News line del 03 Maggio 2024 08:00


Speaker 0: Che si tratta di un’altra notizia.

Speaker 1: La news line di Contra Radio

Speaker 0: l’informazione prima di tutto

Speaker 2: otto passate da quattro minuti ben trovati per l’ultima news line di questa settimana. Buongiorno da Chiara Brilli dalla redazione di Controradio fascia informativa locale mattutina che a prima moda di consueto dando uno sguardo al tempo fiduciosi in un miglioramento dopo le importanti precipitazioni che ci portiamo dietro ormai

Speaker 3: da qualche giorno. Buongiorno a Claudio Tè e questo oggi dall’Ammam. Sì. Buongiorno, buongiorno a tutti. Sì, la situazione è in miglioramento, ancora un lento, soprattutto

Speaker 0: sulle province meridionali, quindi

Speaker 3: tra sia negrosfeto ancora a stamani ci sono delle piogge, però la tendenza è a un miglioramento. Nel pomeriggio qua e là, annugolamenti sulle zone interne possano portare qualche isolato, breve acquazzone, però fenomeni appunto più isolati rispetto alle giornate precedenti, quindi lasceranno spazio anche a Schiarite a momenti senza pioggia e con venti occidentali, mari mossi. Le temperature oggi in rialzo con punte quasi fino a 20 gradi e domani e sabato, ha remuncato un cielo generalmente nuvoloso, la mattina visto di pioggia piuttosto basto qualcosa nel pisano e nel pomeriggio nuvole e schiarite prepareranno comunque le schiarite con il passare delle ore con temperature in aumento, andrà a medio ancora domenica con prevalenza di sole la mattina, qualche annovolamento al pomeriggio ma nel complesso una giornata stabile con

Speaker 2: temperature massime fino a ventidue, ventiquattro gradi. Giusto uno sguardo

Speaker 3: per la settimana che si appresta a venire. Cosa ci attende? Allora a lunedì non ci dovrebbero essere variazioni particolari mentre è probabile il passaggio di un’altra perturbazione tra martedì e mercoledì che potrà portare qualche altra pioggia non sembra al momento una perturbazione molto organizzata quindi fenomeni non diffusi come nei giorni scorsi ma comunque ecco un altro salto, un altro passaggio

Speaker 2: ci potrà essere in esigenza batterie per quelle di. Mi piace questa definizione di perturbazione non molto non molto organizzata ma ehm Tei un ultima battuta sulle sulle temperature cioè torneranno ad abbassarsi così tanto oppure stiamo andando davvero

Speaker 3: verso una primavera piena? Diciamo che la primavera è fatta un po’ di questi salti quindi bisogna un po’ abituarci. Effettivamente si, riaumenteranno nel corso del fine settimana fino al lunedì poi un calo è previsto, non è un calo sensibile, però chiaramente nel giornato in cui il cielo è più nuvoloso e piove un po’ le temperature si abbassano, ritornano anche temporaneamente sotto I venti gradi, però via via che passano I giorni si addentra nel mezzo di maggio, ecco questi episodi sono sono più rari, le temperature tendranno a aumentare.

Speaker 2: Siamo più o

Speaker 3: meno nella media comunque,

Speaker 2: ecco, in questo periodo. Beh, beh. È normale. Grazie a te e grazie a l’AM a lunedì mattina breve pausa pubblicitaria

Speaker 4: e poi torniamo con voi. Dopo I gravi incidenti sul lavoro accaduti a Firenze e provincia RSPP di Firenze da sempre in prima linea nel promuovere la sicurezza sul lavoro attraverso la formazione e consulenza vuol dare un suo contributo, offrendo il suo corso per datori di lavoro, obbligatorio per legge, gratuitamente ai primi trenta iscritti, azzerando di fatto il suo costo, 378 euro. Il corso, svolto da RSPP Firenze, agenzia formativa accreditata dalla regione toscana, permetterà al titolare di azienda di operare in autonomia, in salute e sicurezza sul lavoro, eviterà pesanti sanzioni amministrative e penali e il fermo dell’attività produttiva. Il corso è gratuito per I primi 30 iscritti e scontato per I successivi. Per informazioni e prenotazioni scrivi a info.rsppfirenze.it o chiama allo 055 32 45 165.

Invasioni, eventi e performance sul tema della guerra con Riccardo Nencini, Arturo Galanzino, Ugo Nespolo e con Patrick Zaki, padre Bernardo, Ginevra Di Marco, Francesco Magnelli, Giorgio iniziativa del gabinetto V.S. Con fondazione Palazzo Strozzi in occasione della mostra Angeli Caduti di Anselm Chiefer. Giovedì nove maggio dalle diciassette alle ventitre nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze. Ingresso libero.

Speaker 5: Diretta su Controradio dalle venti. A Cango, Cantieri Goldenetta, Firenze, la democrazia del corpo, spettacoli e performance fino a maggio. Info, biglietteria, Chiacciola Virgilio Siani punto it. Venerdì tre e sabato quattro la creazione che Geronbel definisce auto bio coreografica. Il suo personale reso conto di una vita di danza è qui restituito da Marco Mazzoni che riattiva la memoria di gesti, partiture

Speaker 0: e fatti biografici del coreografo francese. Contro

Speaker 2: radio. Alle otto passate da otto minuti diamo uno sguardo alle principali notizie di oggi dai giornali e dal nostro sito contro radio punto it vi aggiorniamo sulla manifestazione che si è tenuta ieri sera a Livorno una mobilitazione con portuali e studenti in piazza contro la presenza in città di Matteo Salvini, lidera della Lega intervenuto per la presentazione del suo libro al teatro Quattromori. Salvini attento a Livorno ancora fischia il vento sullo striscione esposto d’azione Livorno antifascista in testa al corteo che da Piazza Grande ha mosso verso il teatro. Livorno è una città antirazista e antifascista. Siamo qui in piazza a manifestare le nostre idee che sono contrari a quelle del ministro.

Ha detto Ribechini dell’associazione Livorno Porto Pulito il corteo in cui ci sono state diverse centinaia di persone ha visto anche dei momenti di fronteggiamento tra manifestanti e forze dell’ordine intorno al teatro, lanci di pomodori, Uova contro I reparti mobili della Polizia a protezione dell’ingresso è stata fatta scoppiare anche una bomba carta. La presentazione si è conclusa intorno alle ventidue e trenta. Salvini alla fine ha chiamato sul palco ehm prevedibilmente il candidato a sindaco del centro destra Guarducci ma sulle mobilitazioni e sulle motivazioni che hanno portato alle contestazioni di ieri davanti ai quattro mori contro Salvini sentiamo Giovanni Ceraolo

Speaker 6: dell’USB Porto intervistato da Domenico Guarino. Azzutto bisogna dire che questa manifestazione è stata diciamo in detto da una sembra cittadina molto larga insomma che che al cui interno ci sono tantissime realtà diciamo cittadine, collettivi, associazioni e quindi insomma ah come dire nasce come una manifestazione cittadina con temi diciamo legati a ovviamente all’antifascismo, all’antirassismo, al fatto che comunque insomma la storia di di Salvini insomma è quella che ben conosciamo. Noi come diciamo Unione Sindacale di Valle siamo qui in piazza con una delegazione di lavoratori portuali e abbiamo deciso insomma di aderire e partecipare a questa questa contestazione non solo per I motivi

Speaker 0: che di

Speaker 6: cui parlavo prima insomma abbastanza chiari ma anche per il fatto che reputiamo molto grave che Salvini oggi si ha ospitato all’interno del Cinema Quattro Mori che poi di fatto stiamo parlando della sede storica

Speaker 7: del della compagnia

Speaker 6: postuale di rivolto ministro delle infrastrutture insomma che ha annunciato ah più riprese una riforma del sistema postuale molto molto pesante che andrà ah ah a creare ancora più diciamo le condizioni per una privatizzazione definitiva dei posti il fatto che venga qui a Livorno e che sia addirittura appunto all’interno del del palazzo dei postuali per noi è una provocazione aggiuntiva ecco insomma come lavoratori come lavoratori postuali soprattutto ci tenevamo di essere qui in piazza a partecipare a questa contestazione e a portare anche le tematiche diciamo del lavoro EEE della difesa dei dei

Speaker 0: porti pubblici e del tutto il sistema portuale pubblico. C’ha un bastone d’occia in buco da tappare Sono stanco vado a letto a dormire Poi mi sveglierò affamato e mangerò Perché nulla in più bene si può sapere C’ha un bastone d’occia in buco da tappare Ho mangiato digerito cacchero, ho pisciato scurreggiato puzzero, son bisogno della vita, ed è normale. C’ha un bastone tu, c’ha un burbo da tappare, non mi piace tu, mi puzzi, me ne vado. Non capisco a cosa luodi, non lo so, di sicuro non c’è niente più da dire c’è un bastone mal mio culo un te la do c’è un bastone mal mio culo te la do c’è un bastone mal mio culo

Speaker 2: sempre attento il nostro regista Mirco Roppolo che ringraziamo è un omaggio a Livorno naturalmente ma un omaggio anche a Bobo Rondelli notizia delle scorse ore l’uscita dell’atteso nuovo album storie assurde a tre anni da cuore libero, la produzione è firmata a Decade, insomma, sono buone notizie queste almeno. Leggiamone delle altre dai giornali locali di oggi dal corriere di Taglio Alto, Sicurezza, guardie giurate sul tram, un piano sperimentale contro scippi e spaccio, controlli dalle sei alle ventitre ma non nel weekend. Ecco, questo mi rende un po’ perblessa perché secondo me sarebbero proprio I due giorni caldi ma insomma si parte con le linee per Scandicci e per Etola Geste spera in un effetto deterrente e miglior collegamento con le forze dell’ordine. Torneremo sicuramente ad occuparcene di spalla invece sul fronte politica ed europee chi sta con chi? Un gioco di coppie e triste tra Firenze e Roma e sul fronte Italia Viva il passo indietro di Danti solleva malumori tra le fila dei Renziani mentre da la nazione vi segnaliamo verso le urne in particolar modo verso le urne per Palazzo Vecchio, Bersani, Lancia Funaro, Movimento Cinque Stelle, Unire le Forze contro la destra.

