Pontedera: interrogazione parlamentare sulla Tmm

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La complessa questione dell’azienda Tmm vola sui banchi di Montecitorio. La deputata e Presidente dell’Unione Valdera, Lucia Ciampi, assieme ai colleghi onorevoli dell’area pisana, Susanna Cenni e Stefano Ceccanti, ha infatti presentato recentemente un’interrogazione relativa alla ditta pontederese in liquidazione.

“Il nostro intento”, dichiara Ciampi “è quello di portare all’attenzione dei Ministri dello sviluppo economico, del lavoro e delle politiche sociali la critica situazione che oltre 80 lavoratori e lavoratrici si trovano a vivere dall’estate 2017, all’indomani dell’inaspettata chiusura della storica ditta di marmitte per la quale prestavano servizio”.

“Quello che chiediamo sono interventi urgenti per tutelare operai e operaie che ad oggi si trovano senza un’occupazione e per verificare ogni possibilità esistente per poter rilanciare questa azienda, che affonda radici profonde nella storia produttiva della provincia pisana”.

Specifica la deputata della Valdera “Tra le ipotesi che si sono profilate per una ripartenza, particolarmente accreditata è stata quella della costituzione di una cooperativa, con il diretto coinvolgimento nella gestione degli operai Tmm.” “Si tratta del cosiddetto workers buyout, che possiamo tradurre con ‘impresa rigenerata dai lavoratori’, un istituto attivo in Italia dal 1985, grazie alla visione anticipatrice del ministro Giovanni Marcora”.

Affinché un progetto di questo genere possa concretizzarsi anche per la TMM, sono però necessarie commesse. Decisive a questo proposito sono e saranno le scelte industriali del principale committente, vale a dire il gruppo Piaggio, il cui indotto rappresenta una delle principali fonti occupazionali in tutta l’area pisana.

“Proprio per questo motivo”, conclude il Presidente Ciampi, “abbiamo deciso di prendere posizione in merito, sollecitando i Ministri competenti a esprimersi e mobilitarsi a sostegno della difficile situazione che coinvolge i lavoratori Tmm e, in senso più generale, per le criticità relative ai livelli occupazionali delle aziende che rientrano nel bacino dell’indotto Piaggio”.

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