Firenze Digitale, nasce la prima piattaforma italiana per le competenze digitali

Primo esempio di palinsesto promosso da un Comune per mettere a disposizione di cittadini, imprese, Pa attività di divulgazione, conoscenza e promozione dei saperi digitali

Formazione di base e qualificata, tutorial, divulgazione e promozione dell’uso degli strumenti digitali e di una matura cultura digitale con un palinsesto web e social dedicato. È l’obiettivo della nuova piattaforma ‘Firenze Digitale’, primo portale in Italia dedicato alle competenze digitali promosso da un comune: Firenze, con capofila l’Amministrazione comunale, diventa così la prima città italiana a organizzare e mettere in campo un programma di attività per imparare, informarsi, accedere ai servizi, promuovere cultura e competenze, mai come oggi fondamentali per cittadini, imprese, pubbliche amministrazioni.

Il portale www.firenzedigitale.it è stato presentato oggi dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dall’assessora all’Innovazione, smart city e sistemi informativi Cecilia Del Re, con il saluto dalla ministra per l’Innovazione Paola Pisano e la partecipazione di tutti i partner del progetto. Sulla piattaforma è possibile trovare video, tutorial, notizie, appuntamenti di formazione e scambio, oltre a un quiz per scoprire il proprio livello di conoscenza digitale ed essere indirizzato ai contenuti più idonei.

“Una piattaforma innovativa -ha detto il sindaco Nardella – che ci permetterà di offrire gratuitamente a tutta la nostra popolazione informazioni, progetti, idee, strumenti, occasioni di formazione, notizie sui progetti di Smart city in città, così che i cittadini possano essere consapevoli delle proprie competenze digitali e usare al meglio le opportunità che metteremo loro a disposizione. Il nostro obiettivo – ha proseguito il sindaco – non è solo quello di avere una città smart ma anche fiorentini smart: non vogliamo cadere nel paradosso di investire sulle tecnologie e non sulla cultura e sulla formazione dei nostri cittadini”.

“La digitalizzazione – ha detto l’assessora Del Re – è in parte un processo tecnologico, ma vive anche di una componente legata alle competenze delle persone: non basta portare la banda larga e ultralarga, è necessario favorire lo sviluppo delle competenze digitali della popolazione. Un processo che deve necessariamente essere a vantaggio di tutti, senza distinzioni sociali ed economiche. Questa urgenza è emersa in modo prorompente durante il lockdown che ha evidenziato come una società digitale evoluta sia la condizione necessaria per la resilienza. Firenze Digitale ha proprio questo obiettivo e si pone come primo esempio nazionale di piattaforma promossa da un’amministrazione comunale, in un quadro che vede l’Italia in fondo alla classifica europea per competenze digitali”.

“L’intento – afferma l’assessore alle Infrastrutture digitali della Regione Toscana Stefano Ciuoffo – è aiutare a dispiegare i ‘diritti digitali’ che ogni cittadino ormai può rivendicare permettendogli di rapportarsi anche da casa con la Pubblica Amministrazione in modo semplice, di particolare importanza in momenti di lockdown. Questo è il primo prototipo del progetto ma stiamo già lavorando per creare un sito analogo e coordinato sul portale open.toscana.it dove, nella sezione ‘servizi’, è già disponibile un catalogo dei servizi digitali della Regione Toscana e dei comuni ed enti toscani, con oltre 900 servizi catalogati. Il portale open.toscana.it intende essere, insieme alla app che lo accompagna, un punto di accesso semplificato ai servizi dove cittadini ed imprese possono trovare, in modo semplice e veloce, le cose che cercano, sia in termini di servizi, di canali di partecipazione, di open data ed altro. La collaborazione tra amministrazioni pubbliche è importante e vorremmo il nuovo sito FirenzeDigitale come esperienza pilota per un progetto più ampio, che coinvolga tutta la Toscana, le città ed i territori, per arrivare a tutti i cittadini”.

“Una digitalizzazione sempre più diffusa, che coinvolga i cittadini, le imprese e la Pubblica amministrazione – ha detto il presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi -, è la sfida che dobbiamo vincere per rendere il nostro territorio e il Paese sempre più competitivi. Creare un sistema pubblico coeso che condivide le informazioni e per quanto possibile le mette a sistema per un miglioramento complessivo dell’azione amministrativa va esattamente in questa direzione”.

“Nell’ambito del progetto – ha detto il presidente di Confservizi Cispel Toscana Alfredo De Girolamo -, il sistema delle aziende di servizio pubblico locale ha dimostrato di essere un attore fondamentale per la rivoluzione digitale del territorio, la vera sfida economica del presente e del futuro. Firenze Digitale rappresenta una buona pratica per un paese come l’Italia, che sconta un grave ritardo in Europa per i livelli di digitalizzazione di amministrazione e imprese, mentre è evidente ormai che la digitalizzazione è uno dei driver più potenti per la crescita economica ed il miglioramento della qualità della vita dei cittadini. In questi mesi si decide sia sul Recovery Fund che sui Fondi Strutturali 2021-27, finanziamenti che indicano come centrale il tema dell’economia digitale e che dobbiamo essere pronti a cogliere. Le aziende fiorentine hanno dimostrato di sapere realizzare i progetti nati in questi anni, mostrando come il nostro sistema di imprese sia già pronto per questo lavoro”.