Il virgolettato dalla nazione poi fotonotizia benvenuti a Cenatown. Bum di ristoranti e licenze da asporto, sono mille in più negli ultimi dieci anni, lo chef Mori Bacchetta, qualità del cibo imbarazzante, dobbiamo ritrovare la tradizione. Poi c’è il caso di cronaca di taglio basso che però ritroviamo su tutta la stampa di oggi, anoressica a causa degli abusi a scuola. Indagato il professore ha aperto un fascicolo dopo la denuncia del padre ha scoperto che un insegnante aveva atteggiamenti sospetti. Ultima notizia che vi segnaliamo dalla repubblica alluvionati sei mesi di sconforto risarcimento Ancora aspettiamo.

Molti hanno ricevuto solo I tre mila euro della regione. Tanti nemmeno quelli l’assessora Monni prevedibilmente dice in attesa del governo sul tema dell’alluvione ma soprattutto sulla gestione del suolo del territorio in Toscana torneremo a parlarne intorno alle otto e quaranta ma sono le otto e quindici di venerdì e dunque suona il gong potremmo dire della nostra rubrica con Leonardo Margarito stiamo parlando di Gen Z voce ai ventenni di oggi sul

Speaker 8: futuro di tutti e tutte buongiorno Leonardo. Buongiorno a tutti

Speaker 2: e tutte. Allora questo ormai è il saluto di intro. Ti dico che

Speaker 6: stanno già

Speaker 2: arrivando dei messaggi.

Speaker 0: Non ho

Speaker 2: ancora detto niente. Nulla, nulla. Non ho ancora detto niente. Io ho già parlato quindi ma ci sono delle aspettative diciamo però ti sollecito prima di arrivare al tema di oggi che lo ricordiamo è giovani e lavoro, giovani e formazione, diritti, occupazione in ricordo di Luana Dorazio e poi ci arriveremo, ci scrivono. Ieri dopo il concerto dei pinguini, pinguini tattici nucleari al Mandela, folla di ragazzi al campo di Marte, senza mezzi pubblici per tornare a casa.

Dico io, è meno

Speaker 8: male che c’era era stato preso e esposto un piano speciale. Meno male

Speaker 2: del piano speciale, pensa se non

Speaker 9: c’era il

Speaker 8: piano speciale. Comitanza partita. C’era anche la partita della Ferentina e era allo stadio per arrivare allo stadio ci è voluta un’ora abbondante e gli autobus hanno anche la corsia preferenziale. Quindi sì è stata una situazione a Bolino rosso oltre ovviamente alla presenza della pioggia che blocca la nostra città in maniera incredibile.

Speaker 2: Sì attenderemo questo piano speciale nei prossimi giorni. Comunque tu mi confermi cinquantad

Speaker 0: due preso alla

Speaker 8: stazione un’ora per arrivare. Un’ora per arrivare. Un’ora per arrivare allo stadio ed è stata una agonia totale perché ovviamente la città era completamente paralizzata e questo purtroppo Firenze succede quando piove e non si apisce bene anche il perché dall’altra parte sì c’era questa concomitanza forse come è successo per la squadra ospite che abbiamo ieri a Firenze, abbiamo avuto ieri a Firenze il Bruges la prossima settimana giocheremo la partita

Speaker 2: il giorno

Speaker 0: prima perché

Speaker 8: è festa

Speaker 0: e quindi

Speaker 8: giustamente la festa e giocare il giorno prima a Firenze e no non si può giocare

Speaker 0: il giorno

Speaker 2: prima perché noi siamo più bischeri di loro. Bischeri era tanto che non lo sentivo da un Gen Z poi credo ancora mai ma sono le otto e dieciassette. Allora entriamo nel tema. Entriamo nel tema con un audio, un audio che abbiamo estrapolato dal podcast e dallo speciale del nostro primo maggio dedicato alla festa dei lavoratori del lavoro ma soprattutto a una riflessione su quale futuro per I lavoratori e le lavoratrici e le lo stato di salute del lavoro stesso e allora partiamo dalla testimonianza di uno studente del Polo di Scienze Sociali

Speaker 0: di Novoly

Speaker 10: raccolta da Raffaele Palombo. Qui a Firenze girando avevo visto una vetrina dove c’era scritto cercasi personale in una focaccia insomma in un forno e fa le schiacciate sono entrato dentro a sentire dico scusi ma è possibile?

Speaker 0: Dice ce l’hai esperienza? C’è cazzo la saprò affettare

Speaker 10: a metà una ciaccia come metteci dentro il prosciutto? Esperienza? Sì, me lo so, ho fatto il pranzo per andare a scuola, cazzo. Che vuol dire esperienza? Poi dopo uno va a cercare questi paradossi, ce l’hai esperienza, hai mai fatto?

Tu hai detto sì, sono io lì, ho spiegato, guardi, ho fatto il manovale, ho fatto il manovale in faliagnameria, ho scaricato un po’ camion delle volte, però esperienza nell’affettare una

Speaker 11: caccia, che cazzo

Speaker 10: di esperienza ci vuole. E com’è andato a finire? E come andata a finire? Che il cartello è rimasto di cercarsi personali? Io mi sono levato.

Tant’è tanto? Su, pareva ridicola come cosa francamente. Il cartello è rimasto

Speaker 12: lì e cercalo, cercalo. Uno che c’ha tutta questa esperienza. Ma invece altri amici che devono lavorare per due centesimi

Speaker 10: a nero I sabbati, le domeniche di un giorno. Quello anche io che ne sono magari attività di ristorazione che c’hai un pochino no? Uno fa farla buona per così dire finché uno c’ha lo deve fare per l’estate, lo deve fare per qualche che

Speaker 0: ne so

Speaker 11: per le festività se lo

Speaker 10: può anche permettere come cosa. Ma non puoi farlo come lavoro? No, come lavoro assolutamente no, infatti se uno se uno deve farlo seriamente c’è bisogno una sutela di delle garanzie. Ora io se lo faccio

Speaker 0: che ne so un qualche mesetto e magari mi

Speaker 10: arriva dopo, mi pagano dopo perché dice no guarda adesso aspetta un attimo poi dopo magari insisti, lo chiami perché c’hai il numero diretto così. Però se ci devi campare non è fattibile, se devi raccattare due soldi per pagare la vacanza d’estate va bene se io ci devo campare perché il giorno dopo devo andare a fare la spesa non puoi vivere su queste garanzie

Speaker 0: labili non è assolutamente possibile

Speaker 2: Ecco era un estratto guarda non non ti solleccito in alcun modo

Speaker 8: ti chiedo direttamente un commento. Difficile commentare. No allora ha tolto il linguaggio forbito del nostro amico che saluto perché del Polo delle Scienze Sociali di Novole quindi è un amico e no e dice delle realtà è evidenza una realtà che purtroppo esiste, c’è del lavoro nero ma soprattutto del fatto che purtroppo non ci si rende conto che magari un ragazzo alla nostra età che ha voglia di guadagnarsi qualche soldino e si metta a disposizione anche di realtà come faceva l’esempio della focacceria e effettivamente non credo ci voglia una grande esperienza per fare quel tipo di mestiere se non ovviamente avere a che fare e capire anche insomma come si lavora all’interno di quegli ambienti. Però ecco io credo che ci sia questo tema di un lavoro mal pagato, di un lavoro anche mal gestito in queste realtà legate al mondo della ristorazione, legate al mondo del commercio se vogliamo allargare un po’ più l’orizzonte. Quindi ci sono tantissime possibilità.

