Lo riferiscono in una nota Fim, Fiom e Uilm al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, sulla vertenza dell’industria siderurgica Magona che interessa circa 500 lavoratori.
Secondo quanto riportato dai sindacati l’imprenditore disposto a rilevare la Magona di Piombino sarebbe Trasteel, che avrebbe “confermato il proprio interesse a concludere positivamente l’acquisizione, anche attraverso un sostegno temporaneo alla produzione e alle forniture, così da mantenere in vita lo stabilimento”.
Lo riferiscono in una nota Fim, Fiom e Uilm al termine dell’incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, sulla vertenza dell’industria siderurgica Magona che interessa circa 500 lavoratori. Presenti Giampietro Castano per il ministero, Ozcan Toker ceo di Liberty Steel, e Lino Iallorenzi direttore dello stabilimento. Come sottolineano i sindacati, che rivelano che al ministero non è ancora pervenuta alcuna risposta ufficiale dal gruppo, era presente a Roma anche una folta delegazione di lavoratori della Liberty Magona che ha manifestato la propria rabbia contro l’atteggiamento dell’azienda.
L’incontro ha avuto come obiettivi principali la definizione delle tempistiche certe per il pagamento degli stipendi e la chiarezza sullo stato della procedura di vendita.
“Liberty Magona – si legge nella nota – ha dichiarato che intende procedere al pagamento degli stipendi entro il 25 settembre e si è detta disponibile a rimodulare l’accordo sulla cassa integrazione per favorire il pagamento diretto da parte dell’Inps”. ll ministero, spiegano i sindacati, nel corso dell’incontro ha ribadito tre richieste fondamentali: identificare un unico interlocutore per la trattativa; attivare tutte le procedure previste dalla legge senza ulteriori ritardi; definire un calendario stringente di incontri per monitorare costantemente lo stato di avanzamento.
L’azienda, secondo i sindacati, prevede che le retribuzioni dei mesi da settembre e successivi saranno pagate nelle date abituali ma Fim, Fiom e Uilm hanno evidenziato la necessità di risposte rapide e concrete da parte del gruppo, per garantire sia la tutela dei lavoratori sia la continuità industriale dello stabilimento, chiedendo la sottoscrizione congiunta di tali impegni da tutte le parti in causa, ministero, organizzazioni sindacali e Liberty Magona. Contestualmente è stata fissata una nuova convocazione per l’8 ottobre alle ore 10. Nel frattempo il ministero e le parti sociali si impegneranno a fare tutto il possibile per anticipare al massimo, da parte dell’Inps, il pagamento della cassa integrazione.