“Con questo accordo consolidiamo un rapporto di collaborazione votato all’innovazione come strumento per creare opportunità in modo inclusivo, sicuro e accessibile a tutti – ha detto l’amministratore delegato di Cisco Italia Agostino Santoni -. Competenze e sicurezza sono i due pilastri su cui si regge la digitalizzazione e servono iniziative come questa, che vedono l’impegno congiunto di pubblico e privato, per portarle avanti; mettendo le persone al centro, perché ottengano le skill richieste per usare i servizi, le piattaforme digitali che fanno parte di ogni aspetto della nostra vita, e per contribuire ai loro futuri sviluppi”.

Il portale nasce dallo sviluppo del piano Firenze Digitale partito nel 2016 con promotore il Comune di Firenze e portato avanti grazie al lavoro congiunto di Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Confservizi Cispel Toscana e delle aziende partecipate Alia, Publiacqua, Firenze Parcheggi, Sas, Toscana Energia, Ataf, Silfi, Casa spa, Farmacie Fiorentine: le attività portate avanti fino ad oggi in forma di governance collaborativa hanno contribuito all’integrazione delle banche dati cittadine e alla creazione di servizi più efficienti.

Oggi, grazie a un incremento dei finanziamenti promosso nel 2020 dal Comune di Firenze e coadiuvato dai partner, Firenze digitale si rilancia e punta sulle competenze digitali con formazione di base e qualificata, tutorial per i cittadini, le scuole, gli anziani, le categorie e le associazioni, presentazioni e seminari, notizie su innovazione digitale e Smart city, attività di engagement con associazioni di cittadini e di divulgazione e promozione dell’uso degli strumenti digitali e di una matura cultura digitale. Una programmazione web e social per far conoscere opportunità e nuove professioni del digitale, mettere al centro i servizi per i cittadini e le imprese, le nuove possibilità per il settore pubblico, tematiche innovative come la comunicazione e informazione pubblica digitale, i linguaggi corretti, le opportunità a disposizione della comunità. E’ solo l’inizio di un’attività che mira a essere un punto di riferimento per il territorio fiorentino e non solo e sarà aggiornata costantemente nei prossimi mesi per permettere a tutti di testare e migliorare il proprio livello di competenze digitali.

All’interno del portale è disponibile anche il quiz “Quanto sei digitale?” per misurarsi ed essere indirizzati ai contenuti più utili per l’aggiornamento. Un test provato anche dal Maestro Giorgio Vasari, protagonista del video di lancio dell’iniziativa. Firenze Digitale è stato inserito anche su Repubblica Digitale, l’iniziativa strategica nazionale promossa dal dipartimento per la Trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Alle attività e ai contenuti del portale hanno collaborato, oltre agli enti promotori: Cisco Italia; master in “Digital Transformation. Progettare e gestire l’innovazione: analisi, linguaggio e strumenti della rivoluzione digitale” dell’Università degli Studi di Firenze; Unione italiana ciechi.

De Girolamo: “Definire un fondo specifico per la gestione dei rifiuti urbani a copertura del minor gettito TARI per i Comuni”

Stimato in Toscana un mancato gettito pari a 77,5 milioni di euro per tre mesi di sospensione e di 155 milioni per sei mesi. Il presidente De Girolamo: “Se questo mancato gettito si trasferisse in una riduzione anche parziale dei corrispettivi verso le aziende toscane, si rischia la crisi”.

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Giornata Mondiale dell’Acqua, con fontanelli risparmiate 135mln bottiglie

Il 22 marzo il presidente di Confservizi Cispel Toscana sottolinea gli eccellenti numeri delle aziende toscane del servizio idrico integrato: “Erogati dai fontanelli oltre 200 milioni di litri d’acqua per un risparmio economico di 61 milioni di euro; ora continuare ad investire per garantire l’approvvigionamento idrico”.

“Continua a crescere il numero dei fontanelli in Toscana, grazie allo straordinario impegno messo dalle aziende in termini di investimenti e di progettazione. Un traguardo ambientale importante, che contribuisce a combattere il consumo di plastica, la cui dispersione nell’ambiente è la principale piaga per il nostro pianeta, assieme al cambiamento climatico ed ai suoi effetti”.

