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Fiorentina: intesa per cessione a Commisso, Della Valle vende a 165 milioni

Liverpool

froto di archivio

Rocco Commisso è vicinissimo a diventare il nuovo proprietario della Fiorentina, rilevandola dalla famiglia Della Valle dopo 17 anni. Mancano solo i comunicati per il closing, attesi per giovedì, ma l’intesa tra le parti, rassicurano, è stata trovata nella convulsa giornata di ieri sulla base di 165 milioni dopo il primo faccia a faccia, durato circa due ore, nella sede della Tod’s a Milano.

Un lungo pomeriggio nel quale Rocco Commisso, assieme al suo braccio destro Joe Barone, si è anche recato nello studio Bonelli Erede, di proprietà dell’avvocato Carlo Montagna, membro del Cda uscente della Fiorentina e storico legale della famiglia Della Valle (ha curato la cessione di Italo), per redigere i contratti. Da qui l’imprenditore italo-americano è riuscito a depistare i cronisti e fare perdere le proprie tracce, uscendo da un ingresso secondario.

L’agenda di Commisso resta top secret: domani sono previste nuove riunioni a Milano, mentre giovedì dovrebbero arrivare i crismi dell’ufficialità al passaggio di proprietà. Solo allora Rocco Commisso potrebbe andare a Firenze ma al momento non sono ancora previsti incontri ufficiali con il sindaco Nardella. ”Qualunque sarà – evidenzia il numero uno di Palazzo Vecchio – la proprietà, siamo pronti a fare la nostra parte, come abbiamo sempre cercato di fare in questi anni. Speriamo di poter fare un’accelerazione su tutti quelli che sono gli obiettivi, dal nuovo stadio, al restyling del Franchi e a tutto quello che può servire ad avere un progetto sportivo che sia all”altezza della città e della squadra”.

Poi sarà il tempo di definire le strategie del club, a partire dallo staff tecnico (dovesse andare via Montella, circola il nome di Gattuso) e dalla rosa (Chiesa è conteso tra Inter e Juventus), e la prima linea dirigenziale. Si chiude così l’era dei Della Valle dopo 17 anni: nell’estate del 2002 la Fiorentina non esisteva più, c’era solo la Florentia Viola, costretta a ripartire dalla C2; poi la promozione immediata in C1, l’acquisto del marchio e dei colori del vecchio club per 2.5 milioni di euro e il salto d’ufficio in Serie B nell’estate dei ripescaggi. Nel 2004 la gioia del ritorno in A, il triste coinvolgimento nello scandalo di Calciopoli e i due viaggi in Champions League. Ma non arrivano trofei e la piazza contesta: i Della Valle rinunciano alla carica di presidente e i conflitti aumentano, fino alla salvezza raggiunta soltanto all’ultima giornata in questa stagione. Atto finale prima di un silenzioso addio.

“E’ un ciclo che si chiude dopo 17 anni, gli ultimi mesi sono stati una sofferenza, noi la Fiorentina l’abbiamo presa per passione ma quando i tifosi ti contestano e vengono a protestare davanti ai tuoi negozi il segnale è chiaro, vuol dire che tutto quello che fai e dai è sempre interpretato nella maniera sbagliata”. Così Andrea Della Valle commenta la cessione al Corriere Fiorentino. “Si chiude un ciclo: è normale – aggiunge Andrea Della Valle – l’importante è trovare il momento giusto per uscire”

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