La lotta della Regione Toscana alla ludopatia, anzi alla “azzardopatia”, parte dai giovani. Oltre 700 persone, tra cui 400 studenti delle scuole secondarie di secondo grado, insegnanti, educatori e professionisti, hanno partecipato a Firenze a ‘Un bel gioco’, la giornata di sensibilizzazione dedicata alla prevenzione della dipendenza dal gioco d’azzardo, organizzata dalla Regione in collaborazione con le tre Asl e la partnership di Lucca Crea.
“Parliamo ai ragazzi – ha spiegato l’assessora alla cultura Cristina Manetti – perché sono i più esposti. Il gioco è bello solo quando è sano e una giornata come questa può lasciare un segno duraturo. Abbiamo voluto rivolgerci soprattutto ai giovani perché sono loro, tra i 15 e i 19 anni, a essere più esposti: i dati ci dicono che il fenomeno è molto più diffuso di quanto pensiamo e non possiamo permetterci di restare fermi”. Il rapporto ‘L’azzardo nella Regione Toscana’, è stato ricordato, mostra che nel 2023 il 54,1% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha giocato almeno una volta nell’anno, contro il 42,9% del 2019. Salgono anche i comportamenti problematici: oltre 6.500 studenti (4%) presentano segnali di rischio.
Gli spazi di Villa Vittoria sono stati trasformati in un grande centro di confronto e formazione: laboratori, tavoli di lavoro, attività espressive e incontri scientifici hanno permesso ai ragazzi e agli operatori di affrontare il tema dell’azzardopatia da prospettive diverse — dalle emozioni all’impatto sociale, fino ai rischi legati alle nuove tecnologie. Tra le attività rivolte agli studenti, anche il teatro-gioco con la compagnia Ygramul e il laboratorio sul fumetto guidato dallo sceneggiatore Manfredi Toraldo: strumenti creativi per stimolare il dibattito e ragionare sul confine tra gioco sano e gioco d’azzardo.
“Esiste soprattutto il gioco sano – rivendica Emanuele Vietina di Lucca Crea -. E devo dire che Lucca Comics & Games a fianco dell’Asl Toscana nord ovest in questi anni, diciamo, dalla pandemia a oggi, ha sviluppato uno dei grandi programmi di consapevolezza sul gioco d’azzardo patologico, attraverso il gioco da tavolo d’autore e per famiglie”.