Sarà il rettore dell’Ateneo di Siena a decidere se procede o meno a un eventuale denuncia per le contestazioni da parte di un gruppo di studenti pro Pal alla ministra dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, ieri pomeriggio durante una visita.
Secondo quanto si apprende, il prefetto Valerio Massimo Romeo ha contattato la ministra Bernini per verificare la volontà di procedere a denuncia per gli insulti ricevuti ieri all’interno del rettorato dell’ateneo di Siena dove si era recata per salutare otto studenti palestinesi arrivati in Italia attraverso il primo corridoio universitario e avrebbero condiviso l’opportunità di sottoporre la questione al rettore Roberto Di Pietra, in qualità di responsabile dell’ordine e della sicurezza all’interno dell’Ateneo
“Quello che è accaduto a Siena non offende me, ma gli studenti palestinesi che hanno trovato casa nelle nostre università e l’intera comunità accademica. A loro voglio dire con forza che questo non è il vero volto dell’università italiana” ha detto oggi Bernini
“Il volto degli atenei del nostro Paese è quello della generosità, dell’altruismo e dell’accoglienza con cui siete stati ricevuti; è quello di chi ha scelto di sostenervi in questo nuovo cammino, di chi crede nel valore della conoscenza e della solidarietà – dichiara Bernini – Non mi lascio spaventare da slogan vuoti. Questi insulti ricevuti a Siena non cancellano quanto fatto a sostegno degli studenti palestinesi.
Con il Ministero degli Esteri, abbiamo aperto il primo corridoio universitario dalla Striscia di Gaza; abbiamo distribuito 39 borse di studio per studenti accolti in 15 università, garantendo loro mense e alloggi; abbiamo organizzato corsi di lingua italiana. E andremo avanti, lavorando per l’arrivo di altri studenti e ricercatori. Quanto accaduto rafforza ancora di più la mia determinazione e il mio impegno a rendere l’università italiana un luogo sempre più aperto, giusto e capace di sostenere i sogni e le ambizioni di ogni studente”