Toscana: per alluvione si stimano 2 miliardi di danni

Lo ha reso noto il presidente della Toscana Eugenio Giani spiegando che allegata c’è anche un’altra relazione con la stima dei danni complessivi a privati e attività produttive elaborata da Irpet: quasi 2 miliardi di euro per un totale di circa 39mila immobili colpiti “di cui 10.00 sono imprese e 29.000 abitazioni”.

Sarà inviata lunedì al Governo la relazione con la ricognizione degli interventi di soccorso alla popolazione e le somme urgenze legate all’alluvione che ha colpito le province di Firenze, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia e Prato a partire dal 2 novembre 2023. “Ho presentato la relazione che calcola nel complesso 110 milioni di euro di interventi tra quelli di soccorso alla popolazione e le somme urgenze – spiega Giani -. La relazione deve essere inviata entro trenta giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza che mi nomina commissario per l’emergenza e sarà inviata lunedì. Allegata a questa, c’è la relazione con la stima dei danni complessivi a privati e attività produttive elaborata da Irpet che calcola i danni in quasi 2 miliardi di euro”.

“Qualcuno -ha aggiunto il presidente della Regione Toscana-  ha identificato la relazione come lo strumento e la modalità per ottenere dal Governo i fondi, non è così. Il Governo può dare le risorse in ogni momento, e la relazione è svincolata. Finora sono arrivati 5 milioni e sono stati impiegati nelle somme urgenze. Ma dai contatti che ho quotidianamente con il direttore della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio, avverto la volontà da parte del Governo di arrivare a corrispondere quanto richiesto”.

Giani ha specificato a margine che in base “a quanto preannunciato” da Curcio “nell’arco dei prossimi 15 giorni quella prima cifra di 5 mln sarà integrata, non sappiamo quanto, da risorse sufficienti per mettersi in sicurezza”. Grazie alla ricognizione che è stata predisposta, con gli interventi di soccorso e somma urgenza, per un valore di 110 milioni nel quale confluiscono i primi 5 milioni di euro già stanziati dal Governo, quest’ultimo “può cercare le risorse mancanti, cioè i 105 milioni”.

Insieme alla ricognizione Giani ha presentato altri due atti, uno dei quali, “già disponibile da ieri pomeriggio è un’ulteriore piattaforma informativa – si spiega dalla Regione Toscana- predisposta in accordo con i Comuni interessati per la ricognizione: contiene le famiglie che hanno diritto al cosiddetto ‘contributo di autonoma sistemazione’ (Cas). Questa ulteriore ricognizione va a individuare le famiglie che, a causa dell’evento del 2 novembre, hanno dovuto abbandonare la propria abitazione.

La scadenza per questa ulteriore ricognizione è il 19 gennaio, ma per chi già predispone del formulario, nel mese di dicembre sarà possibile avere la prima quota parte del contributo a partire dal mese di febbraio. Con questa ricognizione si completano tutte quelle di censimento danni a privati e a imprese che deve attivare il commissario”. Per questa misura le risorse sono già disponibili sui primi 5 milioni, già approvati dalla Protezione civile nazionale.

L’altro atto riuarda l’approvazione con ordinanza della mappatura sia delle aree della Toscana  interessate dall’evento del 2 novembre, sia del sottoinsieme delle aree direttamente allegate. “Si tratta di un adempimento aggiuntivo deciso dal commissario per facilitare l’attività di individuazione del perimetro interessato dall’evento” e permetterà “per esempio ai gestori del servizi pubblici locali di applicare la sospensione delle bollette di tutte le utenze come deliberato dall’Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente“.

Bonus acqua, al via campagna per far conoscere le agevolazioni

Al via la campagna di comunicazione volta a far conoscere le agevolazioni tariffarie nazionali e locali sul servizio idrico, promossa dal Tavolo sulla Qualità dei Servizi, composto da Regione Toscana, Anci Toscana e Associazioni dei Consumatori.

