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Pisa Jazz Rebirth torna al Giardino Scotto

Pisa

Christophe Chassol

Pisa Jazz Rebirth torna per la terza edizione al Giardino Scotto dal 3 al 22 luglio con 16 appuntamenti di grandi nomi di artisti italiani e internazionali. Nata dal progetto Pisa jazz a cura dell’associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti (AUDIO) e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero, Regione e Comune affianca artisti leggendari e giovani talenti.

Brad Mehldau, Bill Frisell, Louis Cole, Fred Wesley, Mark Guiliana, Theon Cross, Nduduzo Makhathini, Christophe Chassol: è questa la line up stellare con cui si annuncia la 3/a edizione di Pisa Jazz Rebirth, il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo do Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa. Dal 3 al 22 luglio 16 i live in programma, tutti alle 21.00, che affiancheranno nomi leggendari del jazz internazionale a maestri nostrani e giovani talenti. “Rhythm and Meaning” sarà il tema che accompagnerà l’evento nel 2023: la reinterpretazione di una frase del pittore francese Henri Matisse per celebrare il jazz nella sua forma e sostanza. In cartellone anche Nico Gori, Frida Bollani Magoni, Ze in The Clouds, Maria Pia De Vito, Lorenzo Simoni, Jacopo Fagioli & Nico Tangherlini, Luca Aquino, Roberto Spadoni, Alessandro Presti, Jazz Vocal Ensemble ft. Karima, Siena Jazz University Orchestra. Ancora una volta il Giardino Scotto (Lungarno Fibonacci 2) sarà il palco principale della manifestazione, che si arricchisce di un fitto calendario di eventi collaterali in location suggestive – già in corso e fino alla fine di agosto – tra cui il chiostro di Palazzo Blu, il Battistero di Pisa, il Parco di San Rossore e la golena dell’Arno presso lo spazio Arno Vivo (www.pisajazz.it).

Tra gli appuntamenti da non perdere quello con la stella assoluta del piano jazz Brad Mehldau nella sua formazione più nota e amata, in trio con Larry Grenadier e Jeff Ballard (12 luglio). E poi in prima italiana la presentazione di “Four”, nuovo disco di Bill Frisell, uno dei chitarristi e compositori più rappresentativi della sua generazione, edito dalla prestigiosa Blue Note Records, con Greg Tardy, Gerald Clayton e Johnathan Blake (9 luglio); Louis Cole, rivoluzionario polistrumentista americano, già collaboratore di Flying Lotus, Thundercat e dello stesso Mehldau, con il suo esplosivo progetto in trio (14 luglio); Fred Wesley, leggendario trombonista americano che ha fatto la storia del funk, nel tour di celebrazione dei 50 anni della band che ha accompagnato James Brown per gran parte della sua carriera – The New JB’s (5 luglio); Mark Guiliana uno dei maggiori batteristi al mondo, che presenterà l’ultimissimo album “The Sound of Listening” (11 luglio); Theon Cross innovatore della tuba, già al fianco di Shabaka Hutchings nei Sons of Kemet (10 luglio); Nduduzo Makhathini, spirituale e geniale pianista, primo artista sudafricano ad entrare nella scuderia Blue Note (10 luglio); Christophe Chassol con il nuovissimo progetto dedicato a Jean-Michel Basquiat, debuttato in aprile alla Philarmonie di Parigi e ospite a Pisa nella prima e unica data italiana (3 luglio).

