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Renzi, Iv: “Meloni come la Ferragni, un’influencer. C’è una destra che non funziona”

“La Meloni come la Ferragni, un’influencer. E mentre lei si perde a parlare di pesche e pandori io cerco di modificare l’impianto culturale. C’è una destra che non funziona”. S’infiamma il pubblico del Teatrino Lorenese quando stasera sera Matteo Renzi, davanti a circa trecento persone, tocca i passaggi salienti del suo ultimo libro “Palla al centro, la politica al tempo delle influencer”. E sulle europee dice: “I sondaggi ci danno a un passo dal fare il 4% anche da soli, ci mancano, secondo i dati, 100mila voti. E’ un nulla”.

Nel suo centro, come la palla – metafora calcistica – del titolo del suo ultimo libro edito da Piemme, “Palla al centro”. Per ascoltare il leader di Italia Viva oltre trecento persone sono arrivate da ogni dove fino al Teatrino Lorenese alla Fortezza da Basso, tra cui l’ex ministra alle politiche agricole nel governo Conte, Teresa Bellanova. Appena fatto partire il timer – i 45 minuti del suo “secondo tempo” -, Renzi inizia la sua arringa e non perde tempo a equiparare Giorgia Meloni a una influencer come Chiara Ferragni. “Mentre lei va al supermercato a parlare di pesche e pandori, noi raccontiamo la politica con la P maiuscola, noi abbiamo proposte diverse”, sono le parole che infiammano la platea e che servono da scivolo per i temi caldi della propria campagna elettorale, quella per le europee. “I sondaggi ci dicono che siamo un passo così dal fare il 4% anche da soli: ci mancano, secondo i dati, 100mila voti. E’ un nulla”. “Se ciascuno di voi ha voglia di credere in questa sfida – ha detto, rivolto ai presenti -, faremo un’impresa che sarà, per incredibile forza e straordinaria sorpresa, una sorpresa superiore a quella del giugno del 2014, a dieci anni fa, perché prendere da soli il 4,1%, come possiamo fare e faremo, varrà il 41% di allora. Per far questo – ha aggiunto Renzi – serve che ciascuno si prenda l’impegno da qui all’8 giugno di convincere 10 persone, che si prenda l’impegno a vincere l’ostruzionismo e l’ostracismo dei media contro di noi, rilanciando i post, condividendo le informazioni, iscrivendosi al canale WhatsApp, andando a dare una mano quando faremo i banchini dopo la Leopolda, partecipando alle idee e al programma”. Secondo il leader di Iv “c’è una destra che non funziona, che sta aumentando le tasse e diminuendo la sicurezza, però la sinistra di Schlein e Conte è inconcludente”, e dunque “per chi è riformista e moderato non c’è che una strada, votare noi alle Europee”.

Sulle comunali a Firenze, torna poi a ribadire quello che aveva detto circa una settimana fa al Teatro Puccini in occasione della candidatura ufficiale di Stefania Saccardi per la corsa a Palazzo Vecchio. “C’erano tantissime persone e andiamo avanti”, parlando a margine della presentazione del libro, “se il Pd perde Firenze, Schlein perde la segreteria, è un problema loro, non nostro. Noi abbiamo un progetto per Firenze, Stefania Saccardi sta andando molto bene e chi era al Puccini si è reso conto di un entusiasmo straordinario”.

 

 

 

 

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