Avis Toscana, troppa burocrazia per Terzo settore. Appello ai parlamentari toscani

Terzo settore, appello di Avis Toscana ai parlamentari della regione: “Troppa burocrazia, così non ce la facciamo”. A Prato la 53esima Assemblea regionale dell’associazione volontari italiani del sangue. La presidente Firenze: “Un’occasione per valorizzare buone pratiche anche sul mondo del lavoro”. I dati sulle donazioni.

“Il Parlamento sta apportando delle semplificazioni al Codice Terzo settore, recependo alcune delle istanze portate dall’associazionismo. Tuttavia questo non basta. Non si può equiparare una sede con pochi soci e pochi euro di bilancio che va avanti solo con i volontari, con sedi più strutturate con dipendenti e bilanci da centinaia di migliaia di euro” “Per questo vogliamo lanciare un appello a tutti i parlamentari toscani e a tutte le forze politiche che rappresentano, perché promuovano uno sforzo in più per una vera semplificazione. Occorre meno burocrazia, bisogna semplificare ulteriormente il registro unico del Terzo settore (Runts). Bene comunque la trasparenza, è giusto che si rendiconti”. Così la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze in occasione della 53ma Assemblea regionale dell’associazione, che si è tenuta a Prato. “L’afflato politico che sottintendeva la riforma del Terzo settore si è perso per strada – aggiunge in una nota -, è rimasto l’approccio burocratico degli uffici del ministero e delle regioni che hanno costretto a cambiamenti statutari, che sono andati ad incidere nella democrazia interna. Le norme ci dicono cosa dobbiamo fare e questo è sacrosanto, ma qualora volessero dirci anche come dobbiamo essere questo semplicemente non lo possiamo accettare”. Per Firenze “la piattaforma Runts non ha aiutato, lo avevamo chiesto a gran voce ma non siamo stati ascoltati: non si capisce, infatti, perché ci deve essere la firma digitale del presidente per operare sul registro unico quando c’è già lo Spid del presidente, ossia l’identità digitale del legale rappresentante e la pec della sede. L’informatica e la digitalizzazione devono essere un aiuto e non un aggravio”. Avis ricorda che in Toscana nel 2023 le donazioni di sangue e plasma sono state infatti 105.855 (+0,1% rispetto al 2022). Sono aumentati i nuovi soci (+3%), con un numero di donazioni medio di 1,91 per ciascuno.

Allarme Avis, in Toscana manca sangue e burocrazia ci frena

Avis Toscana lancia un allarme in merito alle donazioni di sangue: secondo i dati rispetto all’anno scorso il calo registrato è del -5,4%. Per l’associazione la burocrazia rappresenta un ulteriore ostacolo che rallenta ulteriormente i tempi.

Per Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana: “La situazione sulle donazioni di sangue rimane in grave sofferenza. C’è una crisi che abbiamo segnalato da tempo e che sta portando Avis a importanti sforzi su tutto il territorio toscano per cercare di recuperare le carenze e aiutare il sistema ospedaliero. Eppure oggi, invece che ricevere supporto, ci troviamo a dover combattere con la burocrazia, in particolare a dover gestire gli adeguamenti statutari previsti dalle circolari interpretative ministeriali per gli enti del terzo settore e le imprese sociali. Un investimento di tempo che in questa fase non possiamo permetterci. Facciamo appello alla politica affinché si possa rendere più snello e rapido il sistema, soprattutto in un momento in cui le nostre forze dovrebbero essere tutte destinate alla solidarietà”.

Tra gennaio e agosto 2022, dati raffrontati agli stessi mesi del 2021, c’è stato un calo generalizzato nelle donazioni: – 5,4% (da 73.938 a 69.931, ovvero 4.007 donazioni in meno). Con particolare carenza nel plasma (-16,7%). Per quanto riguarda il sangue si registrano serie criticità sui gruppi 0 (zero) positivo e negativo. “In questo contesto non possiamo davvero permetterci di togliere tempo al nostro lavoro quotidiano. Nonostante un lieve recupero delle donazioni nel mese di agosto – aggiunge la presidente di Avis Toscana – la carenza rimane e occorre ancora un impegno eccezionale da parte nostra. Non è il
momento di concentrarci su burocrazia e assemblee, ma di coinvolgere la cittadinanza per offrire la massima assistenza ai pazienti negli ospedali. Confidiamo che la prossima legislatura comprenda le priorità e ponga più importanza alla salute che alla burocrazia”.