Io ho visto a Firenze in giro cartelle appunto come diceva il nostro insomma il nostro intervistato gli

Speaker 2: cerca si personale in tantissimi bar e restauranti. Abbiamo dato notizia no? Dell’aumento

Speaker 8: del cioè della carenza di personale per questo ambito e della ricerca. Però è vero anche che ci sono diciamo quelli quegli imprenditori seri che pagano seriamente fanno contratti seri con garanzie come dovrebbe essere normalmente perché la legge questo ci dice e dall’altra parte invece c’è purtroppo una grande effetta l’abbiamo visto anche da tantissime testimonianze anche nazionali perché ci sono stati tanti servizi in ambito nazionale fatti su Firenze dove purtroppo questo non è così e questo è un peccato perché poi magari si va a buttare la palla nel calcio d’angola a dire che I ragazzi non accettano da andare a lavorare a fare I camerieri o a fare I baristi a parte che sono lavori anche quelli quindi non capisco questo modo di svilire un lavoro come questo prima cosa seconda cosa scusa cioè perché io non dovrei avere un contratto come tutti, come ce l’ha voglio dire un dipendente pubblico come ce l’ hanno qualsiasi lavoratore perché io non devo avere un contratto con delle garanzie in termini anche di sicurezza

Speaker 2: perché di questo si deve parlare anche. Allora io dal ragazzo avrei detto che l’esperienza ce l’avevo se il posto mi interessava. Questo non è non è corretto e in realtà la riflessione era allargata alla richiesta che comunque arriva. Cioè se tu cerchi personale con esperienza e poi tu dici che I giovani non vogliono lavorare insomma le due cose

Speaker 0: non possono stare insieme

Speaker 2: ci deve essere un punto di equilibrato. E ci scrivono ancora. Buongiorno, mia figlia laureata in beni culturali, lavora in un museo accoglienza e vigilanza sale, contratto a chiamata cinque euro settanta

Speaker 8: l’ora l’ordi sabato e domenica compresi. Guarda io su questo ti posso dire una cosa. Io ho un’amica che è laureata in progettazione e gestione di eventi imprese dell’arte dello spettacolo e come la nostra ascoltatrice purtroppo il tema delle facoltà culturali è vero esiste cioè sono lauree che per quanto sono bellissimi io tornassi indietro le cambierei subito a giurisprudenza senza nemmeno pensarci però è vero cioè si vanno a fare dei lavori che sono pagati male e dove si lavora tanto e dove purtroppo non

Speaker 2: si viene valorizzati per il percorso di essere fatto. Quindi quello che si richiede una flessibilità estrema che il giovane la giovane alla flessibilità ci sta anche ma deve essere una flessibilità di qualità In senso anche la possibilità di ehm concludere un’esperienza lavorativa ma poterne anche trovare un’altra di pari dignità

Speaker 8: professionale. Cioè il movimento non vi spaventa. No, no. A me da un po’ noia sinceramente questo atteggiamento che un po’ si ha da qualche tempo o che forse si è sempre avuto io mi sono svegliato un po’ tardi che ragazzi non accettano niente ecco io chiaro a questo non non ce la faccio ad accettarlo perché non è così cioè io mi metto nei fanni ma io stesso cioè voglio dire una persona che magari fa tantissime esperienze, si mette a disposizione, è bello fare anche del volontariato, ma non è che si vive di volontariato, bisognerà guadagnarsi qualcosa per andare avanti, no? Quindi voglio dire, è chiaro che c’è una flessibilità, perché guarda, leggevo ieri preparando questa puntata che I ragazzi, la generazione Z, tende tantissimo ad accettare di cambiare anche in breve tempo lavori, fare più esperienze, poi noi siamo la generazione Erasmus ragazzi, cioè noi siamo quelli che abbiamo abbiamo cominciato a andare fuori a fare le esperienze, quindi non ci veniva a raccontare le barzellette, che noi siamo quelli che non siamo flessibili o non accettiamo le condizioni che ci vengano poste.

Non lo accetto io per prima un lavoro o a nero, o un lavoro che non mi dia delle garanzie ma è normale ma chi lo accetta sbaglia o grullo che vi devo dire però questa è la realtà è la realtà in cui si vive dove forse non è il problema la parte passiva cioè chi riceve il lavoro Forse il problema è chi

Speaker 0: chi lo

Speaker 2: offre che forse non lo offre nei termini. Il sistema di produzione a Monte e anche il contesto dei controlli su questo sistema di produzione. Quante volte ho letto cercasi apprendista esperto esperta, un’assurdità. Questo è un altro commento che ci arriva il tre e quattro due ottantuno 0 quattrocentondici a proposito di apprendista noi ricordiamo che la puntata di oggi non solo perché cade proprio il tre maggio ma è dedicata allora a Luana D’Orazio, tu e

Speaker 8: Coetania per altro

Speaker 2: Leonardo è morta a ventidue anni tre anni fa. La mia età di oggi.

Speaker 0: Il tre

Speaker 2: maggio di tre anni fa finendo nell’ingranaggio di un orditoio nella fabbrica in cui lavorava a Monte Murlo ormai sono passati appunto tre anni lascia un figlio che allora aveva cinque anni, adesso ne ha otto e la mamma Emma Marrazzo che abbiamo sentito ieri ai nostri microfoni per la presentazione del disegno di legge in Senato per lomicidio sul lavoro ehm vi leggiamo un virgolettato da Repubblica. Il corpo di mia figlia aveva fatto quattro giri completi intorno all’asse prima che un operaio fermasse la macchina che stava andando alla velocità massima sempre per quel sistema produttivo che dicevamo ormai sembrava un gomitolo, aveva la testa schiacciata contro il rullo. È stato terribile guardare quelle immagini ma ho dovuto farlo e ha dovuto andare avanti anche nelle rivendicazioni perché il sistema cambiasse, sperava che avrebbe dovuto innescare una riflessione la morte di sua figlia ma è un cambiamento che tarda ad arrivare e che non abbiamo visto arrivare neanche con il crollo di Via Mariti che vi abbiamo raccontato pochi mesi fa

Speaker 8: ehm Leonardo quando leggesti quanti anni

Speaker 2: avevi? Tre anni fa avevo 19 anni sì. La notizia di Luana arrivò anche a te. Sì. Di questa giovane vita, giovane madre che fu spezzata rispetto a una modalità di non

Speaker 8: sicurezza, di pretesa di assenza totale di di qui purtroppo c’è da fare poca ritorica nel senso fu una tragedia e una tragedia che purtroppo si fa fatire a spiegare così come fu quella tragedia quel ragazzo se non mi sbaglio Lorenzo che è morto durante un periodo di alternanza scuola lavoro vado a memoria e sempre in una fabbrica.

Speaker 2: Sarebbe bastato lasciare attiva la fotocelula ma non è andata così perché doveva andare la macchina.

Speaker 8: Sì, doveva andare la macchina perché Purtroppo siamo in un mondo dove ormai è tutto basato a perseguire un obiettivo e non ci si rende conto che dietro a questo obiettivo ci sono storie, persone, vite. 22 anni ce l’ho io oggi. Guarda, non so che dirti nel senso. È anche un po’ difficile commentare una cosa di questo genere perché significa proprio spezzare una vita, spezzare una storia, spezzare un percorso. Una ragazza che aveva già una figlia molto giovane, quindi comunque, insomma, non è facile.

Io a questo bambino non so se gli imprenditori o chi poteva evitare questa tragedia gli racconteranno a quel bambino come morta la sua mamma. Ecco questo è un po’ il punto

Speaker 2: su cui credo ci sia poco da aggiungere. Ecco cioè nel senso soprattutto soprattutto la madre di Luana ha ricordato che ehm il presidente della repubblica la chiamata dicendole le leggi ci sono bisogna applicarle sì bisogna applicarle bisogna verificarle anche allora ci arrivano tanti messaggi ci sono anche altre riflessioni che volevamo fare con Leonardo qui in nella puntata di oggi dedicata a giovani formazione, diritti e occupazione mio nipote lavorava come guardiano in una grande azienda di vigilanza, stipendio bassissimo, lavoro di notte non retribuito in più, lavori anche di dodici ore notturne per giorni consecutivi, trasferte non retribuite. Ecco dove si deve arrivare perché un giovane dica no

Speaker 8: e non venga considerato esigente. No, io penso che allora il punto su cui bisognerebbe innanzitutto lavorare è proprio il

Speaker 0: collante, no? Che c’è anche tra I percorsi

Speaker 8: universitari, quindi percorsi scolastici e il lavoro. Manca questo connettivo, questo connettivo che purtroppo è fondamentale. Il tema dell’alternanza a scuola lavoro era un principio corretto, cioè l’idea di dare la possibilità ai ragazzi già nel periodo delle scuole ufficiali di mettersi in condizioni di lavorare però se è fatto così, così come Tirocini, io esco dall’università di giurisprudenza, quando uscirò farò un pratica antato che spesso e volentieri non viene retribuito ora dopo cinque anni di università e e qualcos’altro dopo aver dato oltre trentacinque esami dopo aver sofferto e perché comunque c’è da dire che l’Italia ha dei percorsi di studi veramente lunghi e questo contribuisce alla precarietà e al fatto che poi un ragazzo abbandoni anche questo non

Speaker 2: può essere un tirocino non

Speaker 8: pagato dopo

Speaker 13: cinque anni

Speaker 2: di università. È un tema apertissimo. Su cui torneremo Gen Z si ferma qui ma torna a

Speaker 8: venerdì prossimo con molte altre sorprese. Grazie a Leonardo.

Speaker 2: Grazie a voi. Grazie a voi.

Speaker 0: Rimaite sul contro il radio. Linea GR di Popolare Network. Buongiorno.

Speaker 9: Buongiorno. Buongiorno le notizie delle otte e trenta. La guerra a Gaza un gruppo di quarantasette organizzazioni non governative e umanitarie ha inviato una lettera al presidente degli Stati Uniti Joe Biden evidenziando I profondi rischi per la popolazione civile della città di Raffa in caso di un attacco di terra israeliano. Nella lettera si dice che nessun piano credibile può garantire la sicurezza di un milione e mezzo di persone che hanno trovato rifugio nella città al confine con l’Egitto. Ieri il primo ministro israeliano Netaneau ha ribadito l’intenzione di attaccare Rafa via terra.

