Una nuova consulenza torna ad ipotizzare che David Rossi, il capo della comunicazione di Mps morto il 6 marzo 2013, non si sia suicidato ma sia stato buttato dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni.
Una nuova consulenza torna a gettare un’ombra grave ed importante sulla morte di David Rossi. I fatti. Il 6 marzo 2013, David Rossi, capo della comunicazione di Banca Monte dei Paschi di Siena (MPS), 51enne senese e fedelissimo del presidente Giuseppe Mussari, precipitò dalla finestra del suo ufficio al terzo piano della storica Rocca Salimbeni a Siena, morendo sul selciato di vicolo di Monte Pio. Le prime indagini della Procura di Siena conclusero rapidamente per suicidio, ma la famiglia contestò subito la tesi per palesi incongruenze. Le inchieste si susseguirono con archiviazioni (2013, 2017, 2019), ma riaperture portarono a errori investigativi: scena non preservata sotto la pioggia, autopsia ritardata, testimonianze omesse. Una perizia del 2019 rilevò traumi “compatibili con colluttazione”, ma la Procura confermò suicidio volontario. Nel 2021 nacque la Commissione bicamerale d’inchiesta, che nel 2024 archiviò per suicidio ma con “anomalie”. Oggi è la trasmissione televisiva Le Iene a presentare la simulazione digitale realizzata con un manichino antropomorfo da Giuseppe Monfreda, massimo esperto in Italia di virtual crash, ingegnere forense. Risultato: David Rossi sarebbe stato trattenuto e fatto cadere. In linea con quanto sostenuto da sempre dalla famiglia. La figlia della moglie lo ha sempre dichiarato: “Lo dice la fisica, mio padre è stato ucciso”. La nuova perizia shock potrebbe riaprire il caso, ennesimo mistero d’Italia.