“#Perimolti – Verso un partito di sinistra”

Domani, sabato 13 aprile, al Cinema Teatro Odeon, di Firenze in Piazza Strozzi (dalle ore 10.00) saranno presentati il simbolo e il nome scelti con la consultazione on line e si metteranno le basi organizzative e programmatiche del movimento.

Un percorso, dicono i promotori,  nato con l’obiettivo di “non disperdere quanto costruito con Liberi e Uguali, di proseguire e mantenere le aspettative di riunire tutte le persone che si riconoscono nella sinistra”.

“Sabato lanceremo un movimento. Con un nome e un simbolo per uscire dalla clandestinità di questi mesi surreali. Passati a ragionare di fronti repubblicani anziché di come noi immaginiamo una nuova Europa. Insieme a Diem25 faremo un percorso. Bello, appassionato. Con l’obiettivo, ambizioso, di dar vita, entro l’autunno, a un soggetto unitario della sinistra. Un partito. Un unico partito a sinistra. Ovviamente lo vogliamo fare con tutti quelli che condividono lo stesso obiettivo”.

Annuncia il senatore Francesco Laforgia. “Ci rimettiamo in cammino per unire. Questa sarà la nostra ossessione. Ci vediamo a Firenze, con la partecipazione, tra gli altri, di Yanis Varoufakis e di Antonella Bundu. Ma soprattutto con le tante e i tanti che non hanno mai smesso di crederci”, conclude.

LO ABBIAMO INTERVISTATO

Firenze, Bundu: ‘Mio cugino minacciato per colore pelle’

La denuncia arriva da Antonella Bundu, candidata sindaco per Firenze della sinistra unita . Nardella: ‘Gravissimo quanto successo’.

“Mi ha appena chiamato mio cugino J., era sconvolto. Era alla fermata del tram a Firenze”, in zona Fortezza da Basso, “quando un gruppo di ragazzi gli ha chiesto cosa stesse guardando con aria di sfida”. Lo ha scritto in un post su facebook il candidato a sindaco per Firenze della sinistra unita Antonella Bundu. “Hanno cominciato a urlargli contro, dandogli del negro di ‘merda’ e lo hanno minacciato di morte – si legge -. J. ha chiamato i carabinieri che non sono venuti, ma che lo hanno richiamato successivamente per sapere se c’era ancora bisogno, dopo che i ragazzi se ne erano già andati. Un signore italiano ha preso le sue difese, dicendo ai ragazzi che erano loro delle ‘merde’ e una signora lo ha calmato, dicendogli di non reagire (mio cugino è grosso, e ha fatto bene a non menarli). J. adesso ha paura, perché se il branco di fascisti si sente di poter agire in pieno giorno, in pubblico così, significa che c’è qualcosa che non va e questo clima di odio va interrotto prima che sia troppo tardi”.

“Purtoppo episodi come quello accaduto stamani a mio cugino – ha detto la candidata – si stanno ripetendo con una frequenza preoccupante. Anni fa capitò anche a me. Fu una donna ad apostrofarmi come ‘negra di merda’, e io la denunciai facendola condannare in tribunale. Ma in quel caso non accadde alla presenza di altre persone. Adesso c’è chi non si vergogna più a dire cose simili anche in pubblico”. “Spero che le tante telecamere fatte installare in città dal sindaco Nardella servano almeno a individuare i responsabili ma non è certo quello il modo di arginare il clima di intolleranza che si sta diffondendo sempre più anche a Firenze, come nel resto del paese”, ha aggiunto Bundu. “La sicurezza e la tolleranza non si promuovono con le telecamere ma con risposte culturali vere e impegni concreti”.

“Gravissimo quanto successo al cugino di Antonella Bundu. Siamo pronti a mettere a disposizione delle forze dell’ordine le immagini registrate dalle telecamere del Comune”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella, sindaco della città. “Firenze è una città aperta, civile e plurale – ha concluso Nardella -. Questi gesti non appartengono alla nostra storia e alla nostra cultura”.

