Donna presidente della Repubblica, petizione con quasi 2000 firme

Roma, intellettuali e politici, scrittori e personalità delle istituzioni. In tanti in questi giorni si stanno esprimendo a favore della possibilità che ci sia una donna presidente della Repubblica.

“Non è una questione di nomi – si legge in un comunicato di Aidda che promuove una petizione per una donna presidente – è una trasformazione culturale quella per la quale stiamo combattendo e per questo accogliamo con molto favore il dibattito di questi giorni, che noi stesse abbiamo contribuito ad innescare agli inizi di dicembre, lanciando una petizione che oggi sfiora le 2 mila firme. Ma adesso occorre la spinta finale, l’obiettivo può diventare concreto”.

A tre settimane dall’inizio ufficiale della procedura per l’elezione del prossimo presidente della Repubblica torna in campo Aidda, l’associazione delle donne imprenditrici, con la presidente nazionale Antonella Giachetti. Già un mese fa l’associazione aveva lanciato in un’iniziativa a Napoli una raccolta firme fra le donne imprenditrici del Paese per chiedere che una donna diventi prossimo capo dello Stato.

Adesso siamo al dunque. E Aidda rilancia: “Siamo al momento decisivo. Lo sforzo di questi mesi adesso può diventare realtà. L’ideale può diventare storia. Siamo convinte che questo Paese abbia bisogno della sensibilità e delle peculiarità delle donne. Per affrontare le sfide che il futuro ci presenta c’è bisogno di valori femminili, dei valori della cura e della sostenibilità, e per questo è ora necessario ed urgente portare una donna nel ruolo più prestigioso del Paese, quello che ha il compito di rappresentare l’unità nazionale”, afferma la presidente Aidda Giachetti.

Le firme a sostegno della petizione lanciata a dicembre sono ormai quasi a quota 2 mila ma la raccolta non si ferma: “C’è bisogno del contributo di tutte e tutti, ricordando che più che di una richiesta di genere, si tratta di una improrogabile e necessaria modificazione (una rivendicazione) di valore politico, sociale, simbolico: la nomina di una presidente donna sarebbe esempio per le nuove generazioni della trasformazione in atto e sancirebbe una svolta nell’immaginario pubblico collettivo, l’inizio di una fase diversa dove la dimensione della cura entra a far parte della vita pubblica. Facciamo il tifo per una donna al Quirinale e chiediamo a tutte le donne di questo Paese di dare una mano e far sentire la loro presenza” invoca Giachetti.

Crisi, Aidda Toscana: “Imprese femminili ancora più a rischio criminalità”

“Si fa spazio ormai nella cronaca quotidiana il pericolo d’infiltrazioni mafiose tra le aziende della Toscana. Una minaccia reale, che già in passato avevamo segnalato, e davanti alla quale le imprese femminili possono essere ancora più in difficoltà”. A lanciare l’allarme è Paola Butali, presidente Aidda Toscana-Associazione delle donne imprenditrici e dirigenti d’azienda.

“I titolari delle aziende soprattutto in determinati settori stanno attraversando un momento di estrema difficoltà, che si protrae da mesi e che non mostra all’orizzonte certezze di una ripresa rapida ed economicamente forte”.

“I debiti diventano un terreno fertile per gli interessi della malavita organizzata e non sempre gli imprenditori hanno la capacità di resistere. In ogni crisi chi paga di più alla fine sono le categorie più fragili. Purtroppo tra queste ci sono anche le donne. Dispiace dirlo – prosegue Butali – ma ancora oggi è più facile che sia una donna a rinunciare alla sua carriera e al sogno di portare avanti un’impresa. Conciliare lavoro e famiglia con il Covid è diventato in molti casi ancora più complesso e il peso ricade soprattutto sulle spalle di chi è madre. Un domani però, quando la pandemia sarà finita, la nostra Toscana potrà ripartire solo da quel patrimonio di produttori, artigiani ed eccellenze locali che rende unico il nostro territorio e che non possiamo permetterci di disperdere”.

Dello stesso avviso anche Antonella Giachetti, presidente nazionale diAidda, che invita alla massima attenzione sul tema: “Gli episodi d’infiltrazione sono presenti e sicuramente sono destinati ad aumentare in maniera proporzionale alla durata e all’incisività della crisi. La criminalità si insinua, portando soldi facili: una finta soluzione che nasconde problemi ben peggiori. E’ molto importante che le piccole e medie aziende, visto che non hanno da parte grandi capitali, ricevano protezione e sostegno dalle istituzioni. Servono tutele affinché nessuna imprenditrice diventi vittima”.

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