La città nella notte è stata bombardata almeno sei le vittime diversi I feriti. E l’Unesco ha segnato il premio mondiale per la libertà di stampa ai giornalisti palestinesi che seguono la guerra a Gaza. In questi tempi di oscurità e di disperazione desideriamo condividere un forte messaggio di solidarietà e riconoscimento ai giornalisti palestinesi che stanno coprendo questa crisi in circostanze così drammatiche ha dichiarato il presidente della giuria il governo israeliano intanto domenica dovrebbe approvare un provvedimento che ferma le attività in Israele di Aljazeera l’emittente del Qatar una misura legata alla legge approvata dal Parlamento israeliano lo scorso primo aprile e che dà al governo poteri temporani per impedire ai network stranieri di agire nel paese se I servizi di sicurezza ritengono che sia danneggiata la sicurezza nazionale. Le notizie dall’Italia si chiamavano Raffaele Manzo e Vincenzo Coppola, gli operai morti sul lavoro ieri in due cantieri nel Napoletano, il primo nel Comune di Lettri e il secondo in quello di Casal Nuovo. Entrambi avevano circa sessant’anni come il terzo operario morto ieri in Italia.

Anche lui in un cantiere a Floridia in provincia di Siracusa nel suo caso il nome non è stato reso pubblico. L’inizio anno sono oltre trecentocinquanta le persone morte sul lavoro in Italia e l’edilizia è uno dei settori più critici. Antonio Di Franco è

Speaker 14: segretario nazionale della CGL di categoria. In edilizia per fare un imprenditore edile basta andare alla camera di commercio portare un codice fiscale si diventa imprenditore edile. Quindi noi abbiamo un soggetto a cui la regge attribuisce la responsabilità della sananza della sicurezza dei propri lavoratori che è il datore di lavoro che non sa nulla di un calciere che non fa nessun corso di formazione nessuno gli spiega nemmeno qual è la normativa di riferimento. Oggi quindi noi abbiamo la necessità di intervenire nella direzione di qualificare le imprese nel settore dell’edilizia. Ci sono troppe persone improvvisate soprattutto nell’era dei bonus mancano I controlli un’impresa edile mediamente viene verificata o ispezionato una volta ogni quattordici anni abbiamo una media di un ispettore ogni quaranta mila lavoratori mentre l’Europa ci chiederebbe un ispettore ogni dieci mila.

I tempi stringenti dei contratti soprattutto negli appalti privati causano delle penali agli appaltatori principali che determinano poi una spinta sui orari di lavoro che arriva fino a dodici ore giornaliere. Queste sono tutte le questioni che in questi mesi anche negli ultimi incontri che abbiamo avuto col governo abbiamo provato a spiegare che erano le priorità però gli ultimi provvedimenti che si sono occupati di temi di regolarità, di salute e sicurezza non sono andati nella direzione che

Speaker 9: noi chiedevamo. A Roma oggi ci sarà un incontro convocato dal Ministero dell’ambiente su richiesta dell’Eni. Il tema è un ex area industriale di crotone inquinata al punto da richiedere alcuni miliardi per essere bonificata secondo una perizia commissionata dallo stesso ministero. Nel duemila dicià nove era stato stabilito che le scorie sarebbero state smaltite fuori dalla Calabria ma Eni vorrebbe che restassero in città. Ipotesi respinta dal sindaco che oggi parteciperà all’incontro e da attivisti e comitati locali.

A Londra decine di persone hanno provato a bloccare un autobus con a bordo un gruppo di migranti destinati a essere detenuti su una nave in vista della loro possibile deportazione in Ruanda. Sul posto è arrivata la polizia, alla fine il Pullman è partito il governo di destra di Rishisuna che insiste nel suo contestatissimo piano di inviare nel paese africano

Speaker 0: che arriva illegalmente nel Regno Unito regno unito.

Speaker 9: Prossima edizione della giornale

Speaker 0: radio alle nove e trenta. Buon ascolto. Popolare Network

Speaker 15: e un’altra. Popolare network

Speaker 4: muoversi in Toscana Info,

Speaker 13: Aggiornamenti in tempo reale sulla mobilità nella regione. Ancora ben trovati dalla redazione di Firenze Smart in studio Agnese Fideli. Andiamo la stazione del traffico della mobilità in questo venerdì tre maggio in Toscana. Cominciare dall’autostrada in a undici Coda per viabilità Esterna che

Speaker 0: non riceve tra

Speaker 13: Sesto Fiorentino e Firenze Peretola verso Firenze. Trafico intenso anche in Fipili verso il Capoluogo tra Scandici e Firenze Scandici in carriggiato opposta a Coda. In uscita Santa Croce. Siamo al traffico ferroviario dal 5 maggio al 12 luglio per lavori infrastrutturali. Ha incisa da domenica a giovedì il treno diciotto ottocento cinque Firenze Arezzo è cancellato e sostituito con il treno trentadue ducentosessantanove Firenze Arezzo in partenza alle ventidue trentaquattro ulteriori dettagli tutte le fermate intermedie sui nostri canali social.

Muoversi in Toscana Info un servizio in collaborazione con la regione Toscana, città metropolitana

Speaker 4: in Chieranzi e comune di Chieranzi. Per ora è tutto. Buon viaggio. Muoversi in Toscana Info, aggiornamenti in tempo

Speaker 0: reale sulla

Speaker 4: mobilità nella regione. Contro radio, buon ascolto

Speaker 0: e buon

Speaker 1: viaggio FM novantatre e sei novantotto e novita morte e miracoli. La stagione è duemila ventitre e duemila ventiquattro del teatro metastasio di Prato. Il riformatore del mondo di Thomas Bernard regia di Leonardo Capuano. Il scena uno dei capolavori dell’autore austriaco che con il suo stile inconfondibile ha dato vita a personaggi estremi spesso artisti e intellettuali misantropi dal sette

Speaker 16: al dodici maggio al Teatro Fabricone. Corri per Michela settima edizione domenica dodici maggio corri con noi contro la violenza alle donne partenza alle nove e

Speaker 2: trenta dal giardino Michela Noli in via

Speaker 16: Torcico da Firenze. Info su Corripermichela.it. Il ricavato delle iscrizioni sarà interamente devoluto al centro antiviolenza Artemisia con il contributo di Toscana Aeroporti. Art View 2024.

Speaker 5: Da sabato 11 a domenica 19 maggio alla Città del Teatro di Cascina, il primo festival dedicato alle donne nell’arte con incontri, mostre, spettacoli e concerti. Gaia Nanni, Amanda Sandrelli, Virgilio Sieni, Teresa Salgueiro, Federico Giannini, Cristina Acidini, Manfredi Gelmetti sono solo alcuni degli ospiti in cartellone. Scopri il programma completo su artviewfestival.it e lacittadelteatro.it Incontri ad ingresso libero con prenotazione spettacoli in pre vendita su TicketOne.

Speaker 0: Contro l’orario spettacoli impreventi da su TicketOne. Controrario My friend live upstairs, in the spare room for a minute He needed space, early paid, never relate to our letting agent but we did it That’s illegal, I sublet, yeah, I admit it Document on tape, the greatest crime this nation’s having Grace devised and then committed Sfettino in stella, ma non si riempie La tua exposure è esplodita nella tua mente Perché sai che siamo giovani, sì, sì, sì Una notte in un’attività, ascoltando I grammatici I bambini di canzone, a fuggire il艇 Abbiamo realizzato tutte le nostre aspettative e sogni e abbiamo fatto una lista e c’era un’ambizione singola che abbiamo che I musicisti di noi non possono essere riusciti a agire e è stata per questa maniera che avremmo commesso Siamo fatti due milenari millenniali e lo facciamo nuovamente ogni notte sul posto del bus sai che non c’è fucca siamo in una stessa vittoria e non siamo affrontati di essere fatti da stegno la fictione e il fattore Tu non avrai che perdere, ora facciamo un’esercito Se non si tratta di un’esercito, non si tratta di un’esercito Facciamo un’esercito, facciamo un’esercito Sì, quindi quando abbiamo finito di amare lui Abbiamo finalmente formato questa banda E siamo signati in una società di Universo Inc Perché il acqua continua a risaltare E sappiamo che non ci sono sorprese Qualunque con gli occhi e gli occhi qui Non si tratta di un esercito E vogliamo solo avere un po’ di divertimento e se è la loro attitudine che ti aiuti, sai che sei davvero un po’…

Ci facciamo un attimo due uomini millenniali e lo facciamo ancora ogni notte sul bordo del bus, sai che non c’è un bus siamo in un stesso valore e non siamo affronti di essere pagati sulle stelle la profondità, la fattoria, è un fattore se puoi farmi il tuo buco, super buco non ti sarai perso ora ci facciamo un attimo EEEEEEEEEE

Speaker 2: non è un’altra cosa che si fa. Alla otte e quaranta torniamo negli studi di Controradio nell’ambito di Newsline ve lo dicevamo nella lettura delle principali notizie di oggi il punto sugli agli uvionati a sei mesi di distanza da quanto accaduto risarcimenti ancora aspettiamo dicono I cittadini in particolar modo di campi. Da quella sera c’è che ancora le mani impegnate tra calcestruzzo e vernice per ricostruire sono passati sei mesi esatti dall’alluvione del due novembre scorso ci furono otto morti in Toscana. Oggi molti attendono soldi sufficienti per sistemare la casa, ricomprare decine di mobili, poi ci sono le macchine, I macchinari all’interno delle aziende, molti hanno ricevuto solo I tremila euro della regione, tanti nemmeno quelli. Questo è uno degli scenari che vi vogliamo raccontare e e che merita aggiornamenti e riflettori puntati per ottenere risposte soprattutto dal governo nazionale ma vogliamo anche riflettere sulla gestione il consumo di suolo e anche sulla sproporzione la dissocia ecologica che non risparmia nemmeno la Toscana.

