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Nate a Marina di Pisa 56 tartarughe marine Caretta caretta

tartaruga elba

A Marina di Pisa sono nate nella notte 56 tartarughe marine Caretta caretta, grazie al lavoro costante dei volontari e al progetto Life Turtlenest, coordinato da Legambiente e sostenuto dalla Regione Toscana.

A Marina di Pisa sono nate nella notte 56 tartarughe marine Caretta caretta. Lo rende noto il presidente del Parco regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli, Lorenzo Bani, ringraziando “tutte le persone e i volontari che dal 27 giugno, giorno del ritrovamento del nido presso lo stabilimento balneare l’Alba Big Fish, si sono impegnate giorno e notte, 24 ore su 24”. L’anno scorso, ha ricordato Bani, “il Parco ha ricevuto il riconoscimento di ‘Amico delle Tartarughe’ per l’adesione al progetto Life Turtlenest coordinato da Legambiente e cofinanziato dall’Ue, che permette di monitorare le nostre spiagge”. Il monitoraggio proseguirà nei prossimi giorni in attesa di nuove possibili nascite. Legambiente Pisa con il responsabile del progetto Yuri Galletti ha ringraziato tutte le realtà coinvolte: volontari, Uisp Village, Bagno L’Alba Big Fish, Arpat, Marco Zuffi del Museo di Storia Naturale di Calci, il Comune di Pisa e Pisamo. “E’ stato un evento particolarmente emozionante quello che è accaduto stanotte sul nostro litorale: la schiusa delle uova di tartaruga Caretta caretta è davvero qualcosa di incredibile”. Lo ha detto l’assessore all’ambiente del Comune di Pisa, Giulia Gambini, sottolineando che il risultato “è stato possibile grazie al lavoro di monitoraggio che ha preceduto questo momento”.
“Fondamentale la cura del nido da parte dei volontari – ha concluso Gambini – e determinante è stato anche il supporto del Comune, che ha realizzato il corridoio di lancio, così che le tartarughine potessero raggiungere il mare in sicurezza. Il nostro territorio è stato protagonista di un evento eccezionale che conferma come la Caretta caretta non sia più solo un’ospite occasionale”. Il progetto Life Turtlenest prosegue come strumento di conservazione della biodiversità mediterranea, con un forte coinvolgimento della comunità e con attività di monitoraggio e divulgazione scientifica.

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