Avis-Opi agli infermieri: “Vi invitiamo ad una donazione di sangue o plasma”

Firenze, appello congiunto del coordinatore Opi Toscana Giovanni Grasso e della presidente Avis regionale Claudia Firenze, in una lettera rivolta a tutti gli operatori sanitari della Toscana.

“Vi invitiamo ad una donazione di sangue o plasma. Un gesto di solidarietà, di consapevolezza civile, ma anche di profonda empatia umana – scrivono Grasso di Avis e Firenze di Opi – Il sistema sanitario toscano si fonda su alcune certezze: tra queste, una è la vostra preziosa e indispensabile competenza e l’altra la tranquillità di poter disporre, quando necessario, di sangue, plasma e medicinali plasma derivati”.

“Come ben sapete per averlo vissuto in prima linea continua l’appello – la fase post pandemia ha reintrodotto le attività sanitarie ordinarie che richiedono quantità importanti di sangue e plasma. Il fabbisogno toscano stimato dal Centro nazionale sangue per il 2022 è di oltre 160.000 donazioni di sangue intero e quasi 74.000 chili di plasma, ottenibili da poco più di 30.000 donazioni”.

Grasso e Firenze ricordano che “in estate il calo delle donazioni si fa sentire, e quest’anno in modo particolare. C’è più che mai bisogno di sangue e plasma, il carburante del sistema sanitario, il pilastro sul quale si sostengono gli interventi chirurgici programmati, le terapie oncologiche, il supporto alle malattie degenerative oltre a una buona parte delle attività dell’emergenza/urgenza”.

Toscana: calano le donazioni di sangue. L’allarme di Avis

Calano le donazioni di sangue in Toscana: – 3205 unità. Un dato allarmante denunciato da Avis, in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, che ricorre oggi.

“La carenza di sangue ed emoderivati richiede contromisure urgenti in Toscana: associazioni, trasfusionisti e istituzioni hanno fatto tanto fino a qui, ma serve uno scatto ulteriore”. Così Claudia Firenze, presidente di Avis Toscana. Con l’estate alle porte, spiega una nota, i dati sul numero di donatori e donazioni restano negativi secondo l’ultimo rapporto stilato proprio da Avis.

“Raffrontando il periodo gennaio-maggio 2021 con lo stesso periodo del 2022 – sottolinea Firenze – il trend ci informa che le donazioni sono calate di 3205 unità (-6,7%). Il sangue registra una lieve flessione (-717 donazioni nel 2022 rispetto allo stesso periodo 2021), così come le donazioni multicomponent (- 240), ma a destare allarme è il crollo del plasma, con 2248 donazioni che mancano all’appello”.

“Accanto a questo – aggiunge -, è da rilevare anche una discesa delle prenotazioni per donare: nel 2021 erano 46.450, contro i 45.461 dell’anno in corso (-2%), mentre le conferme delle prenotazioni sono state 40.405 un anno fa, rispetto alle 38.403 attuali”. Per il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani “la donazione e raccolta di sangue sono al centro delle politiche sanitarie regionali. La collaborazione con le associazioni è di vitale importanza nell’ambito della rete trasfusionale regionale. Continueremo a lavorare su questo fronte con il massimo impegno, per superare alcune criticità a partire dall’attuale carenza di sangue, che nel periodo estivo tende ad acuirsi”.

“Donare sangue è un atto di generosità, un gesto di solidarietà, che può fare la differenza nella vita di tante persone – dice l’assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini -. Abbiamo già intrapreso azioni migliorative e iniziative volte a superare alcune criticità del momento, collegate anche agli effetti diretti e indiretti della pandemia. La domanda è in crescita ed è importante promuovere ed accrescere la consapevolezza della necessità di donazioni di sangue il più possibile regolari per assicurare la sicurezza, la qualità e la disponibilità di sangue e prodotti derivati per i pazienti che ne hanno bisogno”.

