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Farmacia di San Felice, chiusa la sede storica, riapre in via Romana, malumori dei cittadini

Firenze, la Farmacia di San Felice, tra i vari malumori trasloca nella nuova sede in via Romana.

Sconforto, rabbia e tristezza, questo rimane ai cittadini che hanno sperato fino all’ultimo che la storica sede della Farmacia di San Felice rimanesse al proprio posto. Ahimè non è accaduto.

La nuova sede della Farmacia si trova a soli pochi metri dalla piazza San Felice, luogo che ha dovuto abbandonare dopo lo sfratto ricevuto dalla società Palazzo San Felice Srl, proprietaria dell’immobile.

Proprio mentre gli scaffali della nuova farmacia si stanno riempiendo tornano alla mente i quattro anni di trattative, di appelli alle istituzioni e di rassicurazioni vane che sostenevano l’impossibilità di arrivare a questo punto.

Tutto inutile, la storica Farmacia di San Felice ha dovuto lasciare quel luogo che per 217 anni è stato la sua casa.

Inutili sono state anche le petizioni messe in atto dai cittadini del rione e sabato 29 ottobre 2022 la serranda della Farmacia di San Felice si è abbassata per l’ultima volta. Poche sono le cose che Piero Pacenti, attuale proprietario dell’attività, è riuscito a portare con se. Stiamo parlando di un quadro, qualche vaso e le bilance. Tutto il resto degli arredi, ereditati insieme alla Farmacia dal padre, sono rimasti indietro.

I mobili come il grande bancone arrotondato con piano in marmo e la vetrinetta in legno, non si possono spostare perché regolati dalla Sovrintendenza e quindi obbligati a rimanere lì, vuoti e senza più una funzione.

Seppur la nuova sede della Farmacia di San Felice rimane nel rione si è comunque perso un pezzo di storia e adesso gli abitanti della zona vogliono sapere cosa aprirà nello spazio vuoto lasciato dall’attività di Pacenti. La curiosità è tanta, soprattutto perché lo spazio è posto sotto i vincoli della Sovrintendenza e del Comune i quali stabiliscono che i locali debbano restare farmacia o ospitare un’attività inerente a salute e farmaceutica.

La storia infinita è terminata..

Aperta nel 1805 da Granducale da Gasparo Puliti in Piazza San Felice la Farmacia vi è rimasta per 217 anni, senza mai cambiare luogo e resistendo a tutto, o così si pensava.

La Farmacia di San Felice ha perso la sua battaglia contro l’ultimo arrivato, la società Palazzo San Felice Srl, nuova proprietaria dell’immobile in cui si trovava.

Il risultato di questo nuovo proprietario!? Lo sfratto al farmacista Piero Pacenti. Adesso nella nuova farmacia ci saranno scaffali più moderni ed efficienti ma meno affascinanti e soprattutto privi di valore storico.

Negli ultimi quattro anni sono state numerose le trattative e gli appelli che i residenti hanno fatto alle istituzioni per salvare l’ultimo simbolo identitario del quartiere ma tutte le rassicurazioni ricevute sono state solo parole al vento. Certo la Farmacia di fatto rimarrà all’interno del quartiere ma perderà tutta la sua storia, la sua identità, per trasformarsi in una Farmacia come tante altre.

Il risultati di questa guerra era chiaro a tutti fin da subito. Il nuovo proprietario dell’immobile, dopo aver trasformato il palazzo in albergo, ha deciso che la Farmacia doveva chiudere e così è successo.

Questa nefasta notizia però, seppur scontata, era piena di speranze da parte di tutti i cittadini del quartiere che vedevano la Farmacia di San Felice come ultimo riferimento storico dell’area.

Toccherebbe al Comune salvaguardare lo stabilimento e l’attività in base all’articolo 9 della Costituzione il quale prevede che la Repubblica salvaguardi i beni artistici, storici, paesaggistici e culturali.

Questo principio vale per tutti gli atti dei Comuni, delle Regioni e degli organi di governo a livello nazionale ma purtroppo il Comune di Firenze, per salvare la farmacia, dovrebbe procedere alla requisizione, indennizzando così equamente i proprietari che si dovrebbero  disinteressare al valore di questo bene storico.

…o quasi

“La politica promette e poi non mantiene? Per noi non è così e vogliamo capire quale sia il futuro per lo spazio storico che è stato vincolato. Fra qualche anno i vincoli verranno meno, perché a Firenze conta chi ha soldi e non la politica? Lunedì chiederemo conto alla Giunta di un provvedimento dirigenziale in cui si smentisce quanto affermato negli anni, in risposta a Firenze Riparte a Sinistra prima e a Sinistra Progetto Comune dopo” Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu

“Tutto quello che è stato fatto dalla Giunta non è servito a niente, stando al provvedimento dirigenziale del 14 febbraio 2022 con cui si autorizza l’esecuzione della sentenza di sfratto per la farmacia Pitti da Piazza San Felice 4/r.”

“Questa mattina abbiamo raggiunto le cittadine e i cittadini davanti alla storica Farmacia Pitti di piazza San Felice. Quella per cui il Sindaco aveva promesso lotte pubbliche, per amare e difendere Firenze. Ora invece c’è solo silenzio. Alle nostre ultime domande in aula non abbiamo ottenuto risposte da parte della Giunta. L’Assessore di competenza ora fa anche il parlamentare, ma vogliamo credere che il tema sia dimenticato solo perché siamo lontani dalla prossima scadenza elettorale.”

“Le persone presenti al presidio stamani si chiedevano perché ci fossero solo i gruppi consiliari di opposizione. Questa – ci ha detto più volte chi governa la città – è una questione che riguarda chiunque viva il territorio. Raccolte firme, assemblee pubbliche, prese di posizione unanimi di consiglio di quartiere e comunale.”

Per avere maggiori informazioni sulla storia della Farmacia di San Felice vi invitiamo a cliccare sul seguente link: www.feelflorence.it

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