gli studenti con livelli Isee più elevati. Anche quest’anno inoltre verrà confermata la convenzione stipulata con Ataf che prevede l’abbonamento sui mezzi pubblici al prezzo di 48 euro annui per gli studenti iscritti all’università di Firenze.

Università: Toscana; agevolazoni, borse e alloggi per il 2020

Borse di studio universitarie più alte, investimenti sulle case degli studenti che vedranno aumentare i posti a disposizione, assegni più pesanti nei contributi per gli affitti, assegnati a chi vince una borsa di studio ma non trova posto negli alloggi e deve cercare una sistemazione sul mercato. E poi i trasporti pubblici, con la conferma a Firenze della sperimentazione di tariffe agevolate (48 euro annui per l’intera area urbana) e l’intenzione di stipulare convenzioni simili, per acquistare abbonamenti mensili o annuali a prezzi scontati, a Siena e Pisa (con Tiemme e Ctp).

Sono le principali novità, illustrate nel corso di una conferenza stampa a Firenze, degli indirizzi della Giunta regionale all’Azienda per il diritto allo studio universitario.I posti letto aumenteranno nel 2020: 120 posti in più a Firenze, mentre per Pisa oltre ai 60 posti di quest’anno ci sarà un incremento di 240 nel 2021. Per il contributo affitti l’assegno mensile passerà da 175 a 250 euro.

Cambiano anche i valori di riferimento di Isee e Ipse per accedere alla borsa di studio: saranno lievemente più alti (da 23mila euro a 23.500 l’Isee, da 50mila a 51.100 l’Ispe), aspetto che consentirà di allargare la platea dei beneficiari. Scendono poi a due le fase di reddito Isee (erano tre).

Agli studenti fuori sede sarà offerto un servizio nella ricerca di un alloggio sul mercato privato a prezzi congrui e in regola con le norme fiscali, di sicurezza e di qualità. Sarà esteso anche a tutte le Università l’accordo con il sistema sanitario per la realizzazione di seminari informativi sulla prevenzione e i corretti stili di vita e l’accordo con i medici di base per l’assistenza sanitaria agli studenti non toscani iscritti agli Atenei della regione.

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