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🎧 Più bus per “rimediare” ai lavori sulla T1 in zona stazione a Firenze

Diacceto

Quattro bus invece di tre per rimediare all’intoppo dei lavori sulla linea T1 tra Porta al Prato e la stazione di Santa Maria Novella. È quanto ha ottenuto l’assessore alla tramvia Andrea Giorgio da Gest a seguito del malcontento di passeggeri italiani e stranieri, tra attese di oltre 20 minuti alle fermate, indicazioni non chiare e assenza di personale.

In una città percorribile ormai solo a zig zag tra cantieri di manutenzione e altri di realizzazione della linea tramviaria verso Bagno a Ripoli ci mancavano anche i lavori di sostituzione dei binari alla curva di via Iacopo da Diacceto. Ed è stato subito caos e malumori tra cittadini e turisti, che come Godot hanno atteso un tempo infinito alle fermate di Porta al Prato per guadagnare strada verso la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella.

L’onda di lamentele è arrivata fino a Palazzo Vecchio e subito l’assessore alla  mobilità, viabilità e tramvia Andrea Giorgio, a due giorni dal blocco della T1, ha richiamato Gest e At per un aumento del numero delle navette a monte e a valle del tratto interrotto. Un appello subito recepito dalla società che governa il trasporto su ferro che, di concerto con At, ha aggiunto un bus ai tre già in servizio, oltre a steward fra Alamanni, Porta al Prato e Valfonda. Sarà così per due mesi, ma servirà anche la buona volontà di chi fino ad esso ha concorso a creare ingorghi parcheggiando in doppia o tripla fila in questo crocevia.

Tuonano intanto le opposizioni: “L’assessore valuti adeguate sanzioni in assenza di soluzioni adeguate, invece di fare assurdi appelli”, dicono da FdI, mentre dalla lista Eike Schimdt si leva un “trattasi solo di palliativi, toppe minimali e raffazzonate, tardive e adottate sull’onda di un’emergenza conclamata che la Giunta Funaro non è in grado di gestire”.

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