Bundu su Tav, “unica posizione credibile è quella della sinistra unita”

“Sul futuro del nodo ferroviario fiorentino l’unica posizione credibile e coerente è quella della coalizione di sinistra unita. Il candidato della Lega Ubaldo Bocci è riuscito nell’impresa di contraddirsi nel giro di un paio di giorni”. È quanto ha affermato oggi la candidata sindaca della sinistra unita Antonella Bundu.

Bundu spiega che “venerdì scorso, in una dichiarazione riportata dall’Ansa, Bocci ha detto che la stazione Foster va fatta a tutti i costi. Sui giornali di questa settimana sostiene invece che preferirebbe vedere un campo di cricket al posto della stazione Foster e che il tunnel Tav è inutile. È sorprendente vedere una tale approssimazione su un tema centrale per il futuro delle infrastrutture cittadine”.

“Da anni – prosegue Bundu – i partiti e le realtà della sinistra cittadina sostengono che il nodo ferroviario fiorentino possa essere potenziato aggiungendo due binari in superficie da Campo Marte a Rifredi e aumentando la capacità dei binari con le moderne tecnologie, senza ricorrere ai costosi tunnel sotto la città che comporterebbero l’alterazione della falda e gravi rischi per la stabilità di centinaia di edifici. Firenze ha già cinque stazioni (Santa Maria Novella, Rifredi, Campo Marte, Statuto, Castello) e quindi non ha bisogno di un’apposita stazione per l’Alta Velocità. Occorre piuttosto collegare bene l’attività delle stazioni esistenti per offrire un raccordo funzionale tra treni veloci, treni di lunga percorrenza, treni regionali e metropolitani, e trasporto pubblico locale”.

“La soluzione di superficie – conclude la candidata sindaca della sinistra unita – costa molto meno (400 milioni) rispetto ai 1,5 miliardi previsti per il progetto del sottoattraversamento e consentirebbe di liberare le risorse necessarie per migliorare il servizio regionale e metropolitano. Peraltro la realtà dei cantieri Tav di Firenze è eloquente: sono praticamente fermi senza alcuna certezza per i lavoratori in termini di salario e di prospettiva”.

Diritti: Bundu ‘attacca’ Nardella su IUS Soli

“Sullo ‘ius soli’ l’amministrazione comunale fiorentina parla due lingue diverse e continuerà a penalizzare migliaia di alunni stranieri che frequentano le scuole cittadine”. È quanto ha affermato la candidata sindaca della sinistra unita, Antonella Bundu, dopo aver letto l’intervista al sindaco Dario Nardella pubblicata oggi su Repubblica Firenze.

“Siamo sinceramente sgomenti di fronte alle affermazioni di Nardella – ha detto Bundu – anche perché smentiscono le parole pronunciate appena ieri dalla vicesindaca Cristina Giachi”. “Nardella sostiene che la soluzione al problema sia lo ‘ius culturae’, ovvero l’accesso alla cittadinanza sulla base di determinati requisiti legati a educazione scolastica e apprendimento della lingua italiana. Peccato che proprio ieri, sullo stesso giornale, Giachi abbia detto invece che senza lo ‘ius soli’ si corre il rischio di far sentire isolato e diverso dagli altri chi non ha alcun motivo per esserlo. Qual è dunque la posizione dell’amministrazione fiorentina a riguardo? Queste contraddizioni riflettono con chiarezza i tentennamenti dell’intero Pd. La coalizione della sinistra unita è invece da sempre schierata a favore dello ‘ius soli’, senza se e senza ma: chi nasce in Italia da genitori stranieri dovrebbe avere diritto alla cittadinanza”.
“Nelle scuole di Firenze i ragazzi stranieri sono attualmente circa il 20 per cento”, ha concluso Bundu. Quello dello ‘ius soli’ è un problema da affrontare con la massima urgenza a livello nazionale, di cui però anche il Comune di Firenze dovrebbe farsi carico con la massima chiarezza, non adottando posizioni ambigue che faranno soltanto il gioco delle destre di governo”.

“Cambiare la scuola per cambiare il paese” allo Stensen di Firenze

“Cambiare la scuola per cambiare il paese”, venerdì 29 marzo alle 16 allo Stensen di Firenze (via don Minzoni 25c). Incontro tra dirigenti scolastici, insegnanti, personale Ata, studenti, genitori, cittadini per discutere di idee sulla scuola.

