Pistoia, ‘Gli Omini’: prima nazionale di “Circolo Popolare Artico”

L’Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale presenta “Circolo Popolare Artico”: uno spettacolo de Gli Omini, composto in tre episodi ‘di vertigine polare’, liberamente ispirato ai racconti di Jørn Riel, editi da Iperborea; ideato da Francesco Rotelli, Giulia Zacchini, Luca Zacchini; scrittura di Giulia Zacchini; maschere di Eleonora Spezi; alle luci Alessandro Ricci.

Gli Omini hanno incontrato Jørn Riel, un uomo che a diciannove anni ha lasciato la propria casa, per andare ai margini del mondo, nella porzione di terra più disabitata del pianeta: il nord est della Groenlandia, nel Circolo Popolare artico. Lì è rimasto vent’anni, affrontando il buio, le bufere di neve, la solitudine totale. Lì ha conosciuto una società di uomini regolata da leggi non scritte e sottomessa solo alla potenza della natura. Lì, per sopravvivere alla notte artica, ha scritto una saga di racconti popolati da 15 uomini, 9 capanne, 92 cani da slitta, iceberg e animali enormi. Lì, Gli Omini si sono rifugiati, per evadere dalla quotidianietà, per scardinare le certezze di ciò che diamo per scontato, per tentare di salvare un mondo in via d’estinzione.

“Circolo Popolare Artico” è un progetto, una piccola società laterale, il manifesto sregolato di un uomo che fatica a stare al passo con il mondo e non vede altra scelta che fondarne un altro, fatto di leggi chiare e persone scelte. Persone talmente scelte che i membri del Circolo Popolare Artico sono due e hanno deciso di fare tre assemblee di soci:

1. PROVE DI RESISTENZA: 18-19-20 ottobre 2019 (ore 21), il Funaro Centro Culturale (via del Funaro, 16/18 – Pistoia) con Francesco Rotelli, Luca Zacchini, Eleonora Spezi.

Prove di resistenza è l’episodio pilota della serie artica in tre puntate de Gli Omini. Il presidente del Circolo, Paolo Ralani, detto Paolino, aprirà le porte del suo club al pubblico per la prima volta. Con uno stile che oscilla tra Greta Thunberg e Sandro Pertini, tenterà di spiegare le proprie ragioni attraverso parabole di vita reale di cacciatori groenlandesi. Parabole che parlano della necessità di scelta, della forza di volontà, del potere delle idee e dello spirito di adattamento. Nel corso di questa prima presentazione sottoporrà il suo fedele allievo ad un duro addestramento. Durante queste prove di resistenza si accorgerà che non c’è più niente che possa ancora insegnargli e troppe cose ancora da provare. Per questo deciderà di partire per il nord e fare come Halvor.

I prossimi episodi:

2. LA BUFERA 7-8-9-10 novembre 2019 (ore 21), Palco Piccolo Teatro Mauro Bolognini (via del Presto, 5) con Luca Zacchini e i Tony Clifton Circus: Nicola Danesi De Luca, Iacopo Fulgi.

Rimasto solo e con un messaggio di addio poco intellegibile, l’allievo proverà a portare avanti il progetto del Circolo Popolare Artico da solo. In questo momento in cui, senza una guida, la solitudine diventa pressante e la confusione regna, verrà travolto da una sensazione di vertigine tipica dell’inverno polare. Voci e strane apparizioni s’insinueranno dentro il suo rifugio per catapultarlo dentro le storie di poeti senza matite e orsi che si svegliano troppo presto dal letargo.

3. LA VERGINE FREDDA 26-27-28-29 febbraio 2020 (ore 21), Palco Teatro Manzoni (Corso Gramsci, 127) con Francesco Rotelli, Luca Zacchini, Paola Tintinelli.

