Falso e abuso, assolta ex direttrice museo Innocenti

L’ex direttrice dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, Annamaria Bertazzoni (rpt Annamaria Bertazzoni) è stata assolta, con la formula ‘perché il fatto non costituisce reato, nel processo relativo a presunte irregolarità nei lavori di ampliamento del museo dell’ente.

Assolto con la stessa formula Alessandro Romolini, che era finito sul banco degli imputati in qualità di supporto del responsabile unico del procedimento (Rup). Sentenza di assoluzione, perché il fatto non sussiste, anche per Aldo Fortunati, accusato di falsita’ ideologica commessa da privato in atto pubblico. A Bertazzoni, difesa dagli avvocati Lorenzo Zilletti e Fausto Falorni, erano contestati i reati di abuso d’ufficio e di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Secondo l’accusa, dopo aver affidato a uno studio associato di architetti l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori, e dopo aver verificato la presenza di errori progettuali, invece di attivare le procedure che prevedevano la soluzione dei problemi a carico del progettista avrebbe approvato due varianti, con ulteriori spese a carico dell’Istituto degli Innocenti per circa 650.000 euro. Per lei il pm Franco Massimo Bonfiglio aveva chiesto una condanna a 8 mesi, limitatamente a un caso di presunto falso ideologico, mentre aveva chiesto l’assoluzione per tutti gli altri fatti contestati

Istituto degli Innocenti: ex direttrice a processo per falso e abuso

Annamaria Bertazzoni, è stata rinviata a giudizio a Firenze nell’ambito di un’inchiesta che riguarda i lavori di ristrutturazione e ampliamento del museo dell’ente. Le accuse sono di abuso d’ufficio e di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale.

Per l’accusa l’ex direttrice Bertazzoni, dopo aver affidato a uno studio associato di architetti l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori, e dopo aver verificato la presenza di errori progettuali, invece di attivare le procedure che prevedevano la soluzione dei problemi a carico del progettista avrebbe approvato due varianti, con ulteriori spese a carico dell’Istituto degli Innocenti per circa 650.000 euro. L’ex direttrice della  secolare istituzione dedicata all’infanzia avrebbe inoltre disposto, in base alle indagini coordinate dal pm Tommaso Coletta, proroghe temporanee di due contratti di appalto adducendo motivazioni che sarebbero risultate false.

A processo andrà anche Alessandro Romolini, supporto del responsabile unico del procedimento (Rup), accusato di concorso formale in falso ideologico, e Aldo Fortunati, accusato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. La decisione è del gup che ha anche assolto il direttore dei lavori Carlo Terpolilli il quale aveva chiesto e ottenuto di essere giudicato col rito abbreviato. La prima udienza si terrà il 10 settembre.

Bertazzoni sarà assistita dagli avvocati Lorenzo Zilletti e Fausto Falorni.

Firenze: pm chiede processo per ex direttrice Istituto Innocenti

Annamaria Bertazzoni è accusata di abuso d’ufficio e falso ideologico  nell’ambito di un’inchiesta che riguarda anche i lavori di ampliamento e ristrutturazione del Museo degli Innocenti

La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex direttore generale dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, Annamaria Bertazzoni, accusata di abuso d’ufficio e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale nell’ambito di un’inchiesta che riguarda anche i lavori di ampliamento e ristrutturazione del Museo degli Innocenti.

Il pm Tommaso Coletta ha chiesto il rinvio a giudizio anche per il direttore dei lavori Carlo Terpolilli e per Alessandro Romolini, supporto del Responsabile unico del procedimento (Rup), entrambi accusati di concorso formale in falso ideologico, e per Aldo Fortunati, accusato di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico. Per l’accusa, Bertazzoni, dopo aver affidato al gruppo Ipostudio architetti associati l’incarico della progettazione esecutiva dei lavori, e dopo aver verificato la presenza di errori progettuali, invece di attivare le procedure che prevedevano la soluzione dei problemi a carico del progettista, avrebbe approvato due varianti, con ulteriori spese a carico dell’Istituto degli Innocenti, per un totale di oltre 650.000 euro.

Bertazzoni avrebbe inoltre disposto, con motivazioni risultate false, proroghe temporanee del contratto di appalto per i servizi di documentazione e di quello per la gestione dei servizi di statistica sulle politiche per l’infanzia.

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