Di cosa parliamo quando utilizziamo questi termini? Ne ragioniamo insieme al professore mmm Paolo Pilleri, bentrovato, buongiorno. Buongiorno buongiorno a tutti voi. Professore di pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano, ogni tanto ai nostri microfoni con grande attenzione da parte dei nostri ascoltatori e delle nostre ascoltatrici ricordiamo il suo libro L’intelligenza del suolo che è diventato un punto di riferimento alla luce anche della cronaca ambientale di questi mesi professor Pilleri spesso con lei abbiamo utilizzato termini come decementificazione e quindi depavimentazione di cosa ha bisogno al nostro territorio e

Speaker 0: soprattutto qual è

Speaker 15: lo stato dell’arte in Toscana?

Speaker 0: Ma Il nostro

Speaker 15: territorio ha esattamente bisogno di liberarsi dal cemento. Noi siamo in una situazione molto grave in Italia. Quest’anno l’anno passato, insomma, 7.000 ettari sono stati completamente sigillati ed è evidente che quando io sigillo impermeabilizzo artificializzo il territorio è come mettere un tappo in fondo la vasca e di conseguenza ogni volta che piove l’acqua non sa più dove andare e quindi aumenta la spesa pubblica ma soprattutto come è successo in Toscana e in Romagna aumenta il danno che le piogge generano e oggi con I cambiamenti climatici lo stiamo vedendo un po’ in tutto il mondo, il nostro paese è un hotspot da questo punto di vista, quindi dovrebbe essere un paese che prima di tutti gli altri dà il buon esempio e si immagina delle politiche di liberazione proprio dei suoli da da questo tappo però questo non sta accadendo, non sta accadendo in Italia, non sta accadendo nelle regioni e purtroppo anche nelle regioni che potevano essere per tradizione culturale, per per sensibilità progressista chiamiamola così insomma potevano essere le regioni faro

Speaker 0: nel nostro

Speaker 2: paese ovvero la Toscana, l’Emilia Romagna, per anche per strumenti urbanistici

Speaker 15: professor Pilleri ricordiamo la legge Marsone. Assolutamente assolutamente. Assolutamente la legge Marsone è la migliore legge urbanistica per quanto riguarda la tenuta dei suoli, la conservazione dei suoli liberi e l’arginatura alla cementificazione. Ecco, nonostante questo, anche la Toscana si è data da fare, nell’ultimo anno ha consumato 240 ettari in un solo colpo e molto spesso questi ettari vengono cementificati proprio nelle aree più sensibili come la Piana di Firenze dove è accaduto quello che è accaduto. Quindi da un lato come dire piangiamo I danni e I cittadini correttamente chiedono anche dei risarcimenti.

Dall’altro quello che purtroppo ancora I cittadini non chiedono e che dovrebbero chiedere insieme ai risarcimenti se posso permettermi, chiedere chiaramente che I loro sindaci, I loro governatori fermino il consumo di suolo, fermino la strage dei suoli perché sennò aumenteranno sempre di più I danni che loro riceveranno, c’è

Speaker 0: poco da fare, quindi non basta. Quindi piani

Speaker 2: certi di depavimentazione e quindi recupero dell’equilibrio.

Speaker 15: Assolutamente dobbiamo, la depavimentazione a Prato si sta facendo un ottimo esercizio grazie all’università di Firenze al professor Certini e dovrebbe essere poi un esegito da estendere a mezza edità, a mezza, a tutta l’Italia. Ma perché la debavimentazione è importante? A, perché si permeabilizza ciò che era impermeabilizzato, il tappo di prima si toglie fondamentalmente, B, perché si rimette in moto un circolo ecologico, quindi la natura torna a essere protagonista, dove invece è il cemento mortifero a essere l’oggi, 3 è un segnale culturale che l’urbanistica non può essere solamente l’urbanistica del cemento ma è l’urbanistica che impara a mettere freno a mano e impara addirittura a riprendere contatto con la natura. Quattro è un lavoro un esercizio anche di gradevolezza della nostra città che sono veramente troppo calde troppo

Speaker 2: brutte e possiamo

Speaker 15: trovare il modo

Speaker 2: per per restituire. Ma professor Pilleri prima parlavamo di sicurezza sul nel mondo del lavoro, formazione, giovane occupazioni ma parlavamo anche di un sistema produttivo orientato senza freni a una velocizzazione che poi mette a rischio non solo le persone ma anche il contesto ambientale. Tutto questo è di segno opposto e contrario a quello che stavamo diceva di di dicendo. Anche il discorso dei famosi spazi no? Per lo stoccaggio del dei prodotti acquistati online, tutto quello che è occupazione di

Speaker 15: suolo sta crescendo in realtà. Sta crescendo però come dire se noi dovessimo mettere su un grafico la velocità con cui cresce il consumo di suolo, la velocità con cui cresce le occupazioni, le due linee non vanno assieme, divergono. Cioè noi oggi continuiamo a consumare il suolo per fare grandi edifici con poche unità di personale addetto, non dobbiamo anche dircela questa cosa così vale anche per questa transizione energetica che poi è un’enorme dissipazione di suoli, un campo fotovoltaico da 100 ettari, disastroso dal punto di vista del paesaggio, dal punto di vista anche dei suoli, quante persone volete che occupi? Occuperà due persone? Cioè, capite?

Noi abbiamo oggi purtroppo una enorme sproporzione di utilizzo della natura

Speaker 2: a fronte di una bassissima occupazione. Anche questo non ha senso. A proposito di sproporzione ci spiega il legame tra le cave di marmo che ben conosciamo e che abbiamo a Carrara e I mille ettari di Sardegna venduti ai cinesi che è un po’ il cappello

Speaker 0: della riflessione

Speaker 15: che lei fa su altra economia. Purtroppo mh sono molto legati tra di loro perché oggi viviamo di queste grandi opere che pensiamo a che ancora possano rimettere in piedi un paese che è aggonizzante. Allora immaginiamo che se facciamo mille ettari di fotovoltaico in Sardegna improvvisamente e magari li fa anche un partner straniero perché così attiriamo gli investimenti e viva, noi pensiamo di uscire da chissà quale crisi. In realtà stiamo colonizzando una regione fondamentalmente che è la Sardegna, al pari immaginiamo che nelle cave le cave si possano accelerare la loro capacità estrattiva per rendere ancora più commerciali, commerciali I marmi pregiatissimi e poi di fatto per fare dei bagni da qualche parte e noi pensiamo che questo possa essere una grande chance per il territorio. In realtà queste enorme sproporzioni con cui noi stiamo aggredendo oggi I territori non faranno che accelerare il disastro in cui in cui in cui andremo, verso cui andremo.

Allora la narrazione in questo momento è ancora una narrazione di grandi opere, quindi il Ponte sullo stretto, I grattacieli che crescono a Milano dentro un cortile o anche a Bologna, disastrosamente. Il grande cavo elettrico che porterà, succhierà come una cannuccia l’energia della Sardegna, della Sicilia per portarla al nord, il quale poi vuole l’autonomia differenziata. Quindi le contraddizioni straordinarie che si tengono assieme a questa narrazione che abbaglia anche le persone ancora sulle grandi opere risolutive del Paese. Oggi non abbiamo bisogno di queste grandi opere, abbiamo bisogno di fare grandissima manutenzione di un territorio agonizzante, quindi bisogna lavorare sul disessere geologico, bisogna lavorare sulle grandi e piccole comunità locali che si prendono cura dei territori rimaginando un’agricoltura diversa. Cioè dobbiamo fare un grande lavoro diffuso e capillare, ma questo non lo vogliono fare perché è più facile andare a fare una telefonata probabilmente a qualche investitore cinese che si acchiappa mille ettari per farne poi quello che vorrà e noi siamo paradossalmente contenti.

