Sul posto numerose le forze dell’ordine tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale. Il tratto della strada dove si affaccia l’ex hotel dove vive la piccola Kata e la strada laterale, via Boccherini sono bloccate al traffico.
E’ in atto lo sgombero dell’ex hotel Astor, lo stabile occupato in via Maragliano a Firenze da dove sabato scorso è scomparsa la piccola Kata, la bambina peruviana di 5 anni che nel palazzo abita con la famiglia. Il palazzo era stato occupato nel settembre scorso, vi abitano per lo più famiglie di origine peruviana e romena. Sul posto numerose le forze dell’ordine tra polizia, carabinieri, guardia di finanza e municipale. Il tratto della strada dove si affaccia l’ex hotel e la strada laterale, via Boccherini sono bloccate al traffico.
Alcuni occupanti dell’ex hotel Astor sono usciti dal palazzo di via Maragliano per salire a bordo di un pulmino con il logo di una cooperativa, Il Girasole. Per la loro sistemazione in altre strutture si sono attivati Palazzo Vecchio e la prefettura come spiegato dalla procura della Repubblica in una nota
Ieri sera l altro corteo di immigrati peruviani, circa un centinaio, tante donne, ha percorso le strade del quartiere di San Jacopino a Firenze urlando sotto i palazzi “Liberate Kataleya, liberate Kataleya”. Tutte le sere, dalla scomparsa della bambina di 5 anni all’ex Astor, viene ripetuta l’iniziativa per tenere desta l’attenzione sulla vicenda. “Come si fa a rapire una bambina di 5 anni? Avete un cuore arido”, viene detto a voce alta dai manifestanti. Sono in gran parte peruviani venuti da altre parti della città, persone integrate da anni nel tessuto cittadino che vogliono esprimere solidarietà alla piccola connazionale. Durante il tragitto, come le altre sere, viene chiamato il nome di Kataleya. Alcuni sperano che se la bambina casomai dovesse essere tenuta sequestrata in zona, possa ascoltarli, anche per questo invocano il suo nome.