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Artemisia esclusa dalla rete DIRe, “Il nostro impegno continua”

È stato respinto il ricorso che Artemisia, il Centro impegnato nel contrasto ad ogni forma di violenza su donne, ha fatto contro il provvedimento di esclusione dalla rete nazionale DIRe che le contesta l’accettazione di soci di sesso maschile.

È bastato aprire le porte a soci di sesso maschile per cancellare anni di lavoro sinergico. Artemisia, la principale realtà fiorentina attiva da oltre trent’anni contro la violenza sulle donne è stata estromessa dalla rete nazionale delle associazioni legate del medesimo obiettivo, combattere questa piaga radicata nella società, sostenere le vittime e promuovere la cultura del rispetto.

Un lavoro che il centro ha inteso rendere collettivo nel vero senso del termine, dunque nessuno escluso, neppure quegli uomini che possono fare la differenza, scrive attraverso i social. Agire fianco a fianco, come dovrebbe essere in un ordinario quotidiano, questo il senso della scelta di Artemisia che le è costata l’esclusione dal corpo associativo nazionale, un collettivo femminista, dicono da DIRe, che non ammette di sradicare la propria identità con una semplice presa d’atto.

Una mentalità troppo stretta per chi, invece, come l’associazione di promozione sociale, ha visto scendere in piazza tanti uomini dopo il caso Cecchettin, segno che un cammino improntato alla cooperazione tra opposte sponde è fondamentale per gettare i semi del cambiamento. La pensa così anche l’assessora comunale alle pari opportunità Benedetta Albanese: “una grande perdita per la rete”, serve l’intera comunità”.

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