Dopo il ricorso straordinario presentato nell’agosto del 2022 al Presidente della Repubblica, Legambiente e l’associazione Vas, Vita Ambiente e Salute hanno depositatoaltre motivazioni aggiunte allo stesso ricorso, contro il progetto del nuovo ponte tra Signa e Lastra a Signa. Le associazioni ambientaliste, tra lue altre cose, sottolineano come la Regione Toscana non abbia dato risposta ai quesiti richiesti dal Consiglio di Stato sulla realizzazione del tracciato stradale del Ponte di Signa, da ben due anni.
Le associazioni ambientaliste denunciato la mancanza di dibattito pubblico, la mancanza di chiarezza sul l motivo di abbandono del precedente progetto (la cosiddetta “Bretellina”) la mancanza dell’obbligatoria valutazione dell’Opzione Zero.
Il nuovo ponte di Signa è un’opera considerata dannosa per gli ambienti perifluviali dell’Arno. Il progetto avrebbe infatti un tracciato complessivo di poco meno di tre chilometri (di cui 900 metri in viadotto). In particolare, sarebbe negativamente colpita l’area protetta della rete ‘Natura 2000’, a Signa, dove vivono varie specie protette, e sarebbe distrutto il parco Fluviale di Lastra. L’impatto ambientale non sarebbe sostenibile e, secondo le associazioni ambientaliste, non risolverebbe neanche il problema del traffico (arriverebbero infatti dalla Fi-Pi-Li tutti i mezzi pesanti su strade di normale viabilità).
NELL’AUDIO Carlo Moscardini presidente del circolo Legambiente “di la’ d’Arno” di Lastra a Signa