“L’emozione è grandissima, il sentir suonare la Martinella e ricordare quello che è stato il nostro passato e le tante persone che si sono sacrificate per fare in modo che la nostra città potesse essere libera. È un’emozione indescrivibile a parole” ha detto Funaro
Quello di oggi “è un momento storico in cui la situazione geopolitica e i conflitti internazionali sono sempre più acuti. Ci sono situazioni drammatiche come quella di Gaza. Il suono della Martinella risuona ancora più forte e fa sentire ancora di più una scossa alle nostre coscienze”. Lo ha detto stamani la sindaca di Firenze Sara Funaro aprendo l’81/o anniversario della Liberazione con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo di Palazzo Vecchio, che l’11 agosto 1944 annunciò alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia.
“L’emozione è grandissima, il sentir suonare la Martinella e ricordare quello che è stato il nostro passato e le tante persone che si sono sacrificate per fare in modo che la nostra città potesse essere libera. È un’emozione indescrivibile a parole” ha detto Funaro. Per tramandare la memoria “penso che quello che noi abbiamo il dovere di fare è conservare le testimonianze attraverso libri, documentari”, far in modo che “i ragazzi possano capire qual è la nostra storia” in modo che possano “essere cittadini migliori”.
Durante il suono della Martinella in piazza della Signoria una ventina di persone hanno mostrato la bandiera della Palestina.
Questo il calendario delle celebrazioni ufficiali