“Mi ha colpito, ieri, la dichiarazione della premier Meloni quando ha detto che l’authority non è roba sua, come se non fosse parte importante e integrante del funzionamento di un’autorità che dovrebbe garantire la protezione dei cittadini, dei loro dati e dovrebbe far funzionare la macchina democratica”. Ecco, “la premier non può dire che quella roba non gli interessa, che non è cosa sua, anche perché ci sono dentro dei membri eletti direttamente dal partito e anche dalla Lega”. E’ quanto sottolinea Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, nel corso di un incontro con la stampa promosso per presentare lo spettacolo tratto dal suo libro, ‘La scelta’, in programma domani 12 novembre alla Giunti Odeon di Firenze.
In replica a Federico Mollicone, di Fratelli d’Italia, che ieri ha sostenuto che iniziando la carriera a ‘Paese Sera’ a Ranucci “la disinformatja gli è rimasta nel sangue”, il conduttore di Report ha detto: “E’ vero, ho cominciato con Paese Sera”,”il fatto di aver partecipato a delle testate che potevano avere una colorazione” politica, “non toglie nulla all’indipendenza dell’anima. Indipendenza che io ho”.
Durante la conferenza stampa Ranucci ha lanciato anche un’anticipazione sulla prossima puntata di Report in cui ‘ci occuperemo di un traffico di armi che parte dal veneto e arriva in Toscana” ha detto il giornalista non svelando ulteriori sviluppi ma facendo riferimento al sequestro avvenuto il 24 settembre scorso, nei capannoni del Cantiere Navale Vittoria di Adria, dove sarebbero spuntate due casse contenenti mitragliatori, armi da guerra che generalmente vengono montate su motovedette militari. “Il Cantiere Navale è sottoposto al golden power e produce imbarcazioni militari vendute alle marine di mezzo Mediterraneo, da quella libica a quella tunisina. Al momento del ritrovamento era presente una troupe di Report che ha filmato in esclusiva le armi e raccolto le testimonianze dei presenti. I fucili mitragliatori sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza, mentre la Procura di Rovigo ha aperto un’indagine che non esclude la pista del traffico internazionale di armi” si legge nel post in cui Report sui propri canali social annuncia l’inchiesta.
Lo spettacolo è sold out. Il pubblico dei lettori potrà assistere a un’intervista pubblica, alle ore 18.30 del giorno 12 novembre e seguita da un firmacopie, a partire dalle ore 19 fino alle ore 20. L’accesso sarà libero e senza bisogno di prenotazione.