Il Tavolo sviluppa azioni e progetti per tutelare gli interessi dei cittadini sostenendo le istanze del consumo consapevole e sostenibile in materia di servizi idrici, trasporti e rifiuti, e dopo la positiva esperienza dello scorso anno ha deciso di ripetere anche per il 2019 la campagna di comunicazione sulle agevolazioni tariffarie nazionali e locali sul servizio idrico, destinate alle famiglie in condizioni di disagio economico e sociale.

Il Bonus sociale idrico nazionale o bonus acqua, misura prevista dal decreto del presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016 e attuata con provvedimenti dell’Autorità di regolazione per Energia reti e ambiente (ARERA), consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno. Il tetto annuale ISEE per usufruirne è pari a 8.107,50 euro, limite che sale a 20.000 euro se si hanno più di 3 figli fiscalmente a carico.

Anche nel 2019 gli utenti in possesso dei requisiti richiesti potranno presentare distintamente domanda di Bonus Sociale Idrico Nazionale e di Bonus Sociale Idrico Integrativo, un’agevolazione migliorativa stabilita a livello locale che può comportare il riconoscimento di un beneficio economico aggiuntivo.

I requisiti di ammissione e la quantificazione del bonus integrativo sono decisi a livello locale e possono differire da quanto stabilito a livello nazionale. Le domande devono essere presentate secondo le procedure individuate dai gestori locali del Servizio Idrico Integrato e dai Comuni di appartenenza.

Sul sito internet www.progettoinfoconsumo.it, strumento di informazione online creato dalla Regione e dedicato alla conoscenza e all’educazione al consumo sostenibile e consapevole e all’attivazione delle forme di tutela e salvaguardia previste dalla legge, è stata realizzata una pagina dedicata al Bonus sociale idrico integrativo che contiene l’elenco dei Comuni toscani che hanno attivato il Bonus con tutte le informazioni utili per presentare la richiesta.

Forum per l’acqua, chiede chiarezza a Publiacqua ed ACEA

Firenze, Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua chiede chiarezza sulle operazioni di vendita del sistema informatico di Publiacqua ad ACEA ed il successivo acquisto del software ‘Acea 2.0’.

Secondo l’Osservatorio, il software venduto ad ACEA sarebbe stato sviluppato da Publiacqua dal 2003 al 2014 con un costo complessivo per gli utenti di €28.444.670. Il sistema (valutato €8.939.660 in sede di riattribuzione dei costi) sarebbe stato venduto ad ACEA nel 2016 a fronte del pagamento di soli €2.875.806.

ACEA sembra che nel 2014 avesse già iniziato a lavorare ad un proprio sistema gestionale chiamato ‘Acea 2.0’ ed intendesse utilizzare il software di Publiacqua come base di partenza. Publiacqua avrebbe ceduto il codice sorgente del proprio Template già nel 2015 (prima dell’effetiva vendita avvenuta nel 2016).

Una volta completato, ‘Acea 2.0’, sarebbe stato rivenduto a Publiacqua per €6.337.202 più €1.859.503 annui per la fornitura del servizio. In aggiunta sembra che la società cliente debba pagare altri 11 milioni di euro nel periodo 2018-2022 per un’ulteriore implementazione del progetto ‘Acea 2.0’. e per il mantenimento dell’hardware.

‘Acea 2.0’ è stato criticato per la sua inefficienza dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia, Rete ed Ambiente), ma anche l’Autorità Idrica Toscana avrebbe espresso delle perplessità sugli effettivi benefici del nuovo sistema gestionale in seguito alla richiesta di Publiacqua di maggiori risorse finanziare per far fronte alla spesa di natura informatica (+11,2 milioni di euro rispetto al 2016). Nonostante i dubbi, i soldi sono comunque stati forniti dall’AIT alla società.

Il Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua chiede, quindi, che sia resa pubblica tutta la documentazione relativa alle operazioni di acquisto e vendita dei template e che siano individuati i presunti responsabili. Non è esclusa la possibilità che venga presentato un esposto in Procura da parte del Forum.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Rossella Michelotti del Forum Toscano Movimenti per l’Acqua:

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