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LE MANTE – Incursioni performative nel paesaggio urbano

LE MANTE – incursioni performative nel paesaggio urbano è Il nuovo progetto di Cristina Abati e RILABEN prodotto da Gogmagog, nato per spazi non convenzionali sui contenuti e i formati creativi e ironici del duetto musicista e danzatore.

Venerdì 27 Giugno “La stanza del tempo”
19:00-19:20 h Giardino zona parcheggio scambiatore via della Costituzione
19:40-20:00 h Auditorium Rogers-scalinate antincendio
20:20-20:40 h Teatro Studio di Scandicci-giardini davanti al teatro fermata dell’autobus ‘Donizetti/Vivaldi
“La stanza del Tempo” per performer con viola e danzatore. Un’incursione immersiva, cinetica e sonora, nel paesaggio urbano. Questo format è stato ideato per uscire dalla ‘sicurezza’ della sala teatrale e portare il corpo in una relazione più diretta e ravvicinata. Si ricerca un incontro con un pubblico ‘non avvertito’ o di ‘passaggio’ per portare momenti di stupore, ironia e poesia in contesti diversi e con modalità inaspettate.
Lunedì 30 giugno “Il corridoio immaginario”
19:00-19:20 h Auditorium Rogers-corridoio davanti in piazza della Resistenza
20:00-20:20 h Pomario del Castello dell’Acciaiolo
“Il corridoio immaginario” per performer con violoncello e danzatore. La musica e la danza catalizzano immediatamente l’attenzione su una modalità altra di usare il corpo nello spazio pubblico. Un’attenzione al corpo umano che sfida lo stereotipo e agisce fuori dall’ordinario, proponendo una fluidità di genere, un disinteresse verso l’omologazione e la rappresentazione convenzionale del performer, e dello stereotipo del duetto musicista danzatore.
Mercoledì 2 luglio “Le Mante”
19:00-19:20 h Teatro Studio di Scandicci-giardini davanti al teatro
19:40-20:00 Temporary Park/Giardino del Castello dell’Acciaiolo
Lə due performer nel loro attraversamento silenzioso, useranno azioni semplici e lavoreranno sulla ‘ripetizione’, e sulla costruzione e relazione di un unisono ‘fuori sincrono’, in una relazione di scambio simbiotico ma pur sempre ancorato alla propria individualità.
“Le Mante” allude alla ricerca di calma, bellezza, come quella riscontrata in questi animali marini, capaci di planare sotto la superficie della luce, all’interno del mare.
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