Alzheimer: la storia di Eugenia e il sostegno ad AIMA
La storia di Eugenia è quella di tanti caregivers dedicati a parenti affetti da Alzheimer, un percorso difficile e doloroso che isola e mette a dura prova, sia da un punto di vista sociale che economico. Sono molte, infatti, le famiglie che si ritrovano a fare i conti con la perdita del lavoro, o addirittura della casa, pur di garantire le cure necessarie ai propri cari vittime di questa patologia neurodegerativa che, si stima, solo in Italia colpirà tra i 2,3 e i 3 milioni di persone entro il 2050. Per questo – racconta Eugenia – è fondamentale sostenere realtà come AIMA (l’Associazione Italiana Malattia Alzheimer) che fino al 31 dicembre, in collaborazione con Banca Intesa San Paolo, promuove una raccolta fondi per offrire un aiuto concreto a chi si occupa di questi malati. Intanto, una recente sentenza del Tribunale di Pordenone è destinata a produrre effetti importanti sul tutto il territorio nazionale: la retta per chi è ricoverato in RSA deve essere completamente a carico del SSN, e viene bloccata così anche l’azione di rivalsa da parte del Comune per la quota sociale della retta.