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Arno: completati i lavori in San Niccolò, pronta la seconda centralina idroelettrica

Completati dopo due anni i lavori per la briglia di San Niccolò, a Firenze. Dopo quella dell’Isolotto è pronta adesso la seconda centralina idroelettrica. Ottanta milioni di investimento, energia per ventimila famiglie e – prossimamente – un museo dell’acqua.

Terminano, dopo due anni, i lavori sull’Arno in San Niccolò, a Firenze. E dopo l’inaugurazione all’Isolotto di un anno fa, adesso è pronta l’ottava centralina idroelettriche – di tredici complessive – che estrarranno energia elettrica dal fiume. Stiamo parlando delle così dette briglie urbane che sostanzialmente sfruttano il salto dell’acqua, che varia di pescaia in pescaia, e che grazie a delle apposite turbine producono energia. Il corso del fiume interessato è quello che riguarda l’area fiorentina e con questo sistema produrrà cinquantacinque gigawattora all’anno. Ovvero il fabbisogno pari al 25% dell’area, interessate dunque ventimila famiglie. Un risultato estremamente importante, corposo, che va nella direzione della riduzione di anidride carbonica e della tanto auspicata transizione ecologica. Questi lavori, che hanno visto un investimento di ottanta milioni di euro, servono anche ad una più generale manutenzione del fiume del suo rapporto con l’area urbana fiorentina. Dalla tutela della fauna ittica al restyling di quelle parti dei lungarni interessate dai lavori. La terrazza di San Niccolò che affaccia sull’Arno è stata infatti oggetto di opere di risistemazione urbana e sarà intitolata a Riccardo Marasco, cantore della Firenze dell’Alluvione e del dopo guerra, uno degli interpreti più rappresentativi della cultura musicale toscana. Infine il Museo dell’Acqua. Nascerà al posto della Fabbrica dell’Acqua, costruita negli anni di Firenze Capitale, sotto il letto dell’Arno, all’altezza della pescaia di San Niccolò.

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