Io spero che la Sardegna con la sua nuova governatrice fermi questa ulteriore disastrosa colonizzazione, però I cittadini devono rendersi conto che I programmi politici su questo tipo di operazioni come anche la capannonizzazione di Mezza Toscana e di Lintera e Miglia Romagna è un disastro esatto. Devono rendersi conto che questa enorme capannonizzazione fatta velocemente senza attenzione territoriale con pochissima occupazione e che sembra un grande monumento al futuro. In realtà il grande

Speaker 2: monumento è una specie di ingresso al cimitero. Però in qualche modo lei ci sta dicendo non si può opporsi a tutto questo con solamente mobilitazioni di resistenza e mobilitazione a posteriori diciamo ma ci deve essere una prevenzione, una sensibilità, un’azione ehm a monte che possa arginare soprattutto prevenire queste questi

Speaker 15: pensieri di speculazione e

Speaker 0: di impatto Noi abbiamo bisogno

Speaker 15: proprio così, abbiamo bisogno di far crescere la consapevolezza delle conseguenze di tutto questo nei cittadini. Quello che è avvenuto, quello che dicevamo prima, la dissociazione ecologica del pensiero politico che si è in qualche modo palesata in Toscana quando c’è stata l’alluvione con quell’immagine che il governatore ha mostrato e che ho ripreso, dove si vedeva Campi di Bisenza allagata, ma in primo piano c’era un capannone, il cantiere di un capannone, ovvero il cantiere dell’impermeabilizzazione. Come dire che la politica non riesce a riconoscere che la causa di ciò di cui si lamenta è lì davanti ai suoi occhi. Allora io credo che anche I cittadini oggi, purtroppo non aiutati dalla politica a riconoscerle cose, si siano dissociati tra le cause e gli effetti. Allora noi giustamente lottiamo per gli effetti, protestiamo per l’inqualificabile parola con cui sono stati definiti gli operaia a massa Carrara e facciamo bene a fare le manifestazioni e indignarci ci mancherebbe, ma dall’altra lato dobbiamo capire a monte perché c’è quello sfruttamento e fermarlo, cosa vuol dire quello sfruttamento e fermarlo, perché le concessioni energetiche fatte in questo modo diventeranno un disastro, Cioè dobbiamo spostare l’attenzione a monte con un lavoro culturale alla fine molto importante su cui bisogna investire.

Se non lo fa il governo, se non lo fanno le regioni di investire, dobbiamo in qualche modo rinvocareci le maniche tutti noi che sappiamo a partire da noi quindi anche le forze intellettuali devono tornare a scendere in campo in modo con un impegno civile più forte di quello attuale, rinvocarci le maniche e raccontare le cose come sono e che cosa generano. Questo è molto importante perché le persone non riconoscono, non capiscono. Oggi un altro tema, I pesticidi. In questo momento in Italia si stanno usando mezzo chilo di pesticidi per persona all’anno per tenere in piedi questa agricoltura. È follia questa cosa.

Il rischio

Speaker 2: Genera malattie. Alle otte e cinquantadue le proponiamo un messaggio sonoro arrivato da un nostro

Speaker 15: ascoltatore

Speaker 0: sentiamo se poi potrà rispondere. Sonoro. Prei capire dal professore come si fa a

Speaker 4: a fare a meno dell’utilizzo dei combustibili

Speaker 2: fossili nel suo schema. Grazie. Molto sintetico ma anche molto preciso

Speaker 15: ecco nella sua richiesta a Professor Pilleri. Perfetto. Allora innanzitutto fare allora c’è uno risparmio energetico noi abbiamo ancora un enorme possibilità di risparmiare energia perché abbiamo troppe auto perché muoviamo come dilusiamo tantissime energie per non fare nulla. Quindi uno, bisogna lavorare molto solo rispondendo a un energetico. B, dobbiamo fare una transizione energetica, è indubitabile questo, ma non facendola pagare ai campi, non facendola pagare all’ecologia, ma facciamola pagare ai tetti dei capannoni, facciamola pagare ai parcheggi già piastrati dove sopra possiamo fare delle tettoie in fotovoltaico, chiaro sarà più costoso farlo così, è 100 ettari 1000 ettari in un colpo solo, ma dobbiamo partire da lì, dobbiamo partire da ciò che è degradato e farlo transitare nella buona energia, non da ciò che è sano e farlo transitare nella buona energia, questo è l’errore che stiamo facendo, Nessuno sta dicendo che non dobbiamo non dobbiamo fare di tutto per eliminare la dipendenza dal fossile ma eliminarla, eliminarlo anche I buoni terreni per mangiare o per fare buona ecologia è un tagliarsi le gambe prima in un modo oggi

Speaker 2: in un altro. Quindi. Questo è il problema. Profitto di qualche minuto in conclusione arrivano dei messaggi non tanto di domanda quanto di costatazione rispetto allo sviluppo dello scalo aeroportuale fiorentino forse lei saprà insomma è molto dibattuto ormai da anni questa vicenda ce la portiamo dietro tra necessità infrastrutturali o di ehm gestione dei flussi che arrivano rispetto a lo scalo di Peretola e invece e quelle che sono I disagi dei residenti della zona di Brozzi rispetto al inchiunamento acustico e l’ampliamento dell’aeroporto che porterebbe ad un consumo di suolo maggiore, un impatto che viene contrastato anche da molti cittadini e forze politiche a sinistra in particolar modo ma dicevamo lo scudo verde è un tema che qui è ha preso campo perché nel duemila ventiquattro verrà diciamo messo in monitoraggio e poi attivato soprattutto dal duemila venticinque di limitazione dell’ingresso alle vecchie auto nel contesto della cintura fiorentina. C’è molto disagio che ci viene manifestato anche dagli ascoltatori rispetto al fatto che in nome di un miglioramento della qualità dell’aria quindi di una necessità da un punto di vista della salute però non si fa un adeguato sostegno nei confronti dei cittadini che dicono ma io non riuscirò a comprarmi un’altra macchina dovrò ehm buttare via la mia demolire la mia e quindi questo aggraverà ancora di più l’impatto ehm come teniamo insieme questi due aspetti?

Perché davvero la politica in questo senso non sembra rispondere a tutte le esigenze ecco territorio, ambiente, cittadini, sostenibilità

Speaker 15: e transizione energetica appunto allora qui adesso ci sarebbe bisogno di un discorso molto più ampio, ma allora in quello che io spesso dico è che non possiamo rispondere con continuamente giocando sull’auto nuova e l’auto vecchia. È l’auto che deve sparire. Molta mobilità dentro Firenze. Io vorrei sapere quanta della mobilità dentro Firenze oggi potrebbe essere sostituita da mobilità anche a piedi o in bicicletta. Quanta?

Qualcuno me lo sa dire? È lo 0 virgola o stiamo parlando di qualche unità percentuale o qualche decina percentuale? Perché le città europee che hanno scelto la via della sostenibilità per la mobilità hanno scelto di ridurre il numero delle auto al di là della sostituzione ridurre e offrire ai cittadini altre modalità di spostarsi a partire da quelle che possono fare coi loro piedi va bene chi le può fare e sono molti poi si è scoperto che parecchia mobilità intraurbana espostabile. Ecco ma questa narrazione a Firenze non l’ho mai sentita fondamentalmente, quindi il gioco è sempre ancora una volta nell’abbagliare cittadini nel passare a un auto più tecnologicamente migliore ma alla fine I cittadini prenderanno un’auto più grande quelli che potranno perché sono più voluminose, più pesanti, più problematiche e continuano

Speaker 0: a muoversi

Speaker 2: una persona dentro un’auto. Non ha senso questa. Non ha senso. Professore in conclusione quante volte si sarà sentito dire questa questa affermazione che segnaliamo da un nostro messaggio sono discorsi utopistici

Speaker 0: non pratici

Speaker 15: non danno soluzione alle famiglie non è vero sono soluzione che

Speaker 6: danno soluzione alle famiglie,

Speaker 15: mandate a vedere, fatevi un viaggio, regalatevi anche in internet, un viaggio a Copenhagen piuttosto che a Münster, piuttosto che a Bonn, piuttosto che in alcune città al nord delle Alpi e vedrete che le famiglie sono felicissime, vivono con un auto in famiglia anziché in due, anche anziché tre e chiaramente però lì ci sono state delle politiche molto forti di spostamento della mobilità da una mobilità veicolare a una mobilità lenta ma che poi alla fine se vai a vedere ti muove più velocemente in bici a Milano piuttosto che a Roma piuttosto che a Firenze piuttosto che in auto la gente è felice se voi andate a vederle le le gli indicatori di felicità in nelle città del nord Europa non sono inferiori a quelli

Speaker 2: italiani anzi sono migliori quindi di cosa stiamo parlando? Si torna a quel famoso concetto di dissociazione

Speaker 15: no? Che sta pervadendo un po’ tutti non solo la politica. Mmh. Assolutamente noi pensiamo che la questione ecologica sia una questione insomma per anime belle che non risolve I nostri bisogni ma in realtà è l’esatto contrario e che non abbiamo un apparato culturale politica che racconti e spiega alle persone I vantaggi e quindi le persone chiaramente continuano a immaginare che la soluzione sia esattamente migliorare ciò che loro già fanno quindi se usano l’auto useremo l’auto elettrica ma non non cambiare ma il cambiamento è il futuro non è nel semplicemente

Speaker 2: nel mettere qualche toppa a un cattivo comportamento. Questo non ci porti più in là. Proviamo a raccontarlo da qui cercando di capire anche di più anche attraverso il suo importante contributo. Grazie

Speaker 15: professor Pilleri, buona giornata presto, buon lavoro. Grazie a

Speaker 0: voi, buona giornata a tutti, viva la Toscana. EEEEEEEEEEEEEE That’s me falling That’s my calling It’s been a strange day Strange night Strange day Strange life Stragile notte Strana giornata Strana vita Non vado dove non vedevi O dove non potevi o non potevi Tutto ciò che non sapessi Will the wooden crosses go on the side of the road? It’s been a strange day, a strange night A strange day, a strange life A strange day, strange light Over and over, overkill Hazard lights standing still Sottotitoli e revisione a cura di QTSS e

Speaker 5: Volare Festival terza edizione. Undici dodici maggio ipodromo del Visarno Firenze. Mongolfiere, acuiloni giganti, droni, falconeria, modellismo, incontri, musica, laboratori e spettacoli per bambini. Con il sostegno di Toscana Aeroporti. Maggiore informazioni su ultravoxfirenze.it.

