Medicina Firenze, 9 a processo per cardiochirurgia

inchiesta

Medicina Firenze, il giudice per l’udienza preliminare ha disposto il rinvio a giudizio per nove indagati dell’inchiesta su presunte irregolarità nella procedura di selezione per un professore associato di cardiochirurgia del dipartimento di medicina sperimentale dell’Università di Firenze.

Tra gli imputati, l’ex rettore dell’ateneo Luigi Dei, l’allora direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria di Careggi Monica Calamai e sette docenti universitari, tra cui il professor Pierluigi Stefano al quale è stata assegnata la cattedra.

In base alle indagini, Calamai e Dei, accusati di abuso d’ufficio, avrebbero fatto pressioni perché il posto di professore associato fosse assegnato a Stefano, già direttore della Sod complessa di cardiochirurgia dell’Aou di Careggi, così da riunire nella sua persona sia la cardiochirurgia universitaria sia quella ospedaliera. Prima udienza del processo il 1° febbraio 2022.

Il reato di abuso d’ufficio viene contestato a Dei e Calamai in concorso con Stefano, con Niccolò Marchionni, in qualità di direttore del dipartimento a guida universitaria cardio-toraco-vascolare – a cui afferisce la Sod complessa di cardiochirurgia -, e con Corrado Poggesi, in qualità di direttore del dipartimento di medicina sperimentale e clinica, che avrebbero redatto il bando di gara in modo da garantire l’assegnazione allo stesso Stefano.

La stessa accusa di abuso d’ufficio viene contestata ai due componenti della commissione per la procedura selettiva, Andrea D’Armini e Roberto di Bartolomeo, che per l’accusa sarebbero stati scelti dal rettore Dei perché disposti a far prevalere Stefano. Nell’inchiesta sono ipotizzati anche due episodi di pressioni su un neo professore associato di cardiochirurgia, affinché, con la promessa di essere favorito nella sua attività, facesse figurare Stefano come coautore delle sue pubblicazioni scientifiche.

Per questi fatti saranno imputati per tentata concussione in concorso Stefano, Poggesi, Marchionni, l’ex prorettore dell’Area medica dell’Università di Firenze, Paolo Bechi, ora in pensione, e l’urologo Marco Carini, in qualità di membro del cda dell’Ateneo.

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