Non solo: in collaborazione con Toscana Produzione Musica sarà sul palco la nuovissima produzione con protagonista Nico Gori e la sua orchestra di 15 elementi, in un progetto dedicato a Lelio Luttazzi (4 luglio); e in omaggio alla canzone e alla canzone d’autore, una delle forme più strette di relazione tra ritmo e significato nel jazz e nella musica in generale, in programma il live di Maria Pia De Vito, tre tra le più significative voci e penne del panorama italiano, accompagnata da un quintetto elettrico nuovo di zecca, con Luca Aquino alla tromba, Giacomo Ancillotto alla chitarra elettrica, Matteo Bortone al basso elettrico e all’elettronica ed Evita Polidoro alla batteria, per una riflessione in musica sul genio femminile a partire da testi di Rebecca Solnit, Virginia Woolf, Edna St. Vincent Millay e Margaret Atwood (13 luglio). E ancora “Frida and Friends”, evento unico pensato dalla straordinaria pianista e cantante Frida Bollani Magoni che, insieme a grandi artisti italiani e internazionali provenienti da tutto il mondo, si esibirà in una serata benefica a favore di vEyes Onlus che progetta tecnologie a supporto di persone con disabilità visive (22 luglio). In cartellone anche un parterre di giovanissimi musicisti e compositori che, seppure all’inizio della carriera, hanno già dato prova di eccezionale maturità artistica. Tra questi Giuseppe Vitale, in arte Ze in The Clouds, polistrumentista e produttore – recentemente entrato nella famiglia TuK Music, etichetta di Paolo Fresu, con il visionario album Oportet 47 – con una produzione originale creata appositamente per il festival (14 luglio); Lorenzo Simoni (Premi Marco Tamburini e Tomorrow’s Jazz 2022) con il suo quartetto (9 luglio); Jacopo Fagioli (Top Jazz 2022 tra i migliori nuovi talenti) e Nico Tangherlini con il duo Bilico (Top Jazz 2022 tra i migliori nuovi dischi) (13 luglio).

Da segnalare inoltre due concerti orchestrali che coinvolgeranno gli studenti del Conservatorio di La Spezia con la speciale partecipazione di Karima (6 luglio) e quelli della Siena Jazz University diretti da Roberto Spadoni con ospite il giovane Alessandro Presti alla tromba, vincitore del Top Jazz 2022 nella categoria Nuovo Talento Italiano (16 luglio).

Infine le iniziative collaterali. A Palazzo Blu (Lungarno Gambacorti 9) già in corso un carnet di appuntamenti domenicali con grandi nomi del panorama italiano. Dopo Marco Colonna, Daniele Gorgone e Barbara Casini in programma l’incontro tra il modern jazz e lo swing manouche di Dario Napoli (2 luglio), e quello con Francesca Corrias, una delle più importanti voci del panorama jazz nazionale che presenterà la sua ultima affascinante produzione discografica, un clash tra il jazz e la lingua sarda campidanese in collaborazione con l’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda (23 luglio). Entrambi i concerti saranno introdotti da Francesco Martinelli, che dialogherà con gli artisti per avvicinare il pubblico al loro percorso e al loro linguaggio. E poi: tutta la spiritualità del Battistero di Pisa (piazza del Duomo) emergerà nel concerto acustico di Dimitri Grechi Espinoza per sax solo, sfruttando il riverbero naturale di questa meravigliosa architettura (1 luglio), mentre nello scenario unico della spiaggia del Gombo, nel Parco Naturale di San Rossore, Paolo Angeli presenterà Rade, concept album che è la sintesi di venticinque anni di convivenza con uno strumento unico nel suo genere – la chitarra sarda preparata – spinta al limite delle potenzialità timbriche espressive (30 luglio). Da non dimenticare i concerti già in corso presso lo spazio Arno Vivo (lungarno Bruno Buozzi 1), in cui le dimensioni del ritmo e del ballo fanno da protagoniste: in arrivo la fusione tra elettronica e fanfare tunisine dei Fanfara Station (30 giugno), l’afrobeat dei giovanissimi AfroQuiesa Orchestra (7 luglio), le ispirazioni berbere dello stoner jazz del trio Mali Blues (4 agosto), fino all’hip hop jazz di DayKoda (25 agosto).

Pisa Jazz si svolge sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti, con il contributo della Fondazione Pisa, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comune di Pisa. Il festival si realizza grazie alla preziosa collaborazione di molte realtà del territorio come Palazzo Blu, l’Ente Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, l’Opera della Primaziale Pisana, Arno Vivo, Toscana Produzione Musica, l’associazione studentesca Isola del Jazz e l’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda – Pisa. Pisa Jazz opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz e in quello europeo di Europe Jazz Network.

Info: www.pisajazz.it

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