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Speaker 4: Hitlist. Le novità fresche fresche della

Speaker 1: settimana è tutto quello che c’è di buono da ascoltare selezionato dalla redazione musicale di Controradio con Giustino e Terenzzi, Hitlist in onda il sabato alle 20 e replica la domenica alle 10 e 30 e il podcast.

Speaker 4: Hitlist solo su Controradio.

Speaker 2: Che meraviglia

Speaker 0: EEEEEEEE ora capisco che sei sincero e solo a me si solo a me uno, due, tre, quattro anni anche in momenti di sveglia 5 anni Never ever, never ever, ever, ever lie e

Speaker 2: nove passate da cinque minuti anticipazione di cosa è successo come ogni venerdì mattina al podcast di

Speaker 11: Controradio a cura di

Speaker 2: Raffaele Palumbo ben trovato Raffaele. Buongiorno cara. Veniamo dal primo maggio ma torniamo sul primo maggio lo facciamo con un podcast dedicato alle storie di lavoro e lavoratori tante le esperienze le testimonianze per una riflessione che verrà riproposta appunto anche domani, tredici e quindici, diciassette e dieci invece domenica e poi sui nostri canali cross mediali e su Spotify. Che tipo di percorso hai fatto nel mondo del lavoro anche in ambito locale ma non

Speaker 0: solo con una proiezione anche una riflessione da un

Speaker 2: punto di vista di prospettive non solo occupazionari?

Speaker 11: Sì sicuramente c’è come dire ci sono sul piatto le grandi questioni che riguardano la sicurezza o l’insicurezza sul lavoro ma soprattutto delle motivazioni che nel 2024 portano cinque persone a morire su un cantiere per costruire un supermercato della grande distribuzione. Quindi sicuramente la grande insegurezza è il grande precariato dall’altra parte e poi queste tra virgolette guerre tra poveri striscianti, cioè queste grandi apposizioni le volte anche culturali montate anche un po’ ad arte tra I giovani e I meno giovani che si accusano a vicenda, tra le donne e gli uomini ricordiamo il il gender pay gap continua a rimanere un tema enorme diciamo una grande agenzia internazionale ha valutato il colmare il gender pay gap cioè gli stipendi diversi

Speaker 0: da uomini e donne da qui al

Speaker 11: al al duemila cento e cinquanta diciamo così quindi fra cent’anni.

Speaker 2: Senza contare il famoso tetto di cristallo no dei ruoli apicali che non

Speaker 11: vengono consentiti. Assolutamente, assolutamente infatti e così tra garantiti e non garantiti per cui I non garantiti dicono che I sindacati esistono soltanto per I garantiti, garantiti dicono che I non garantiti hanno la partita iva, non pagano le tasse, le botteghe e sembra di assistere veramente come dire a un tutto contro tutti dove c’è qualcuno che ride di questa e gode di questo scenario dove questo mondo del lavoro in grande crisi vede I soggetti deboli di litigare tra di sé, Così come è vero che ci siano molte riforme che potrebbero essere fatte per quello che riguarda molte questioni, dalle questioni sindacali alle questioni dei contratti collettivi nazionali, al precariato, alla sicurezza

Speaker 2: eccetera eccetera. Citavamo Emma Marrazzo, mamma di Luana, il suo impegno per il disegno di legge sull’omicidio e sul lavoro.

Speaker 11: E poi oltre alla questione via mariti e quindi sicurezza sul lavoro, come appunto dicevi tu la questione di cui ci siamo occupati pochi minuti fa, c’è pesa ancora dopo quasi tre anni la vicenda della della GKN. Sentiamo brevemente l’inizio del podcast poi magari diciamo due parole su quello

Speaker 0: che sta

Speaker 17: accadendo alla ex GKN. Raffa mi sono dimentiato di dire che nella notte di Pasquetta il presidio e l’azienda hanno avuto un attacco al momento dai gnoti al quale è seguito la nostra denuncia alle autorità e questi gnoti sono introdotti nella fabbrica e stranamente non hanno sottratto niente dei beni della fabbrica ma hanno diverto I cancelli posteriori hanno staccato

Speaker 0: la corrente all’intero stabilimento

Speaker 12: il primo maggio di Controleradio storie di lavoro e di lavori di lavoratrice e di lavoratori e e di aggettivi del lavoro, di studenti e di docenti, di precariato e di scontri tra generazioni, tra sessi, tra garantiti ed autonomi, tra vecchi e nuovi poveri, tra chi cerca e chi non trova, tra questi giovani che sono sfaticati e che ci vuole ad andare a lavorare sei giorni su sette per dieci ore a cinque euro l’ordi l’ora senza contratto, tra le analisi degli studiosi e quel manipolo di faccino rosi che da quasi tre anni hanno deciso di non mollare anche se gli mandano il vigilante se I droni per spiarli e qualcuno nella

Speaker 0: notte di Pasquetta entra di nascosto che si trova a scuetta e entra di nascosto

Speaker 12: Sono Raffaele Palumbo di Controradio in questo podcast vi faremo ascoltare le storie e le analisi sul mondo del lavoro oggi in Italia, in Toscana, in occasione del primo maggio e partiamo proprio con Matteo

Speaker 17: Moretti del collettivo di fabbrica dell’ex GKN. Novi novi novi duemila ventuno la fabbia è stata chiusa da un fondo finanziario, chiusa in maniera clamorosa con una mail che sostanzialmente ha aperto la procedura di licenziamento senza alcun confronto con le delegazioni sindacali un fulminaccio il sereno a distanza quasi di tre anni oggi la situazione è cristallizzata perché c’è un è subentrato un nuovo proprietario che non ha assolutamente portato le promesse che aveva fatto ai tavoli istituzionali quindi un piano di industrializzazione che oggi vede quel quello stesso nuovo proprietario accusare I lavoratori di di occupare un’azienda che ehm praticamente lo rende impossibile la rindustrizia questa è la narrazione ovviamente che che viene data da dall’attuale novità ma la la realtà è che appunto quei lavoratori che sono stati licenziati per nove luglio sono in un presidio sindacale stando lottando per il lavoro e per e per far per far riaprire un’azienda grande importante come quella della ex GKN si parla di più di ottanta

Speaker 11: mila metri quadrati di di superficie insomma. Ma falla capire come? Io so

Speaker 17: che siete in attesa di una legge regionale. Allora noi siamo pronti perché abbiamo in assenza appunto della del privato e della politica che dovevano rindustrializzare lo stabilimento I lavoratori sono rimboccati le maniche e hanno prodotto un un progetto industriale che è pronto, è pronto per per per essere installato appunto in in azienda perché quello che manca appunto è lo stabilimento che la proprietà appunto nasconde ai tavoli istituzionali, non si presentano più nemmeno ai tavoli sia regionali sia nazionali noi siamo pronti con questo progetto industriale per far questo per ovviare appunto la mancanza dello stabilimento abbiamo stiamo proponendo alla regione Toscana una proposta di legge che appunto dia la possibilità di alla regione Toscana di farsi soggettività giuridica insieme a associazioni del territorio, istituti di credito e chiunque comuni, chiunque voglia partecipare per la costruzione appunto dentro la XGKN di un condominio industriale che vede in primis la nostra cooperativa con il nostro progetto industriale ma ma poi anche la possibilità di insediare altre altre aziende che sappiamo tramite

Speaker 11: la regione già aver fatto richiesta di di spazi.

Speaker 17: Da modello negativo potrebbe diventare modello virtuoso, positivo. Assolutamente sì. Il problema è questo, è che appunto I lavoratori da quasi tre anni presidiano lottano contro una deindustrializzazione e una possibile speculazione mobiliare dall’altra dall’altra parte le istituzioni ma mi vende a dire anche l’organizzazione sindali, latitano, perché dall’ultimo giorno dove c’è stato il tavolo era marzo, fine marzo, il tavolo al ministero

Speaker 2: sono sostanzialmente scomparsi tutti. Ci scrivono al tre quattro due ottantuno 0 quattrocentundici dovrebbero sedere in parlamento quelli della GKN, in realtà basterebbe che chi ci si aede non solo in parlamento facesse il proprio dovere in base a quello appunto che è la narrazione anche Raffaele che abbiamo raccontato la legge regionale trovasse un risvolto istituzionale concreto, una risposta da parte delle ehm realtà appunto politiche istituzionali, c’è il piano di produzione, ci sono I finanziatori e allora diamo un appuntamento lo ricorderemo poi che è quello del diciotto maggio il famoso tenetevi liberi della GKP N corteo che partirà a Firenze alle quattordici e trenta naturalmente lo racconteremo va vi

Speaker 0: daremo anche tutti particolari

Speaker 18: è il disco infiltrativo, mostriamo che tutto ciò che vedo è tutto ciò che vedo

Speaker 0: ma non si, ti vogliamo oh, stupido

Speaker 18: non puoi credere cosa credi o il disco infiltrativo crederà Oh stupid B, oh stupid B

