🎧 Manifestazione ‘Fermate la guerra, fermate il riarmo’

Firenze, si è svolta una manifestazione organizzata dai sindacati di base Cub, Cobas, Usi, Sgb e dalla sinistra fiorentina, per protestare contro “l’economia di guerra e il carovita” ma anche contro l’invio di armi negli scenari di guerra”.

Circa un paio di centinaia di persone si sono ritrovate al concentramento della manifestazione in piazza Adua, per poi percorrere in corteo ilo centro cittadino ed arrivare fino in piazza Santissima Annunziata, dove si tenuta un’assemblea pubblica.


In podcast l’intervista a Alessandro Nannini dei Cobas, a cura di Gimmy Tranquillo.

“Condanniamo l’invasione dell’Ucraina scatenata da Putin si legge in un comunicato firmato ‘Confederazione dei Comitati di Base’ distribuito alla manifestazione – e ci mobilitiamo per l’immediato cessate il fuoco, il ritiro delle truppe russe e l’apertura delle trattative per una pace giusta e duratura. Condanniamo anche i continui riferimenti di Putin alla possibilità di usare l’arsenale atomico con il rischio evidente di una catastrofe planetaria”.

“Manifestiamo la nostra solidarietà al popolo ucraino aggredito – continua il comunicato – e siamo al fianco di quella parte del popolo russo che, nonostante migliaia di arresti, si oppone all’invasione dell’Ucraina. Siamo contro la Nato, le cui politiche e espansionistiche in Europa, dopo il dissolvimento dell’Urss, hanno fornito il pretesto alle mire neo-imperiali di Putin per invadere l’Ucraina. Siamo contro il riarmo generalizzato, esigiamo il disarmo nucleare e bellico a livello globale, dagli arsenali russi e cinesi a quelli USA e Naro e degli altri paesi con armi nucleari”.

“Diciamo NO alla decisione dei governi europei e di quello italiano di intervenire nel conflitto inviando armi all’Ucraina, NO all’utilizzo logistico e operativo delle basi militari sul nostro territorio. Vogliamo un’Europa di pace e di accoglienza per tutti i popoli e il pieno sostegno ai profughi”.

Siena, bancarotta: chiesto processo per ex pilota Nannini

L’ex pilota di Formula 1 Alessandro Nannini è stato imputato nelle  indagini sul fallimento, dichiarato nel 2019, della società Pasticcerie Nannini con sede a Roma. La notizia è riportata oggi dal Corriere della Sera.

Richiesta di rinvio a giudizio per Alessandro Nannini, fratello della cantante Gianna, ed ex pilota di Formula 1, la cui carriera fu interrotta da un incidente in elicottero nel 1990. A lui viene contestato il mancato versamento all’Erario di tasse per circa un 1 milione e 200mila euro.

All’ex pilota contestato da parte del pm Francesco Romano, anche di aver fatto sparire i libri contabili, accusa però destinata, spiega il Corriede della Sera, a essere ridimensionata perchè i documenti sarebbero stati rinvenuti recentemente.

Nannini “rivendica la propria estraneità alle accuse”, afferma oggi il suo avvocato Fabio Pisillo. Già all’udienza del 2 febbraio il pm ha chiesto il proscioglimento per la bancarotta documentale e “il gup provvederà in tal senso” all’udienza del 4 maggio: l’accusa “era frutto di equivoco tra curatore e pm”, poi “documentalmente chiarito”.

La bancarotta impropria si lega invece al mancato pagamento di tributi in alcuni anni dal 2009 nei quali la società “attraversò un’importante crisi di liquidità”: “Riteniamo non ci siano i presupposti di bancarotta”. L’avvocato precisa poi che Pasticcerie Nannini “era una piccola società ben distinta rispetto” alla Nannini, azienda “storica di famiglia che ha sede a Siena ed è proprietaria”, tra l’altro, “del famoso bar Conca d’oro: dunque due soggetti giuridici ben diversi”.

Tpl: rimossa insegna storica dell’Ataf, è polemica

Tpl: dell’Ataf a Firenze non resta neanche più l’insegna. La storica azienda del trasporto pubblico passa la mano e da novembre diventerà Autolinee Toscane, controllata dai francesi di Rapt che gestirà tutto il trasporto su gomma regionale.

Un addio reso plastico anche da un certo simbolismo, come l’insegna smontata dallo storico deposito di viale dei Mille. Le immagini delle operazioni le fanno circolare i Cobas, assestando un colpo, uno degli ultimi a quella che sta per diventare la vecchia dirigenza.

“Oltre 50 vetture ferme tutti i giorni e questa dirigenza in fuga, invece di pensare al servizio per cui è ancora pagata, pensa bene di fare sparire la storia di una città”, affonda il sindacalista Alessandro Nannini. E sempre i Cobas in giornata firmano un comunicato al vetriolo: “Come i tedeschi durante la ritirata, costoro come ultimo battito di ali, si accaparrano tutto ciò che rappresenta la nostra storia. Hanno tentato di portare via le nostre foto, incorniciate, la nostra memoria”. Così, annunciano, “non ci lasceremo con un bacino, ma lanceremo un presidio per farvi casino”.

Intanto sul fronte dei servizi all’utenza e della questione dei rimborsi dei biglietti dell’autobus col nuovo gestore del Tpl: ai passeggeri cui rimangono biglietti, carnet o mensili di Ataf o Li.nea che dopo il 31 ottobre non serviranno più, Ataf li rimborserà per tre mesi dal 2 novembre al 31 gennaio presso gli sportelli 8 e 9 della Stazione di Santa Maria Novella.

Flash mob lavoratori Ataf a Pitti

?Firenze, in occasione di Pitti immagine uomo, la Rsu di Ataf gestioni, ha organizzato un flash mob in piazza Bambine e Bambini di Beslan, proprio davanti all’ingresso della Fortezza da Basso dove si tiene la 95ma edizione di Pitti Uomo.

Durante il flash mob i lavoratori in presidio  hanno mostrato ai passanti una collezione di foto dal titolo “Collezione Ataf disservizio” che illustrava i principali problemi con i quali hanno a che fare gli autisti, tra questi: il “ritardo”, la “coda”, “l’ingorgo” e “l’autobus bloccato causa sosta selvaggia”.

“Chiediamo all’azienda risposte concrete, già a partire dell’incontro che avremo il 16 gennaio, sulle questioni della sicurezza sul lavoro, delle condizioni di lavoro e circa la soluzione del problema dei circa 200 lavoratori in distacco da Busitalia che lavorano in Ataf: devono avere gli stessi diritti di tutti gli altri – si legge in un comunicato di Michele Lulurgas della Filt e membro Rsu – Al Comune chiediamo di migliorare la viabilità e le modalità di trasporto pubblico, con un controllo ferreo sulla sosta selvaggia”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Alessandro Nannini dei RSU Ataf:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/01/190209_04_PRESIDIO-ATAF_NANNINI.mp3?_=2
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