La persona al centro: giustizia di comunità e inclusione sociale”: è questo il titolo del programma triennale che la Regione Toscana ha promosso per sostenere interventi iniziative di reinserimento di persone sottoposte a provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Nell’ambito del programma è stato pubblicato un bando, che resterà aperto fino al 27 maggio, rivolto agli enti del terzo settore in forma di raggruppamento in Ats (Associazioni temporanee di scopo) che si renderanno disponibili alla co-progettazione di interventi.
Il programma ha un valore complessivo di 6 milioni di euro ed è frutto di un accordo tra Regione Toscana (che interviene con 1,8 milioni) e la Cassa delle Ammende, un ente istituito presso il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che finanzia i programmi di reinserimento in favore di detenuti e delle loro famiglie.
Le attività previste dal bando, che si svolgeranno nei prossimi tre anni, riguardano varie aree di intervento: percorsi di formazione professionale rivolti a persone in esecuzione penale, percorsi di inclusione sociale e/o inserimento socio-lavorativo rivolti a persone in esecuzione penale; interventi di assistenza per le persone in esecuzione penale e per familiari, con particolare riferimento ai minori, sviluppo di servizi pubblici per il sostegno alle vittime di reato, per la giustizia riparativa e mediazione penale.
“Grazie a un investimento economico molto significativo – sottolinea l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli – siamo in grado di rafforzare quel sistema di attività sociali che aiutano il detenuto a reinserirsi nella società. Il bando appena aperto permetterà di realizzare progetti molto significativi in questa direzione grazie soprattutto al coinvolgimento degli enti del terzo settore”.
“Le attività di inclusione sociale – prosegue l’assessora – sono determinanti per favorire il rientro della persona che sta finendo di scontare la sua pena, nella comunità e per diminuire così il rischio di recidive. Rafforzare il legame con la società esterna,, garantendo al detenuto tutte le tutele sociali possibili è un fattore molto importante per favorire il suo graduale ed effettivo reinserimento”.
A conclusione dell’avviso pubblico, i soggetti che saranno individuati verranno chiamati a partecipare al tavolo di co-progettazione e alla successiva co-gestione, unitamente agli altri partner pubblici del Programma regionale, compresi gli Istituti penitenziari presenti in Toscana.