Fiorentina-Inter 3-4, finale di partita molto agitato con “comportamenti violenti”, ma Commisso smentisce e vuole le scuse dell’Inter

Firenze, finale di partita molto agitato per Fiorentina-Inter 3-4, secondo quanto riportato da alcuni dirigenti dell’Inter parrebbe che, quando l’arbitro Valeri ha mandato definitivamente negli spogliatoi le squadre, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso si sarebbe scagliato contro la porta degli spogliatoi, dove ci sarebbe stato anche un alterco tra i presenti.

Situazione smentita categoricamente dalla Fiorentina, interpellata sull’accaduto, con la società viola che ha sottolineato che non è assolutamente avvenuto niente al termine di Fiorentina-Inter di quanto era circolato in precedenza e non c’è stato nessun intervento da parte del presidente Rocco Commisso o altro dirigente.

In merito a quanto sarebbe accaduto o meno al termine della partita in Tribuna Autorità e negli spogliatoi, la Fiorentina fa sapere infatti che: “Acf Fiorentina smentisce categoricamente tutte le voci che attribuiscono al presidente Rocco Commisso o ad altri dirigenti viola comportamenti violenti avvenuti al termine della gara. Commisso alla fine della partita è semplicemente sceso all’interno degli spogliatoi della Fiorentina per complimentarsi con il mister e i ragazzi per l’ottima prestazione. Il presidente aspetta le scuse ufficiali da parte dell’Inter e del suo presidente Steven Zhang e di chi ha messo in giro queste notizie false, ristabilendo al più presto la verità”.

Per quanto riguarda il gioco in campo di Fiorentina-Inter, l’Inter ha espugnato Firenze nella partita più pazza di questo campionato, raggiungendo momentaneamente Lazio e Udinese a quota 21, scavalcando la Juventus: il gol decisivo, dopo la rete in apertura di Barella e la doppietta di Lautaro, è arrivato al 95′ quando la Fiorentina era riuscita a rimontare per tre volte con Cabral, Ikoné e al 90′ con Jovic.

Un gol di Mkhitaryan fortunoso (si è ritrovato tra i piedi il pallone respinto da Venuti) e contestato fortemente dai viola per un precedente fallo di Dzeko su Milenkovic.

Già durante la partita gli animi in campo si erano surriscaldati nel finale con accenno di rissa con raffica di ammonizioni compreso Inzaghi per proteste. La partiva sembrava finita con il pareggio 3-3, che la Fiorentina aveva raggiunto al 90′ con un tiro in acrobazia di Jovic, ma Mikhaitaryan pescava il jolly in pieno recupero, scatenando l’ira di Italiano e aumentando le tensioni fra le due squadre.

Allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano: “C’è grande dispiacere per non aver fatto punti. Non ci stiamo riuscendo in campionato, pareggiare questa gara 3-3 per me sarebbe stato come una vittoria. C’è grande dispiacere. Cosa ci manca? Dobbiamo trovare equilibrio”.

“Nelle ultime gare ci siamo sbloccati in zona gol, da quel punto di vista stiamo crescendo – dice ancora Italiano -. Stiamo provando anche qualche cosa di diverso, come le due punte, ma purtroppo ogni tiro che concediamo, subiamo gol. Contro le grandi spingiamo, andiamo forti e facciamo prestazioni di livello. Dobbiamo migliorare lontano dal Franchi, perché in casa ci esprimiamo sempre a grandi livelli”.

Ma come mai era così arrabbiato a fine di Fiorentina-Inter? “Non è la prima volta, io di solito non discuto mai – risponde – ma non è la prima volta che perdiamo punti per situazione dubbie. Sull’azione del loro quarto gol Dzeko tira la maglia a Milenkovic, quello è fallo. L’arbitro ha valutato in maniera diversa e noi perdiamo una partita incredibile. Dispiace, perché non è la prima volta. Servirebbe un po’ di buon senso, mancavano dieci secondi alla fine, quello è fallo. La maglia non può essere tirata, l’arbitro deve fischiare e basta”.

Così l’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi: “Siamo stati raggiunti due volte, la squadra ci ha sempre creduto e la vittoria è stata importantissima per questo. A parere mio abbiamo fatto molto bene i primi 35 minuti, su un campo difficile e contro una squadra forte. Poi abbiamo subito, perso un po’ le distanze, ma quelli che sono entrati ci hanno dato bei segnali. La Fiorentina è una signora squadra”.

