Almeno 15 bambini allievi della scuola materna Papa Giovanni di via Saffi di Iolo, frazione a sud di Prato, hanno accusato nel pomeriggio di ieri forti sintomi gastrointestinali, tra cui nausea e vomito.
I piccoli, come riporta l’edizione locale de La Nazione, di età compresa tra 4 e 5 anni, sono arrivati al pronto soccorso pediatrico dell’ospedale Santo Stefano a partire dalle 15. Alcuni di loro, in condizioni di disidratazione, sono stati trattenuti in osservazione. L’Asl Toscana centro fa sapere che non sono emersi fin qui casi clinici severi e al momento cinque bambini risultano trattenuti in osservazione in Pediatria. Le inchieste epidemiologiche e tutte le valutazioni del caso sono tuttora in corso. Secondo le prime testimonianze dei genitori, i malori sarebbero comparsi poco dopo l’uscita da scuola. “Pensavamo fosse un virus, ma poi abbiamo saputo che molti altri bambini stavano male come nostra figlia”, racconta una madre. La scuola, che fa parte dell’istituto comprensivo Castellani, è stata informata dell’accaduto. Al momento non è ancora chiaro se si tratti di un’intossicazione alimentare o di un problema legato all’acqua potabile utilizzata nell’edificio. Meno probabile, spiegano fonti sanitarie, l’ipotesi virale, considerata la simultaneità dei casi. La segnalazione del pronto soccorso è stata trasmessa all’Azienda sanitaria Toscana Centro e all’Ufficio di Igiene, che ha avviato un’indagine epidemiologica per individuare le cause dell’episodio.
Il Comune di Prato spiega che sono scattati subito i controlli da parte del Servizio pubblica istruzione e che l’Amministrazione commissariale si è subito messa in contatto con la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo. Stamani i tecnici comunali si sono recati al plesso scolastico per effettuare i prelievi sull’acqua, con verifiche sia a monte dei contatori, sia nella conduttura della scuola e sui rubinetti, in modo tale da individuare eventualmente la presenza di elementi di contaminazione. Parallelamente il Comune ha attivato anche le procedure di verifica sui centri cottura dell’azienda che gestisce la refezione scolastica.