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Petrucci (Fdi): legge fine vita in agenda Governo

Petrucci

Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci. La ‘sinistra non ci ha pensato quando era a Palazzo Chigi’

“In Consiglio regionale il nostro no è stato categorico rispetto alla legge approvata in Toscana, perché se va alle singole Regioni la disciplina di questo tema si creano diseguaglianze inaccettabili tra i cittadini. È paradossale che sia stata la sinistra, che invoca la Costituzione a ogni piè sospinto, ad aver voluto questa legge regionale. Non si può essere difensori della Carta a fasi alterne”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci.

“Fin dall’inizio di questa vicenda ho sempre sostenuto che servisse un intervento legislativo a livello nazionale, e ho sempre detto che le Regioni non hanno facoltà di legiferare su una materia così complessa che chiama in causa diritti costituzionali, questioni etiche e addirittura di rilevanza penale. Oggi ribadisco questa posizione” ha aggiunto Petrucci.

“Già all’indomani dell’approvazione della legge toscana il ministro Schillaci aveva parlato di tempi maturi per discuterne a livello nazionale – aggiunge Petrucci n una nota -, e proprio ieri il Governo ha avviato un confronto per presentare un testo unitario. C’è da chiedersi perché la sinistra non l’abbia fatto quando sedeva a Palazzo Chigi, visto che la sentenza della Consulta risale al 2019” .

”Il Governo e il Parlamento si accingono a fare una discussione articolata e capace di coinvolgere tutti su un tema così delicato sottolinea -: cosa che però non è stata fatta in Toscana dove il Pd aveva solo fretta di portare a casa il risultato in vista delle regionali”. Per Petrucci “le azioni del Governo e del ministro Schillaci dimostrano la grande capacità di ascolto di questa società nei confronti della società e delle numerose sensibilità che la compongono”

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