E’ sottolineando gli importanti dati relativi al consumo di acqua liscia e gassata di alta qualità erogata dalle case dell’acqua – circa 270, senza contare le migliaia di fontanelle pubbliche – sparse sul territorio regionale gestito dalle sette aziende toscane di gestione del servizio idrico integrato (Acque, Acquedotto del Fiora, Asa, Gaia, Geal, Nuove Acque, Publiacqua) – che Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscanan interviene a commento della Giornata Mondiale dell’Acqua, ricorrenza istituita dall’Onu nel 1992 per celebrare il 22 marzo di ogni anno la risorsa idrica, che vede le aziende idriche associate a Confservizi Cispel Toscana impegnate in varie iniziative.

In Toscana ormai fontanelli e case dell’acqua di alta qualità, alcuni eroganti anche acqua raffreddata e gasata, si trovano dovunque, e solo nel 2018 hanno erogato oltre 203 milioni di litri di acqua, che hanno fatto risparmiare circa 135 milioni di bottiglie di plastica e in totale 61 milioni di euro l’anno dalle tasche dei toscani (0,45 euro costo medio bottiglia d’acqua da 1.5 lt.).

“Numeri in crescita – prosegue De Girolamo – grazie all’ingente mole degli investimenti realizzati in tutti i settori per rendere l’acqua sempre più buona e sicura: nel 2018 i gestori hanno investito 230 milioni di euro, dei quali un terzo per la depurazione e l’adeguamento del sistema acquedottistico e delle fogne. Numeri significativi, con i quali la Toscana fa la sua parte nel combattere la plastica: ogni anno ne vengono prodotte 300 milioni di tonnellate, circa 20 volte in più di quanta non ne venisse prodotta 50 anni fa, e molte di queste finiscono nell’ambiente, con grandi rischi per il nostro futuro”.

I numeri positivi non fermano gli investimenti delle aziende toscane, pronte ad offrire ai cittadini un servizio sempre migliore e di alta qualità: “Gli investimenti devono continuare ad essere il fulcro della politica delle aziende, per l’ammodernamento delle reti acquedottistiche, di fognatura e depurazione, oltre che per nuove case dell’acqua dove i cittadini potranno approvvigionarsi.

I numeri odierni testimoniano come la Toscana risponda alle esigenze richieste dal servizio idrico a livello regionale, anche alla luce dei cambiamenti climatici in atto, che sempre più frequentemente portano a fenomeni che producono problemi sia nel campo della difesa del suolo che del rischio idrogeologico – alluvioni, frane, smottamenti – con risvolti gravi in campo idrico come la scarsità di acqua nei periodi di siccità e inadeguatezza della rete fognaria in caso di flash flood. Questa situazione è destinata a peggiorare in futuro, e sarà necessario fare altri investimenti per garantire l’approvvigionamento idrico anche in anni aridi, e per adeguare le reti fognarie”, conclude il Presidente dell’Associazione.

Toscana, 143mila famiglie faticano a pagare affitto

In Toscana il 66% dei nuclei familiari, circa 143mila, in affitto al di fuori del sistema Erp ha difficoltà nel pagare regolarmente il proprio canone mensile.

E’ quanto emerge dalla prima edizione dell’Osservatorio regionale sulla gestione dell’edilizia sociale, realizzato con Federcasa in collaborazione con l’istituto di ricerca Nomisma, e presentato oggi a Firenze.

I nuclei in difficoltà “sono le famiglie della cosiddetta fascia grigia – spiega Elena Molignoli (Nomisma) – il cui canone rappresenta una quota significativa del reddito percepito e che confluiscono nel disagio potenziale da locazione. Per rispondere a questa domanda una risorsa importante è rappresentata dal sistema delle Aziende Casa che, opportunamente potenziate e valorizzate, potrebbero allargare la loro platea di utenti e venire incontro al ‘fuori Erp’ in affanno”.

Le aziende Erp toscane, secondo l’Osservatorio, gestiscono quasi 50 mila unità abitative, il 3,2% dello stock abitativo regionale, il 93,2% delle quali è regolarmente assegnato (+4,1% rispetto alla media nazionale), contrastano l’abusivismo (1,6% contro 3,9%) e il fenomeno degli alloggi sfitti (5,2% contro 7%). Commentando i dati Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, ha osservato come le aziende Erp toscane chiedono “una vera e propria politica per la casa strutturale, e non occasionale e marginale come è stata negli ultimi anni in Toscana e in Italia”.

“Il sistema delle aziende pubbliche toscane della casa – ha dichiarato – chiede al Governo regionale e a quello nazionale non solo di tornare a finanziare la realizzazione di nuovi alloggi Erp, meglio se ristrutturando volumi esistenti, ma di ampliare il raggio d’azione delle politiche per la casa e dei soggetti oggi deputati alla gestione dell’Edilizia residenziale pubblica”. Tutto questo è necessario, sostiene il presidente di Confservizi Cispel Toscana, perché “quote crescenti di popolazione scivolano o rischiano di scivolare nell’area della povertà”, e per loro “è sempre più difficile trovare un alloggio adeguato a prezzi accessibili”

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