Speaker 0: But still we want it Oh stop We can’t shake the waste Oh stop You got to shake the waste Stop

Speaker 18: è il disco infotainer che è andato freddo oh stupido tu, mi hai detto la verità ma

Speaker 0: non ti voglio, nooo stupido tu, ti hai distrutto la grada e sei andato a casa ti hai fatto il

Speaker 18: disco infotainer in giro Oh

Speaker 0: stupid you, oh stupid me And we deserve it Ah, stop it You can’t take the waste Now stop it You’ve got to shake your waste Bear in mind EEEEEEEEE

Speaker 19: La possibilità che nello stabilimento della GKN trovino spazio, altre piccole fabbriche, altre piccole realtà mi sembra si allacci veramente con il discorso che abbiamo sentito

Speaker 0: stamani

Speaker 19: del professor Pilleri sul risparmio del dello spazio del terreno per

Speaker 2: esorgere nuove e nuovi fabbricati. Bravi. Grazie anche a Daniela, nonna Daniela che ci ha mandato il suo contributo la sua riflessione al tre quattro due ottantuno 0 quattrocento undici una trasmissione che dall’inizio di questa mattina le riflessioni che facevamo sui giovani, il lavoro, il ricordo di Luana Dorazio, fino ad ora ha un suo percorso in termini anche di necessità di equilibrio, un sistema che debba ritrovare il suo equilibrio non solo per l’ambiente, non solo per a livello produttivo ma

Speaker 11: dal

Speaker 2: punto di vista della dignità professionale, umana. Certo. E’ un po’ quello che tiene tutto insieme

Speaker 11: anche con l’ultimo focus che vogliamo affrontare oggi. Ma infatti stiamo in qualche modo sul tema del lavoro. Partendo proprio dalla testimonianza e anche dal contributo dei preti operai. Ora la storia dei preti operai può sembrare una storia antica legata alla Francia del dopoguerra piuttosto che a quanto accadde in Italia anche negli anni cinquantadio vediamo la proibizione di Pio dodicesimo del cardinale Pizzardo che prebia I seminaristi di farsi assumere in fabbrica per pericolo di contaminazione intellettuale e morale. Poi ci fu il concilio Vaticano II e poi ci furono grandi preti operari in Italia a partire da Bruno Borghi per intenderci, amico di Don Milani che lavorò proprio alla nuova opinione del tempo a tanti altri, veramente estremamente importanti.

A proposito di Viareggio, pensiamo a Sirio Politi ad esempio che lavorò proprio al porto di Viareggio il nostro ospite Luigi Sonnenfeld.

Speaker 0: Buongiorno Luigi

Speaker 11: bentrovato grazie per essere con noi. Buongiorno. Perché quest’oggi alle diciassette presso il centro sociale il Pozzo alle piagge viene presentato un documento nell’ambito della crisi in atto, chiesa e mondo del lavoro, il documento e il nostro sguardo preparato proprio da preti operai e consegnato come contributo al cammino sinodale delle chiese che è in corso in Italia in questo momento e ad organizzare questo evento sono la comunità delle piagge e I preti operai. È interessante a questo proposito la presenza anche del Vescovo di Prato e della conferenza episcopale toscana Giovanni Nervini e poi Don Santoro naturalmente, Roberto Fiorini e le decise all’Arci, c’era la CGL, c’è Don Momigli, c’è Paola Sani che è grande esperta della questione preti operai oltre che operatrice di pace però Luigi Sonnenfeld. Quando parliamo di preti operari sembra di parlare una storia una storia come dire del passato e invece per fortuna non è così.

Voi avete ancora qualcosa da dire mi verrebbe da pensare.

Speaker 7: Noi abbiamo qualcosa da dire che riguarda un’esperienza di vita ormai per la maggior parte di noi, siamo residuali, un piccolo gruppo ormai di teste bianche avviate al di là della pensione. Abbiamo da dire e da avvertire ecco soprattutto una chiesa che è distratta nei confronti del tema lavoro. Sembra che la Chiesa attuale sia piuttosto raccolta intorno a se stessa e anche se lo sbichiara nei documenti però questo uscire dalla Chiesa, questa Chiesa in uscita di cui si parla ogni tanto, rimane un’intenzione che non trova le gambe. Noi come gruppo di preti operai residuali siamo stati interpellati per portare il nostro contributo e di questo dobbiamo ringraziare il cardinale Zuppi che con la sua consueta

Speaker 2: apertura non ci ha lasciati da parte. Ecco Don Sonnelfeld sembra che I territori, cioè la chiesa sul territorio abbia in realtà una maggior capacità di recepire e intervenire sul tema del dei diritti del del lavoro. Faccio l’esempio della partecipazione del Vescovo Vaccari nello sciopero su sicurezza e dignità nelle cave di Carrara dopo la manifestazione mobilitazione del ventiquattro aprile scorso. Insomma dai territori parte anche questo documento quindi è significativo come ci sia la necessità poi di rapportarsi con ehm con il

Speaker 0: Vaticano sollecitandolo

Speaker 7: a una presa di posizione maggiore sì indubbiamente ecco ma non si tratta tanto di qualcosa che viene diciamo percepito a livello territoriale e che non riesce a sforare la dimensione più complessiva della Chiesa. Certamente la Chiesa cattolica in particolare è in crisi in Italia, in crisi di presenza, di rappresentanza, le Chiese si svuotano indubitabilmente, però quello che mi sembra a me è che questo interesse è un po’ qualcosa che dipende anche dall’interesse stesso della Chiesa di trovare degli spazi perché altrimenti per il resto sembra che ne abbia sempre più perduti.

Speaker 11: Così come è importante in qualche modo riflettere su come stare nell’apertura. Noi in questo momento abbiamo un Papa dei Parloci per intenderci dove l’apertura è legata alla al tema parrocchiale diciamo più che al tema dottrinale piuttosto che che AAA ad una distanza su su studi teologici come abbiamo visto in altri pontificati per intenderci. E’ possibile che in questo momento questa accoppiata, mi perdoni come dire, la semplificazione, però zuppi, vergoglio, non riesca a fare quel salto nella direzione che diceva lei è è è una delle accoppiate più formidabili che abbiamo visto probabilmente

Speaker 7: sì ma nello stesso tempo c’è un isolamento perché negli anni passati c’è stato un recupero dell’aspetto sacrale della Chiesa e quindi anche I giovani preti sono per la maggior parte legati al culto, legati a una presenza formale e non sostanziale nella vita di tutti I giorni vede? Nel documento sino dalle ecco che ci viene sottoposto a cui noi abbiamo risposto con il

Speaker 11: nostro sguardo la parola lavoro non è mai chissata. Questo questo è un aspetto estremamente interessante sarà molto importante ascoltarvi questo oggi alle diciassette al centro sociale del Pozzo

Speaker 0: siamo alle piagge a Firenze

Speaker 11: con il documento Il nostro sguardo preparato proprio dai preti operai che diventa strumento di lavoro per il cammino sinodale delle chiese che si sta svolgendo anche in Toscana e in Italia. Luigi Sonnenfeld grazie davvero per essere stato con noi questa mattina e buona giornata.

Speaker 7: Grazie a voi.

Speaker 0: Oh, life is bigger, it’s bigger than you and you are not me e tu e tu non sono io le cose che io farò la distanza in te oh no, ho detto troppo ho detto tutto è me nel corno è me nel spazio lo scopo nella mia religione cerco di tenere a te e non so se posso farlo I’m trying to keep up with you And I don’t know if I can do it Oh no, I’ve said too much I haven’t said enough I thought that I heard you laughing I thought that I heard you sing I think I thought I saw you cry EEEEEEEEEEEEEEEEEE0 no, I said too much, I said it up Consider this, consider this, hands up a century Consider this slip that brought me to my knees ma ora ho detto troppo pensavo che ho sentito di te ridurre pensavo che ho sentito di te ridurre ma ora ho sentito di te ridurre ma ora ho sentito di te ridurre e con I

Speaker 2: rem ci avviamo alla conclusione del nostro spazio di approfondimento locale Mattutino Newsline torneremo alle dodici e quaranta cinque quaranta sette in coda al GR di Popolare Network e poi nella versione serale di Newsline alle diciotto e quindici leggiamo dalla televideo che si allarga anche in Canada al fronte delle proteste degli studenti universitari per chiedere la fine dell’offensiva israeliana nella striscia di Gaza, proteste canadesi che arrivano mentre la polizia ha restato centinaia di persone nei campus statunitensi. Il bilancio delle vittime a Gaza si aggrava, aggiornamenti naturalmente

Speaker 11: poi in network al collegamento con il GR di Milano. GR di Milano che arriva a tre a pochi secondi, puntuale alle nove e trenta anche per questo venerdì tre in maggio duemila ventiquattro. Ristate con noi con la nostra programmazione e buon ascolto.

Speaker 0: EEEEEEEE

Speaker 20: E’ un’ora di sessi con un’ora di harde a come It’s imperative to grow She says she don’t mind it if we dig it together It’s imperative to grow Yes, it’s imperative to get that shit in key It’s imperative to grow So, Jimmy, turn on the equipment for mystery spot

Speaker 0: EEEEEEEEEE Sottotitoli creati dalla comunità Amara.org”

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