Per il tecnico dei neroazzurri la partita poteva essere gestita meglio e chiusa quando la squadra era in vantaggio per 2-0 dopo pochi minuti: “Certo, al trentesimo eravamo 2-0 con partita in controllo e stavamo giocando molto bene – ha detto il tecnico -. Poi ci capita spesso ed è qualcosa su cui dobbiamo lavorare: preso il 2-1 ci siamo innervositi ed è una cosa da evitare, non dovevamo innervosirci perché ci può stare il rigore e ci può stare la chiamata al Var”.

Una vittoria arrivata sotto gli occhi del presidente Zhang, per la prima volta al seguito della squadra in trasferta: “La proprietà, la società e i dirigenti sono sempre presenti. Il presidente è stato con noi da ieri, è stato in treno, è una presenza molto importante come quella di tutti i dirigenti. Sono tutte persone che vogliono il bene dell’Inter”.

Commisso: ”Se venderò la Fiorentina dopo la fine dei lavori del Viola Park? No!”

Firenze, Rocco Commisso intervenendo ieri sera a Sportilia, ha risposto seccamente ad una delle domande ricorrenti: ”Se venderò la Fiorentina dopo la fine dei lavori del Viola Park? No. Ho l’intenzione di tenerla e aiutarla a fare sempre meglio, l’anno scorso siamo arrivati settimi ora vogliamo crescere ancora”.

”I costi del centro sportivo sono cresciuti a dismisura ma sia io sia mia moglie vogliamo lasciare qualcosa a Firenze, è il nostro orgoglio – ha continuato il presidente della Fiorentina Commisso – Le voci di un’offerta per il club da parte del fondo Pif? Mai arrivata”.

Poi Commisso ha aggiunto: ”Juventus, Milan, Inter hanno perso centinaia di milioni in questi anni, io non faccio come loro, ho fatto un utile di 16 milioni e non faccio buchi in bilancio. Con la cessione per 75 milioni di Vlahovic ho preso Ikoné, Cabral, Dodo, Gollini, Mandragora, Barak e visto che devo ancora avere soldi per Vlahovic (lui e il suo agente non sono stati onesti con me) e anche per Chiesa intanto ho finanziato io gli acquisti. Dati alla mano, sono il presidente della Fiorentina che ha speso di più”.

Quindi ha difeso Italiano e la squadra nonostante un inizio di stagione altalenante: ”Abbiamo iniziato bene vincendo le prime partite, però adesso abbiamo 3 punti in meno rispetto all’anno scorso anche se allora avevamo Vlahovic…Al tecnico e ai giocatori ho chiesto di conquistare almeno 6 punti nelle prossime tre gare di campionato e poi – ha sorriso – mi piacerebbe vedere meno passaggi al portiere, alcuni ci sono costati un po’ di gol… Ma ci sono persone che ne sanno molto più di me, io non sono un tecnico. C’è Italiano che vedo lavorare tanto e lui e il gruppo hanno tutta la mia fiducia, per questo non posso accettare di sentirli sempre criticati. I nuovi acquisti? Ho fiducia che Jovic e Cabral si sbloccheranno, tutta la squadra crescerà, abbiamo avuto anche tanti infortuni”.

Un grazie a tifosi ”anche se l’episodio con Spalletti non mi è piaciuto come non mi è mai piaciuto il razzismo. E a quelli che mi invitano ad andarmene – ha sorriso – rispondo che hanno una settimana di tempo per trovare i soldi e comprare la Fiorentina, ma solo se sono fiorentini doc. Io poi la finanzio come la Red Bull il Milan, basta avere una base. Elliot con il Milan ha fatto un affare”.

Poi sulle elezioni: ”Se mi sarebbe piaciuto votare? Non mi occupo di politica, noi dobbiamo essere bravi con la destra e con la sinistra anche se a Firenze a qualcuno non piace come agisco. Mi hanno dato di terrone e mafioso ma nessuno si è mosso per difendermi”.

Sul progetto della ristrutturazione del Franchi: ”Ci sono molti dettagli da capire, dove giocherà la squadra durante i lavori, quando finiranno, i costi dell’affitto, senza controllo io non metto un euro”. Chiusura con una battuta: ”Se riprenderei Vlahovic? Forse per 10 milioni sì, come ha fatto l’Inter con Lukaku”.

Fiorentina, Italiano rimane senza voce. Niccolini: “ragazzi stanno dando il massimo”.

Al Franchi la Fiorentina batte il Verona 2 a 0. Alla fine della partita  Italiano non aveva più la voce per parlare, per questo in sala stampa è intervenuto il suo secondo, Daniel Niccolini.

