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Ordine Medici Firenze, ‘sanità pubblica va difesa con forza’

“La sanità pubblica è un bene e va difesa con forza: non si tratta di sminuire la sanità privata, ci mancherebbe altro, ma il sistema deve funzionare in maniera complementare”, perché “non possiamo pensare” che “qualcuno non si possa curare perché non ha i soldi per farlo”. Lo ha affermato Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, al termine del confronto con i candidati alla presidenza della Regione Toscana Antonella Bundu, Eugenio Giani e Alessandro Tomasi, organizzato oggi insieme all’Ordine della provincia di Pisa.

Nel corso delle due ore di confronto sono stati toccati i nodi più delicati del futuro della sanità toscana: dall’utilizzo delle Case della Salute e del ruolo che possono avere nella medicina territoriale, al tema dei pronto soccorso, sempre più affollati soprattutto nei picchi influenzali e con personale insufficiente. Si è parlato di cronicità e di presa in carico dei pazienti, di come costruire percorsi che garantiscano continuità di cura, ma anche di sicurezza negli ospedali e negli ambulatori, con il fenomeno crescente delle aggressioni a medici, infermieri e operatori socio-sanitari. Infine, spazio al tema del fine vita.
L’associazione Aaroi-Emac Toscana, che riunisce gli anestesisti rianimatori ospedalieri, in una nota lamenta che nel confronto “non sono stati trattati temi altrettanto importanti: carenza di personale, governance e scelta dei manager delle aziende sanitarie e delle strutture a supporto, oltre all’effettivo ruolo dei 46 ospedali toscani attualmente attivi. Su quest’ultimo punto, in particolare, l’associazione sottolinea come sia necessaria una revisione della mission della rete ospedaliera toscana e dei suoi rapporti con la rete territoriale”.

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