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Pesca: Toscana, tutte le cooperative hanno una guida femminile

La pesca toscana parla al femminile: delle 15 cooperative di pescatori aderenti a Federcoopesca-Confcooperative, tutte hanno in posizioni apicale una donna, come amministratrice, presidente o vicepresidente.

Se in barca ci sono soprattutto uomini, a terra, a portare avanti l’attività, ci pensano le donne. E non da ora, ma da sempre: tradizionalmente era infatti la moglie del pescatore che amministrava l’attività, poi con il tempo la donna ha mantenuto questo ruolo in un settore che dall’esterno può sembrare a forte connotazione maschile.

Amanda Tiribocchi è una biologa marina e la sua passione per il mare l’ha portata a lavorare per una cooperativa di pescatori, la San Leopoldo di Grosseto. Lei qui è socia-lavoratrice dal 2005 e con i suoi 4 colleghi pescatori, tutti uomini e laureati, svolge oltre all’attività di pesca anche di ricerca. “C’è soprattutto fiducia e rispetto per i rispettivi ruoli, soprattutto con i pescatori a cui forniamo assistenza – dice Amanda – Nonostante veniamo da formazioni professionali molto diverse, la passione per il nostro lavoro ci fa parlare la stessa lingua. Faccio un lavoro che molti pensano da uomini, ma non è assolutamente così. Da sempre il legame tra donne e pesca è fortissimo”

La presenza femminile si fa ancora più forte nel settore ittico legato al turismo, come la pesca-turismo, la ristorazione o le attività ricettive. In totale, nelle circa 2mila cooperative presenti in Toscana, il 30% delle cariche dirigenziale è ricoperto da donne. “La cooperazione ha da sempre una connotazione fortemente femminile – dichiara Claudia Fiaschi, presidente di Confcooperative Toscana –  perché favorisce l’iniziativa imprenditoriale autonoma e garantisce un maggior rispetto dei tempi di vita lavoro. Uno spazio che le donne hanno conquistato con merito e professionalità, che continueremo a tutelare e valorizzare in tutti gli ambiti della cooperazione”.

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