Nel terzo episodio si vedrà il ritorno del presidente al Circolo Popolare Artico. Sarà un uomo trasformato dall’esperienza di un viaggio ai limiti del mondo conosciuto, avrà toccato con mano le cose che solo in teoria aveva immaginato. E soprattutto non tornerà da solo, ma con una donna.

“Pistoia teatro Festival”: a giugno e luglio la terza edizione

A Pistoia a giugno e luglio spettacoli, musica e danza grazie alla terza edizione del “Pistoia teatro Festival”, l’evento promosso da Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale, con Comune di Pistoia, Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, Regione Toscana, Ministero dei beni e delle attività culturali, Fondazione Toscana Spettacolo onlus, con il sostegno di Unicoop Firenze e la collaborazione del Polo Museale della Toscana.

All’interno del Festival torna, dall’11 al 28 giugno, “Teatri di Confine”, la vetrina delle produzioni della scena contemporanea proposta da Fondazione Toscana Spettacolo onlus e Associazione Teatrale Pistoiese, che offre uno spaccato del teatro contemporaneo e vede anche quest’anno l’ospitalità del Centro Culturale il Funaro. Quattro appuntamenti con artisti e compagnie che con le loro drammaturgie originali rappresentano un punto di riferimento per le nuove generazioni dello spettacolo dal vivo: gli italiani Sotterraneo, Cristina Kristal Rizzo, Marina Giovannini, Orchestra Multietnica di Arezzo, e gli argentini Alfonso Barón e Luciano Rosso.

L’inaugurazione è affidata ai Sotterraneo (compagnia Premio Ubu 2018, in residenza artistica presso l’Associazione Teatrale Pistoiese), con l’anteprima di “Shakespearology”, l’originale lavoro dedicato al grande Bardo e presentato ora in una versione inedita per “Teatri di Confine”, in scena Woody Neri. La scrittura di Daniele Villa conduce lo spettatore in un viaggio alla scoperta del più celebre fantasma di un artista del passato: un one man show, una biografia, un pezzo teatrale che dà voce al bardo in persona e rovescia i ruoli abituali (martedì 11 giugno, ore 21.15).

Si continua, martedì 18 giugno, con le performance di Cristina Kristal Rizzo e Marina Giovannini, due danzatrici e coreografe. Alle 21.15 Cristina Kristal Rizzo presenta “VN”, un lavoro nel quale la danza di matrice postmoderna dialoga con la grande musica: la Notte trasfigurata di Arnold Schönberg (Verklärte Nacht, nella versione del 1943per orchestra d’archi diretta da Herbert von Karajan con la Filarmonica di Berlino). Segue, alle ore 22, “Duetto nero”, coreografia Marina Giovannini, anche interprete con Vanessa Geniali. Presentato nella sezione “Aperto” della Biennale Danza 2016, Duetto nero “vede in scena due prospettive diverse: trentuno anni separano le due danzatrici, ma il nero le avvolge, le unisce, le accompagna nel loro percorso di ricerca e scoperta, a volte anche le separa. Il nero come sintesi universale, simbolo di potenza misteriosa, il prima e il dopo di ogni cosa”.

Sempre al Funaro “Un poyo rojo”, lo spettacolo degli argentini Alfonso Barón e Luciano Rosso, diretto da Hermes Gaido con la coreografia di Nicolás Poggi e dello stesso Rosso: un lavoro che unisce teatro, danza acrobatica e sport (venerdì 28 giugno, ore 21.15). Nello spogliatoio di una palestra, due uomini si scrutano, si squadrano, si provocano, si affrontano tentando di sedursi in una danza acrobatica. Fusione di generi e di discipline, questo duello contemporaneo oscilla tra la danza e l’atletica passando per le arti marziali, l’acrobatica, la clownerie.