Intanto, l’ospedale pediatrico Meyer e l’Associazione donatori e volontari personale Polizia di Stato Toscana (Advps Toscana) hanno rinnovato un’accordo di collaborazione che prosegue da anni. L’intesa, spiega una nota, è stata siglata da Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer e Pierluciano Mennonna, presidente regionale dell’Associazione. Presenti anche il questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma e il capocentro della Dia di Firenze Francesco Nannucci, da sempre vicini all’Associazione.

Avis Toscana appello a donare sangue, in Toscana 1000 malati a rischio

Firenze, Avis Toscana si unisce all’appello a donare sangue lanciato dalle associazioni dei pazienti curati con emazie concentrate e plasmaderivati. Il Centro nazionale sangue-Iss, spiega una nota, ha infatti certificato una contrazione della raccolta di sangue e plasma sull’intero territorio italiano pari al 10% nel primo bimestre 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Anche le donazioni di Avis Toscana hanno riscontrato un calo di circa il 9% rispetto al primo bimestre dello scorso anno. In Toscana sono almeno un migliaio i malati che si sottopongono in modo ricorrente a cicli trasfusionali e la carenza di plasma, sangue e prodotti derivati, unita alla scarsità di farmaci plasmaderivati, richiede di essere attentamente monitorata.

Di “scossa da imprimere” parla Alessandro Segato, presidente Aip Odv (Associazione immunodeficienze primitive), “a maggior ragione – sottolinea – perché ci stiamo avvicinando all’estate, periodo storicamente poco prolifico per le donazioni. Il momento di accelerare è adesso”.

“Crediamo – continua il presidente di Aip – che sia fondamentale alimentare una cultura della sensibilizzazione: i donatori devono sapere che il loro, in moltissimi casi, diventa un gesto salvavita. Basti riflettere che mentre per mantenere in vita uno dei nostri associati serve una media di 65 donazioni all’anno, per le patologie più gravi possono esserne necessarie anche mille”.

Per la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze, “quando si dona è ai malati che si pensa. Loro sono il motivo primo e ultimo della nostra azione, che è un’azione importante e necessaria perché ha a che fare con la salute delle persone. Oltre ai numeri, ci sono volti, storie, vissuti. Ecco perché la carenza di sangue e dei suoi derivati è sempre una sconfitta per la collettività”.

Ucraina, Avis Toscana aderisce a campagna per aiutare vittime di guerra

Una raccolta di fondi per finanziare l’acquisto di medicinali, dispositivi sanitari e l’attivazione di corridoi umanitari per consentire ad alcuni pazienti ucraini bisognosi di urgenti cure di proseguire le proprie terapie all’estero. È il contributo che Avis vuole dare alle vittime del conflitto per manifestare concretamente la sua vicinanza e solidarietà.

Una campagna nazionale a cui Avis Toscana partecipa con il coinvolgimento delle 185 sedi presenti nella nostra regione che si stanno attivando in queste ore per fare appello ai donatori e alle comunità locali. Chiunque può dare il proprio contributo effettuando un bonifico bancario sul conto corrente: Iban IT 49N 02008 01601 000100736058 intestato ad Avis Nazionale, con la causale ‘Donatori per la pace’.

“In questo momento – sottolinea la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze – è importante prendere iniziative verificate e coordinate. Vogliamo fare in modo che gli sforzi di solidarietà siano veramente efficaci e la generosità di chi vuole aiutare le vittime di questo assurdo e terribile conflitto vada a buon fine. È uno strumento in più rispetto a quelli già attivati in ogni territorio della nostra generosa Toscana, un segno dell’altruismo che da sempre contraddistingue l’operato di Avis e che nel corso degli anni ha visto i nostri volontari impegnati in prima linea in occasione di calamità naturali come terremoti e alluvioni, ma anche sul fronte della pandemia.”

“Ricordiamo ai donatori e a tutti i cittadini che non sono previste raccolte di sangue dedicate all’Ucraina – continua la presidente di Avis Toscana Claudia Firenze -. Il sistema, grazie alla collaborazione tra le associazioni di donatori e le istituzioni, è in grado di rispondere ai bisogni esterni ed esteri in qualunque momento. Ma rinnoviamo l’invito a donare regolarmente il proprio sangue e il proprio plasma perché anche in Italia il fabbisogno non cessa mai”, conclude Caludia Firenze.

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