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Raid in cantiere eolico, “50 incappucciati con coltelli”

Eolico, comitati Maremma Scansano

Raid nel cantiere per la costruzione dell’impianto eolico di Monte Giogo, in Mugello. Testimoni parlano di due irruzioni che hanno visto in azione una cinquantina di persone incappucciate e armate di coltelli. Minacciati i tecnici a lavoro.

Sabotaggio” nel cantiere per la costruzione dell’impianto eolico di Monte Giogo del Villore, in Mugello (Firenze). E’ quanto riferisce in una nota la società Agsm Aim, titolare del progetto, che parla di due irruzioni avvenute tra mercoledì e giovedì scorsi da parte di una cinquantina di “persone incappucciate”, alcune “maneggiando coltelli”, che avrebbero minacciato boscaioli e ingegneri al lavoro nel cantiere e provocato “ingenti danni a infrastrutture e mezzi presenti”. “Immediata la denuncia” ai carabinieri di Borgo San Lorenzo da parte della società che esprime “ferma condanna dell’atto violento e solidarietà ai tre ingegneri minacciati e ai boscaioli, oggetto di provocazioni, costretti a lasciare il cantiere” da parte del gruppo “che si è introdotto abusivamente nell’area”.

Sul Monte Giogo di Villore, nel Mugello, è stato autorizzato dalla Regione Toscana un impianto eolico costituito da 7 pale alte oltre 150 metri. L’assessorato regionale all’Ambiente ha fortemente sostenuto questo progetto, nonostante le opposizioni: “Se vogliamo davvero salvare il pianeta, dobbiamo anche avere il coraggio di cambiare un po’ il paesaggio per proteggerlo. Diversamente, tra qualche anno, non ci sarà nessun paesaggio da preservare”.

“Esprimiamo ferma condanna per i fatti accaduti. Questo non è manifestare ma violenza. Solidarietà alle maestranze. Su quanto successo e sui responsabili confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine che sono impegnate quotidianamente nel presidio del territorio e la tutela dei cittadini”. Così in una nota Massimiliano Amato e Francesco Tagliaferri, sindaci di Dicomano e Vicchio in Mugello (Firenze), commentando il sabotaggio al cantiere a Villore, sul Monte Giogo, denunciato dalla società Agsm Aim, titolare del progetto.

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