Di seguito il comunicato stampa dell’evento:

“Cambiare la scuola per cambiare il Paese”: siamo un gruppo di persone di scuola che si riconoscono all’interno dell’area politico-culturale generalmente denominata “progressista”. Intendiamo promuovere un’iniziativa rivolta a dirigenti scolastici, insegnanti, personale Ata, studenti, genitori, ma anche a tutti i cittadini.

Di fronte alle rapide trasformazioni che investono la modernità, riteniamo necessario aprire una riflessione collettiva sul ruolo che la scuola può e deve avere nel rinnovamento del Paese. Un Paese che vorremmo aperto, solidale, inclusivo.

Crediamo necessario ricominciare a parlare e ad ascoltarci, mobilitare le nostre intelligenze per cambiare dal basso le scuole e dare un contributo di idee alle forze politiche e sociali che hanno la responsabilità delle decisioni.
Per questo abbiamo pensato ad un appuntamento per incontrarci e discutere insieme. Ci ritroveremo venerdì 29 marzo alle 16 presso il cinema Stensen di Firenze (via don Minzoni 25c), ingresso libero.
Saranno previsti interventi brevi di 5 minuti per dare a tanti la possibilità di parlare. Chiediamo di porre le principali questioni che interessano, quello che ognuno di noi sente importante e urgente in questo momento”.

Oltre ai i promotori dell’iniziativa, saranno presenti Eraldo Affibati, scrittore e insegnante, Francesca Chiavacci, presidente nazionale Arci, Umberto Broccoli, archeologo e saggista, Raffaele Palumbo, giornalista di Controradio. Verrà inoltre proiettato un video di Liliana Segre, senatrice a vita e superstite dell’Olocausto. Altre personalità hanno espresso interesse e stanno valutando la loro partecipazione.
Sono attesi in quanto invitati a fare un intervento i candidati sindaco di area progressista per il Comune di Firenze Dario Nardella, Antonella Bundu, Andrés Lasso, Mustafa Watte, Gabriele Giacomelli.

Interverranno:
– Ludovico Arte, Dirigente scolastico
– Giuseppe Bagni, presidente nazionale CiDi (associazone professionale di formazione per i docenti)
– Giulio Mannucci, Dirigente scolastico
– Alessandro Rapezzi, docente

Chi è interessato a fare un intervento può scrivere a: cambiarescuolapercambiarepaese@gmail.com

Partita campagna elettorale di Antonella Bundu

Firenze, ufficialmente partita, martedì sera, al teatro dell’Affratellamento, la campagna elettorale della candidata a sindaco della ‘sinistra fiorentina unita’, Antonella Bundu, sostenuta da Mdp-Articolo1, Potere al Popolo, Firenze Riparte a Sinistra, Sinistra Italiana, Rifondazione comunista, Firenze Città Aperta e Possibile.

In un teatro dell’Affratellamento, riempito da circa 200 persone, la Bundu ha illustrato il suo programma dal palco, usando la formula di una conversazione con Cecilia Strada, ex presidente di Emergency nonché figlia del fondatore della onlus Gino Strada.

“Ognuno deve impegnarsi, anche nel proprio piccolo, per arginare la deriva di destra e autoritaria che stiamo attraversando in tutto il Paese – dice la Bundu aggiungendo che a livello locale si può iniziare a “Rispondere concretamente dalle paure delle persone, strumentalizzate dalle destre, che le aizzano contro il diverso e lo straniero. Dobbiamo invece dare risposta alla paura di non avere una casa, di non avere un lavoro, di perdere diritti che sembravano acquisiti, come quello alla sanità pubblica”.

Nel programma illustrato da Antonella Bundu i punti principali sono i diritti sociali, la sostenibilità ambientale, la cultura e la messa a punto di strategie politiche atte ad arginare l’esodo dei residenti dal centro storico mettendo fine a quella che viene definita “La Firenze città vetrina”. Ed inoltre, un No all’inceneritore, ed un No all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola.

Claudio Gherardini ha intervistato Antonella Bundu, Filippo Fossati ed una sostenitrice della lista:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/03/190327_01_SINISTRA-FIRENZE_BUNDU-FOSSATI-DONNA.mp3?_=2
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