“Dobbiamo ringraziare questi ragazzi che stanno dando il massimo e la disponibilità massima nonostante le difficoltà. Il cambio di modulo al 4-2-3-1? ln realtà non c’è stato ma è il movimento chiesto a Barak che ha creato un modulo diverso ma era una strategia. Kouame punta centrale? Il Verona gioca uomo contro uomo e noi avevamo bisogno delle sue caratteristiche davanti”.  Lo ha detto Daniel Niccolini, vice di Vincenzo Italiano commentando la vittoria contro il Verona.

Dopo le polemiche degli ultimi giorni, Niccolini ha difeso  il mister della Fiorentina: “lo vedete come vive la settimana e quanto ci tiene alla squadra e a noi e ci sta che dopo un periodo così così si sia preso non suo momento personale”. Niccolini ha  poi aggiunto ” è stata una vittoria importante che ci dà modo di lavorare con serenità a pieno regime durante la sosta”

In casa Hellas Verona, invece, si mastica amaro soprattutto per un primo tempo che poteva essere giocato in maniera diversa: “Abbiamo girato poco il pallone in fase di costruzione nel primo tempo. Abbiamo concesso alla Fiorentina  un gol su un fallo laterale che è una roba che noi non ci possiamo permettere – ha detto il tecnico Cioffi -. Abbiamo avuto un inizio in salita per tanti motivi, abbiamo gestito delle situazioni più grandi noi anche extra calcio. Detto questo la responsabilità è nostra, dobbiamo migliorare, le scuse non ci devono essere. Nel primo tempo ci siamo mandati fuori giri da soli. Nel secondo tempo siamo stati più ordinati ma non abbiamo punto nonostante fossimo messi meglio in campo”.

Tra i protagonisti della sfida del Franchi il centrocampista della Fiorentina  Mandragora: “è una vittoria che ci serviva. Dovevamo riscattarci dopo alcuni risultati negativi. Siamo compatti sia nelle sconfitte che nelle vittorie. Siamo felici di aver raggiunto la vittoria”.

Conference League, crolla la Fiorentina in Turchia e il Basaksehir vince 3-0

Firenze, l’aria d’Europa non giova alla Fiorentina: nella gara che doveva servire a rilanciarla dopo un inizio di stagione deludente la squadra viola è letteralmente crollata in Turchia sotto i colpi del Basaksehir nella seconda giornata di Conference League, nello stadio a Istanbul intitolato a Fatih Terim.

L’ex allenatore viola era presente in tribuna e ha assistito al crollo di un gruppo che non riesce a risollevarsi, che non segna e continua a subire, a commettere errori (vedi il pasticcio di Gollini sul raddoppio di Gurler che poco prima aveva sbloccato) e a subire espulsioni: Ikoné ha lasciato in inferiorità i propri compagni nella ripresa e così è arrivato al 90′ il tris del neoentrato Traorè. I viola restano ultimi con il Riga nel girone della Conference League con un punto, preceduti dai turchi primi a punteggio pieno e dall’Hearts oggi vittorioso in Lettonia.

Dopo il deludente 1-1 nella prima giornata con i lettoni dell’Rfs Riga la Fiorentina, reduce anche dalla sconfitta esterna in campionato con il Bologna, era attesa al riscatto nonostante un temibile avversario, il Basaksehir, primo nel girone grazie al successo per 4-0 sul campo dell’Hearts e imbattuto da ben 20 partite ufficiali. Pure stavolta, complici anche le diverse assenze per infortunio (da Dodò a Milenkovic, da Sottil a Nico Gonzalez) Italiano ha schierato l’ennesima formazione diversa, con otto cambi rispetto a quella di domenica, costretto a rinunciare in extremis pure a Martinez Quarta che si è infortunato durante il riscaldamento: di qui la decisione di arretrare in difesa Amrabat a fianco di Igor, in campo pur non al meglio, e rilanciare Mandragora in mediana con Bonaventura e Maleh.

In attacco spazio a Cabral con Ikoné e Saponara, inizialmente in panchina Biraghi, Barak e Jovic. Anche il tecnico del Basaksehir, l’ex interista Emre Belozoglu, ha ruotato sette giocatori senza rinunciare però all’ex laziale Biglia e al centravanti Okaka cresciuto nella Roma. Primo tempo brutto e a ritmi bassi, avaro di emozioni e di occasioni, con i portieri rimasti inoperosi: un tiro troppo morbido di Saponara, un paio di fiammate di Ikoné non raccolte da Cabral e Maleh, un siluro di poco alto di Mounir (il brivido maggiore), le proteste della squadra turca per un contatto in area tra Amrabat e Burler e quelle dei viola per una spintarella su Venuti: l’arbitro non è intervenuto (in Conference non c’è il Var).

