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Firenze, vandalizzata la targa dedicata al partigiano ‘Potente’

Barducci

E’ stata vandalizzata e distrutta la targa dedicata ad Aligi Barducci, impegnato durante la liberazione di Firenze dalle truppe naziste. “Mancanza di rispetto verso una storia, la nostra storia, e verso valori che fanno parte del nostro dna”

E’ stata vandalizzata e ridotta in pezzi sul lungarno Soderini, a Firenze, la targa dedicata alla medaglia d’oro al valore militare Aligi Barducci, conosciuto come ‘Potente’ e morto nel 1944 durante la liberazione di Firenze. Ne dà notizia il Comune di Firenze.

Il presidente della Commissione toponomastica di Palazzo Vecchio,Mirco Rufilli, ha detto che il Comune è al lavoro “per cercare di ripristinare quanto prima la targa. Ci impregneremo affinché possa essere apposta già l’8 agosto, data della morte di ‘Potente’. L’8 agosto sarà il giorno migliore per inaugurare la nuova targa”.

I richiami al Ventennio manifestati da una certa politica, fa notare l’assessora alla Cultura della memoria e della legalità Maria Federica Giuliani, “incoraggiano i gruppi neofascisti, che, per questo motivo, si sentono più liberi di segnare la loro presenza sul territorio. Ma non ci facciamo intimidire”.

Per il capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, Nicola Armentano, si tratta di “un’azione grave e intollerabile quella avvenuta ai danni della targa dedicata ad Aligi Barducci: “Non è solo vandalismo, è mancanza di rispetto verso una storia, la nostra storia, e verso valori che fanno parte del nostro dna e che non permetteremo a nessuno di scalfire e mettere in discussione. Per questo come gruppo Pd stigmatizziamo con forza quanto successo”.

Questo episodio , ha inoltre aggiunto, arriva “dopo altri preoccupanti che si sono verificati sul nostro territorio a danni di luoghi e simboli della lotta di Liberazione come il danneggiamento del fienile di Valibona con scritte che si richiamano al fascismo”.

Atti come questo, conclude Armentano, “destano allarme ma noi dal canto nostro non arretreremo di un centimetro nel tentare di arginarli, difendendo la storia e la memoria di chi ha lottato per la libertà e la democrazia”.

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