Un Commisso in versione natalizia. Un Commissio che, a dispetto dei titoli, non appare affatto un ciclone, ma molto molto dolce con tutti, dispensando se non miele, parole accomodanti a dirigenti passati e presenti, alllenatori presenti e passati, tifosi -tranne quelli che minacciano sui social-. Un Commisso buono e dolce come il pandoro, o il panettone o i mustacciuoli, a seconda dei gusti. Lontano anni luce dal vulcanico patron in grado di regalare fulmini saette, espressioni colorite e talvolta, diciamolo, anche fuori luogo.
Un Commisso che lascia aperta la porta addirittura al restiling del Franchi e che loda la sindaca Funaro, in grado dice, di riaprire un discorso reso difficile dalla precedente amministrazione.
Siamo tutti colpevoli ammette, parlando della difficile situazione di classifica, assicurando di non voler cendere la società. Pur ammettendo tra le righe le sue diffioltà ad affronatre lunghi voli. Un Commisso in fine che, come si conviene a Natale, si stringe alla famiglia, con il figlio Giuseppe, che interviene in prima persona nell’intervista, quasi come un passaggio di testimone. Non Rocco e i suoi fratelli dunque, ma Rocco e i suoi. Di sicuro un’intervista che non aggiunge nè toglie niente. Da leggere tra le righe. intanto, buon Natale a tutti