Per provare a sbloccare il risultato serviva da entrambe le squadre decisamente qualcosa di più. Italiano provava a giocare la carta Jovic sostituendo l’inconcludente Cabral. Ma era il Basaksehir a passare con Gurler sfruttando un pasticcio difensivo e un maldestro intervento di Gollini e a quel punto sulla Fiorentina calava il buio. Entravano anche Barak e Biraghi per immettere esperienza e provare a dare la scossa, però i viola continuavano a farsi del male: Gollini riceveva un brutto retropassaggio, iniziava a palleggiare e si faceva soffiare il pallone da Gurler che a porta vuota centrava il bis. Di male in peggio, la squadra di Italiano, rimasta in 10, è affondata nel finale. L’unico tiro è stato all’85’ di Venuti, Jovic ha fallito una buona occasione all’87, senza mai impegnare ìl portiere avversario.

Cori antisemiti, Digos confronta video con telecamere Franchi

Per individuare i responsabili dei cori antisemiti intonati allo stadio Franchi, in occasione della gara Fiorentina-Juventus dello scorso 3 settembre, la Digos sta comparando il video diffuso sul web con le immagini delle telecamere installate all’interno dell’impianto sportivo.

Al momento, secondo quanto emerso, gli investigatori della Digos non escludono nemmeno si tratti di un coro filmato in occasione di una gara tra le stesse squadre, disputata nel 2014 o anche prima, e ripescato per l’occasione dal web qualche giorno fa. Non rischia invece il Daspo, il tifoso che indossava la maglietta del Liverpool, sempre in occasione del match tra Fiorentina e Juventus. Non è certo, secondo quanto emerso, che con quel capo volesse far riferimento alla tragedia dello stadio Heysel in occasione della finale di Champions League nel 1985, in cui persero la vita 38 persone.

Secondo il regolamento d’uso dello stadio, emesso dalla Acf Fiorentina, gli spettatori
possono indossare sugli spalti, in occasione delle partite, solo casacche delle squadra in campo, ma non di altri club. Per questo l’uomo, che non è stato identificato né dalla polizia, né dagli steward (non hanno il potere per farlo), rischia una sanzione tra quelle previste dal regolamento d’uso, che può arrivare fino divieto di accesso allo stadio.

Commisso: “Conoscete qualcuno che in Italia ha messo 440 milioni di dollari come me? Eppure, ci sono le critiche”

Firenze, il presidente e proprietario della Fiorentina Rocco Commisso, torna a parlare a distanza di alcuni mesi, sottolineando più volte che ci sono troppe critiche sull’operato della società e della squadra, quando invece si aspetterebbe un trattamento diverso, migliore.

“Conoscete qualcuno che in Italia ha messo 440 milioni di dollari come me? – chiede Commisso – Eppure, ci sono le critiche, sia a me, che al nostro allenatore come i giocatori. A Firenze è sempre così, parlare troppo e fare poco. Questo fa male, soprattutto quando i giornalisti fanno tante critiche. Non mi sono piaciute affatto le critiche a Italiano. Lasciatelo lavorare che farà bene”.

“Le critiche quando sono ok come quando abbiamo perso con l’Udinese vanno bene. I ragazzi erano morti, non abbiamo giocato bene e le critiche ci stanno – ha detto ancora Commisso -. Quando qualcuno si alza la mattina e critica, però, io devo proteggere la mia società, i miei giocatori e l’allenatore. I giocatori non pensano a ciò che voi scrivete, loro giocano per il loro orgoglio”.

Poi, lo stesso Commisso, nel ringraziare i tifosi viola per la loro vicinanza e sostegno, ha parlato anche di uno stato di salute che in passato gli ha creato non pochi problemi: “Voglio ringraziare i nostri tifosi, che ci sono sempre stati vicini. La forza della nostra società è che noi siamo un gruppo unito. Sulla mia salute vi dico che ho passato tanti mali, non auguro a nessuno quello che ho passato io – ha concluso il presidente della Fiorentina Commisso -. Ho rimandato la partenza per l’America, ho parlato con i dottori e mi hanno detto che posso rimanere almeno un altro mese”.

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