Si terrà alla cinquecentesca Fortezza medicea di Santa Barbara, uno dei monumenti più rappresentativi della città, il concerto dell’ Orchestra multietnica di Arezzo, diretta da Enrico Fink (martedì 25 giugno, ore 21.30) che ospita in concerto tre cantautori: Paolo Benvegnù, fondatore degli Scisma, Dente (Premio Italiano della Musica Indipendente nel 2011 e nel 2014) e Alessandro Fiori. L’attuale formazione dell’OMA conta trentacinque musicisti provenienti da Albania, Argentina, Bangladesh, Colombia, Costa d’Avorio, Giappone, Libano, Palestina, Romania, Russia, Somalia, Svizzera e dalle più svariate regioni italiane.

La Fortezza Santa Barbara a luglio ospiterà altri tre appuntamenti. Martedì 2 Luglio (ore 21.30), in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica, si terrà il concerto dell’Orchestra Leonore, diretta da Daniele Giorgi. Apre il concerto la Suite per orchestra di varietà, proposta dall’Ensemble Leonore nella versione per trio classico e trio di percussioni, una delle opere più note di Šostakovič, soprattutto per il settimo movimento, il Valzer n. 2 che Stanley Kubrick utilizzò nella colonna sonora del suo ultimo film “Eyes Wide Shut”. Nella seconda parte, Daniele Giorgi condurrà l’Orchestra Leonore nell’interpretazione dell’ultima sinfonia di Dvořák, la Sinfonia “Dal Nuovo Mondo”. L’Orchestra (protagonista anche della Stagione Sinfonica invernale al Teatro Manzoni di Pistoia, organizzata dal Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Fondazione Pistoiese Promusica) è un ensemble nato nel 2014 sotto la guida di Daniele Giorgi.

Banditaliana fa tappa a Pistoia, mercoledì 3 luglio (ore 21.30), per festeggiare con i propri concittadini i suoi 25 anni di carriera e presentare il nuovo album “Argento”, uscito per l’etichetta Visage Music: nuove canzoni e composizioni strumentali che profumano di Mar Mediterrano, da sempre fonte di ispirazione per una musica senza frontiere. Il quartetto è formato da Riccardo Tesi all’organetto diatonico, Maurizio Geri alla chitarra e voce, Claudio Carboni al sax e Gigi Biolcati alle percussioni, voce e GGtarra. L’incasso della serata sarà destinato da Unicoop Firenze – Sezione Soci Pistoia ad un progetto per la città.

A chiusura degli eventi alla Fortezza Santa Barbara, venerdì 19 luglio (ore 21.30 – ingresso libero), l’anteprima della XVIII edizione di Serravalle Jazz, il Festival dedicato al jazz internazionale, curato da Maurizio Tuci e da quest’anno promosso da Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.
Una serata Swing con il Nico Gori Swing 10tet sulle note dell’ultimo disco “Swingin’ hips”.

Completa la programmazione, giovedì 11 luglio (ore 21.15), l'”Ensemble le musiche” di Simone Bernardini, con la XV edizione del progetto “Musica nei Borghi”, a cura dell’Associazione Opera Barga, nato per invitare il pubblico ad ascoltare musica in luoghi poco frequentati o raramente utilizzati a questo scopo. Il concerto, realizzato in collaborazione con Istituti Raggruppati, sarà proposto nel Chiostro di Palazzo San Gregorio, residenza del mecenate e filantropo pistoiese Niccolò Puccini fino al 1852, in seguito ristrutturato come “Conservatorio degli Orfani” (e oggi sede della scuola media “Marconi”). L’Ensemble Le Musiche di Simone Bernardini – primo violino dei Berliner Philharmoniker, docente di violino presso l’Universität der Künste di Berlino e, da quest’anno, direttore assistente presso la London Symphony Orchestra diretta da Simon Rattle – è un complesso di musica da camera formato da giovani musicisti, membri di orchestre o accademie europee che si riuniscono in Toscana per suonare insieme, proponendo programmi che uniscono brani noti ad altri meno conosciuti.

Per ulteriori informazioni consultare il sito www.teatridipistoia.it 

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